Apple TV+ continua a sfornare piccoli grandi gioielli seriali - lo stiamo dicendo in ogni dove oramai - e tra questi c'è anche Trying, passata un po' troppo in sordina e arrivata alla terza stagione, disponibile dal 22 luglio sulla piattaforma. Una comedy dal sapore indie con due adorabili protagonisti che tratta un tema importante e delicato, quello della genitorialità e dell'adozione nel sistema britannico. Cogliamo l'occasione con questo mini focus per spiegarvi tre motivi perché recuperare Trying su Apple Tv+.
1. Una piccola serie per un grande tema
All'inizio di questa storia ci vengono presentati Nikki (la candidata ai BAFTA Esther Smith) e Jason (il candidato al premio SAG Rafe Spall, figlio dell'amato attore britannico Timothy Spall), una coppia come tante della classe media inglese - lui insegnante per gli stranieri, lei lavora in un call center - che cerca di avere un bambino mentre tutte le coppie della loro cerchia di amici ne hanno. Un po' pressione sociale, un po' desiderio genuino, i due si ritrovano a provare la fecondazione in vitro ma presto si rendendono conto di quanto sia troppo costosa per le loro tasche. Iniziano così a pensare ed esplorare la strada dell'adozione ed è su questo aspetto che va a concentrarsi Trying (nomen omen fin dal titolo). Una strada che non si aspettano essere così tanto in salita per una coppia semplice ma povera come la loro. Stuoli di colloqui, pile di documenti da compilare, una burocrazia lenta e a volte contraddittoria attendono i due innamorati all'orizzonte, tra il pensare di dover essere qualcosa di più di quello che sono (più acculturati, più preparati, e così via) e l'essere messi faccia a faccia con un sistema che non sempre funziona e non sempre premia più i meritevoli.
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2. Un tono realistico
Trying si presenta come una comedy da mezz'ora ma dimostra in più occasioni un tono da dramedy come spesso capita in questi frangenti narrativi. Un tono realistico, ma mai eccessivamente drammatico, con un pizzico di cinismo, per accontentare tutti i palati, che è un altro motivo per recuperare lo show. Alti e bassi, rinunce e riprese, sono queste le fasi che come spettatori affrontiamo insieme a Nikki e Jason, insieme alle loro famiglie e ai loro amici. C'è molto equilibrio della scrittura di Andy Wolton e nella regia di Jim O'Hanlon, dal sapore squisitamente indie, tra musiche, colori, fotografia, che si muovono con dolcezza e delicatezza sul suolo inglese per raccontare una storia di tutti, di tanti, in cui non possiamo sentirci chiamati in causa anche se non stiamo provando ad avere un bambino o ad adottare. Questo perché Trying parla delle piccole grandi difficoltà quotidiane della vita e lo fa attraverso il tema della genitorialità, ma allo stesso tempo i protagonisti affrontano un'evoluzione di coppia, tra dubbi e insicurezze sul volersi impegnare, valida per molti percorsi. Si ride ma si anche piange con loro e per loro. Un'identità indie raccontata fin dall'adorabile sigla, che si evolve di stagione in stagione proprio come i protagonisti.
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3. Due protagonisti per cui tifare
L'ultimo motivo per cui recuperare Trying su Apple Tv+ sono sicuramente i personaggi e i loro interpreti. Unici, sopra le righe, surreali tanto quanto iper realistici in cu tutti noi possiamo immedesimarci. Nell'insicurezza palese e nelle generosità genuina di Nikki, nella sicurezza solo apparente e nel grande cuore di Jason. Ma anche nella taciturna sorella di lei e nel suo improbabile compagno, nelle due famiglie così antitetiche come spesso capita eppure così complementari, con i rispettivi suoceri che creano quel giusto disagio quando riuniti tutti insieme. La ciliegina sulla torta la dà Imelda Staunton, attrice britannica celebre per essere stata la cattivissima Dolores Umbridge nella saga di Harry Potter, che abbiamo visto nei capitoli filmici di Downton Abbey e che presto vedremo come Regina Elisabetta II in The Crown 5 e 6. Nel serial Apple Staunton interpreta l'assistente sociale incaricata del caso di Nikki e Jason e la vediamo in una veste inedita: goffa, dolce, solo apparentemente incasinata, anche lei finirà per tifare per i due protagonisti. D'altronde come non farlo? Dopo la visione ve lo chiederete anche voi spettatori.