Una pallottola spuntata: perché "vogliamo credere" nel sequel con Liam Neeson

Dopo l'uscita del primo teaser del nuovo Una pallottola spuntata, il co-creatore della saga David Zucker ha detto di non volerlo vedere. Ma per noi il sequel ha perfettamente senso di esistere...

Liam Neeson è Frank Drebin Jr nel poster del nuovo Una pallottola spuntata

Al tempo ci fu chi, come Richard Corliss del TIME Magazine, scrisse di Una pallottola spuntata che, come tutti gli altri film del trio Zucker-Abrahams-Zucker "era un film fatto per essere visto il sabato sera col videoregistratore". Un'offesa acidella per gli anni ottanta che equivale a quello che oggi si dice di un film uscito al cinema che viene giudicato come una fetecchia con frasi tipo "sembra un film fatto per lo streaming di Netflix". Solo che quando viene detto oggi, la maggior parte delle volte chi si becca l'insulto se lo merita. Con Una pallottola spuntata, il caro Corliss non poteva essere più lontano di così dall'aver centrato il bersaglio.

Una Pallottola Spuntata Regina
Un'immagine dal primo Una Pallottola Spuntata

Sì, certo, la critica cinematografica non è mai stata una scienza esatta quindi è normale che su un dato lungometraggio non tutti la pensino alla stessa maniera, ma se già nel 1988, anno di uscita del primo capitolo di quella che ancora per poco è una trilogia, la stampa di settore accolse l'opera in maniera generalmente positiva, a farci capire in modo anche più lapalissiano quanto la sparata di Corliss fosse del tutto fuori luogo, c'è l'elemento del tempo trascorso, dell'acqua passata sotto ai proverbiali ponti. I quarant'anni che ci separano dal debutto in sala del primo Naked Gun non hanno fatto altro che cementare il suo status di capolavoro della comicità demenziale così come già avvenuto per altre magistrali opere, da Top Secret! a L'aereo più pazzo del mondo, del trio citato qualche riga fa.

Per questo, le voci sul tanto discusso quarto episodio che si rincorrono da anni e anni, sono sempre state seguite con estremo interesse sia dagli addetti ai lavori che, soprattutto, dagli amanti del cinema. Un interesse che affonda le sue radici nella curiosità, ma anche nella più genuina delle preoccupazioni perché Una pallottola spuntata è l'espressione massima di anni in cui la comicità si concretizzava in maniere diverse da oggi. Né migliori, né peggiori. Semplicemente diverse, così come diversa era la cassa di risonanza che accoglieva le battute proposte.

La quintessenza del deadpan

C'è un termine inglese che si adatta perfettamente alla comicità demenziale di Una pallottola spuntata. Deadpan. In italiano potremmo tradurlo, sbrigativamente, con "imperturbabile, impassibile" ma per afferrare al meglio le sfumature della comicità "deadpan" vi basti pensare alla faccia che ha Leslie Nielsen mentre Priscilla Presley si arrampica su una scala nel primo film. L'uomo sembra intento a guardare sotto alla gonna di lei per poi dirle all'improvviso "Che bella topa!". Lei gli risponde "Grazie, me l'hanno appena riempita!" mentre le passa un castoro impagliato.

Bella Topa
"Che bella topa"

Oltre all'adeguato adattamento in italiano della parola "beaver" che in inglese significa castoro ma anche, con accezione più volgare, fi°a, ecco, quella scena, come decine di altre analoghe delle tre Pallotole spuntate, viene recitata con la stessa serietà che un attore potrebbe avere con l'Otello di Shakespeare. Spesso e volentieri, l'assurdità del vedere Frank Drebin and co. dire frottole di ogni tipo con la più seria delle espressioni veniva anche arricchita da una messa in scena che faceva accadere innumerevoli cose buffe e surreali in secondo piano, sullo sfondo della ripresa. Ma stiamo lavorando di sintesi e siamo costretti a ripeterci: con i loro capolavori già citati, ai quali aggiungiamo anche i due Hot Shots, Zucker-Abrahams-Zucker sono stati i portabandiera di un modo di fare commedia, di un modo di concepire le parodie cinematografiche che ha definito un'epoca.

