"La musica non me la ricordo, però ha portato tutta la sua energia e tutta la sua creatività, sia durante i ciak che - molto spesso - fuori dai ciak". Gianmarco Pozzoli racconta così l'esperienza condivisa sul set di Un passo dal cielo 8 al fianco di Nino Frassica, guest star dell'ottava stagione prodotta da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction che torna in prima serata dal 9 gennaio su Rai Uno. Un capitolo fortemente incentrato sulla tematica ecologia e sui cambiamenti climatici, ma che non dimentica la dimensione più intima e umana rappresentata anche dall'amicizia tra il suo personaggio, l'assistente capo di polizia Huber Fabricetti, e Vincenzo Nappi, commissario di San Vito di Cadore interpretato da Enrico Iannello.
Un passo dal cielo 8: video intervista a Enrico Iannello e Gianmarco Pozzoli
Proprio l'attore è chiamato, attraverso il suo personaggio, a confrontarsi con la paternità in un racconto molto veritiero e approfondito della genitorialità. "Per me è stata una sfida. Sono papà nella vita di due figli, uno di 21 anni e uno di 8. Ed è un aspetto che mi piace molto raccontare come attore. Mi piace perché nel caso di Vincenzo Nappi mi è successo di aver iniziato con un figlio molto piccolo quattordici anni fa e di averne adesso due. In realtà la loro crescita ha seguito un po' l'evoluzione del personaggio. E mi piace raccontarlo perché mi fa andare in una piccola coincidenza, una delle tante, tra la mia vita personale e quella di Vincenzo", ammette l'attore.
"In particolar modo in questa stagione, quello che mi è piaciuto molto portare in scena è stato il racconto di un papà in grande difficoltà. E questa grande difficoltà, al di là di quello che può sembrare una banalità, viene molto salvata dalla presenza dei figli proprio perché gli fa capire che tutto il senso di responsabilità che lui si porta dietro è una cosa importante, ma non è tutto. A volte basta anche solo la sua presenza, purché ci sia. E questa è stata per me una grande lezione per Vincenzo Nappi".
Il ruolo di una fiction
Da sempre attenta a parlare di tematiche attuali legate alla natura, in quest'ottava stagione Un passo dal cielo si addentra ancor di più nelle tematiche ecologiche e legate al cambiamento climatico grazie all'ingresso nel cast di Raz Degan nei panni di Stephen Anderssen, ricercatore impegnato a salvare le montagne dallo scioglimento dei ghiacciai. Tra i compiti di una fiction c'è anche quello di sensibilizzare l'opinione pubblica? "Se ne può occupare e se ne deve anche occupare di questo come di tanti altri temi. La nostra in particolare si avvicina al tema ecologista, però la fiction ha soltanto il potere di stimolare un dibattito", commenta l'attore.
"La cosa importante è che questo dibattito poi venga raccolto da chi ha veramente i mezzi per poter fare qualcosa, che è la società intera nel suo complesso. Ma prevalentemente è la politica quella che è delegata a farlo. Se la politica è sorda possiamo fare fiction dove se ne parli anche in modo più forte, così come in tutta la produzione culturale, ma è importante che le orecchie siano aperte dalla politica".
Uno dei punti di forza della serie è caratterizzato dal rapporto tra Vincenzo Nappi e Huber Fabricetti. Un rapporto che si è fatto consolidato nel tempo. "Soprattutto nelle prime stagioni facevamo il nostro lavoro e poi tornavamo a casa, ma nel corso degli anni in realtà si sono andati talmente mischiando gli argomenti e io e Gianmarco siamo veramente diventati amici per cui alla fine la differenza tra quello che succede sul set e fuori è minima", racconta l'attore.
"E per me è un grande valore. Anche il fatto che la gente ci connota veramente in quei luoghi ci rende responsabili in un certo modo di portare quei tipi di messaggi. E ci inorgoglisce che siano tutti positivi e di sensibilizzazione, soprattutto per i più piccoli. È bello che queste cose vengano dette in maniera leggera ma seria da due amici di famiglia come me e Enrico".