Una Pallottola Spuntata
Frank Drebin and co.

In cui, fra le altre cose, potevano essere presi in giro film come Gli intoccabili o Balla coi lupi. Capolavori visti e amati da tutto il mondo. Oggi, magari, si farebbe la parodia di Anora o Nomadland solo che non la capirebbe nessuno visto che sono stati visti da tre persone a dire tanto.

Una pallottola spuntata 4: il miracolo è possibile?

Nel 2013 in Paramount si comincia a discutere della possibilità di un nuovo Naked Gun con Ed Helms nei panni di Frank Drebin. Inizialmente i creatori della saga, Zucker-Abrahams-Zucker e Pat Proft, non erano stati coinvolti, ma poi ci fu un'inversione di rotta. Nel 2017 proprio David Zucker e Pat Proft consegnarono una sceneggiatura in cui la trama iniziale venne rivista. Al posto di un nuovo attore a interpretare Frank Drebin ci sarebbe stato suo figlio che sarebbe stato un agente segreto al posto di un poliziotto. Il titolo proposto era Naked: Impossible. Secondo Zucker i genere dei film di polizia non era più così in voga da giustificarne una parodia, quindi era meglio prendere di mira qualcosa di più attuale.

Quel film non è mai stato girato perché, come ha spiegato lo stesso Zucker al The Rubin report, si basava su una comicità che aveva spaventato soprattutto una dirigente donna della Paramount. Che non aveva gradito passaggi come quello in cui un personaggio aveva difficoltà a indossare il giubbetto di kevlar per via del seno troppo pronunciato.

Ma un nuovo Pallottola spuntata alla fine è stato fatto grazie all'ingresso in scena di uno che, in quanto a successi in ambito di comicità, non ha di certo bisogno di presentazioni: Seth MacFarlane, il papà dei Griffin, American Dad e Ted. Uscirà al cinema questa estate e avrà come protagonista Liam Neeson. Sarà il figlio di Frank Drebin. A dirigere il tutto Akiva Shaffer.

Una Pallottola Spuntata 2025
Liam Neeson nel nuovo film della saga

Un altro che di comicità ne sa qualcosa visto che è uno dei The Lonely Island insieme a Andy Samberg e Jorma Taccone. Uno che è riuscito a trasformare Cip & Ciop agenti speciali in un moderno capolavoro a sorpresa della demenzialità.

Vogliamo crederci

Qualche settimana fa è uscito il primo teaser trailer. Che pare aver convinto un sacco di gente tranne David Zucker che ha affermato di non voler in alcun modo vedere il film. In primis, ha colpito le persone perché ha ricordato un po' a tutti che con quella sua faccia così seria, Liam Neeson, così come, all'epoca, Leslie Nielsen, è perfetto per far ridere la gente.

Cosa che a chi si ricorda un film come High Spirits - Fantasmi da legare è già ben chiara anche se, nel prosieguo della sua carriera, l'attore nordirlandese non ha frequentato praticamente mai il genere. Il fato vuole che nel 2014 lo abbia fatto proprio con MacFarlane in Un milione di modi per morire nel West, opera nel complesso poco riuscita se paragonata ad altre creazioni di Mr Family Guy.

Anche se a far desiderare di vedere Liam Neeson in contesti di assoluta demenzialità sono stati un paio di camei. Quello nella delirante scena con la Battle Royale di giornalisti in Anchorman 2 - Fotti la notizia e quella in Ted 2 in cui lo vediamo alla cassa del supermercato dove lavora lo sboccato orsetto. Sessanta secondi di scena che sono perfetti per darvi il senso di cosa sia la comicità deadpan. Che è quella che serve come l'aria a Una pallottola spuntata. Sì, vogliamo crederci.