Sono iniziate da poco le riprese del settimo lungometraggio live-action dei Transformers, uno dei franchise più redditizi della Paramount. Per l'occasione, la storica major ha invitato alcuni giornalisti a un incontro virtuale tenutosi all'interno di una ricreazione del mitico Paramount Theater, cinema dove si sono tenute le prime proiezioni di svariati lungometraggi importanti prodotti dallo studio. A questo incontro, moderato da Anthony Breznican di Vanity Fair, hanno partecipato il produttore Lorenzo di Bonaventura, il regista Steven Caple Jr. e gli attori Anthony Ramos e Dominique Fishback, per parlare del nuovo film che uscirà nelle sale americane il 24 giugno 2022 e inaugurerà una nuova era, come promette il video introduttivo sulla storia del franchise. Un progetto ancora parzialmente avvolto nel mistero, come ha dimostrato il regista rispondendo alla nostra domanda su quale sia il suo Transformer preferito: "Non l'abbiamo ancora annunciato, ma lo vedrete nel film." Più classica la risposta del produttore: "Bumblebee, anche se ho un debole pure per Ironhide perché è il preferito di mio figlio."
L'evoluzione della specie
Il prossimo film del franchise è un sequel di Bumblebee, e si chiama Transformers: Rise of the Beasts, titolo che allude allo spin-off Beast Wars (in italiano Biocombat) che era in voga negli anni Novanta. Spiega Lorenzo di Bonaventura: "Abbiamo esplorato tutte le varianti del conflitto tra Autobot e Decepticon, volevamo fare qualcosa di nuovo." Aggiunge il regista Steven Caple Jr., fan della prima ora del franchise: "Esistono specie diverse di Transformer, e questa è composta da robot che si possono trasformare in animali. Sono creature preistoriche."
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Per l'esattezza, nel film vedremo i Terrorcon, i Predacon e i Maximal, e stando al regista questi ultimi sono stati i più difficili da adattare al formato live-action: "Era una sfida integrarli in questo mondo in un modo che non li rendesse ridicoli visivamente, perché questi personaggi sono in grado di passare inosservati, non sono come i Dinobot nei film di Michael Bay." Quanto al regista che ha lanciato la saga cinematografica, il produttore assicura che una parte del suo operato rimarrà nel nuovo lungometraggio: "La visione di Steven va a parare esattamente dove speravamo. Ci sarà il cuore del film di Bumblebee e la componente spettacolare di quelli di Bay."
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Vecchi e nuovi amici
Il protagonista del progetto è Optimus Prime, con il design che i fan chiamano G1 (riferito alla prima serie animata del franchise). Lo vedremo abituarsi alla vita sulla Terra, qualche anno dopo le esperienze di Bumblebee (anch'egli presente): siamo nel 1994, a New York, per l'esattezza a Brooklyn. "È la storia di come diventa il leader che conosciamo", chiarisce il produttore. "È la sua prima volta sul nostro pianeta. Come nasce il suo legame con gli umani? Sono aspetti che ci interessava approfondire." Sin dal primo film la voce è stata quella di Peter Cullen, già veterano della serie animata. Sarà ancora lui a interpretare Prime in originale? "Sì, non abbiamo mai vagliato l'ipotesi di sostituirlo. Qualora accadesse, sarà perché è lui che ha deciso di non volerlo più fare. Io e Steven gli parleremo a breve per quanto riguarda l'evoluzione di Optimus." Possiamo aspettarci altre voci storiche delle varie incarnazioni del franchise? "Quello non possiamo ancora dirlo, ma speriamo di avere degli annunci interessanti da fare in merito prossimamente."
Gli altri Autobot presenti nel film, o almeno quelli che possono essere annunciati al momento, sono Bumblebee, Mirage e Arcee. Il villain sarà invece Scourge, che nella serie animata classica è uno degli emissari di Unicron, entità dalle sembianze pianetoidi. Quanto ai nuovi Transformer con sembianze animali, sono stati annunciati tre dei Maximal, l'equivalente degli Autobot in quanto tradizionalmente i buoni delle rispettive storyline: Airazor (falco), Rhinox (rinoceronte) e il leader Optimus Primal (gorilla), che nella versione italiana è noto come Black Jack (dato che gli adattatori della serie animata non sapevano che si trattava di un sequel della versione G1). Per evitare confusione tra lui e l'altro Optimus, con cui ci saranno dibattiti su quello che significa essere un leader, nel film saranno chiamati semplicemente per cognome: Primal e Prime.
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La presenza umana
Ovviamente ci sarà anche una componente umana, nella forma di Anthony Ramos e Dominique Fishback come protagonisti al fianco di Prime. Lei è Elena, che lavora in un museo, mentre lui è Noah, reduce militare che vive a Brooklyn con la madre e il fratello minore. "È povero, ma se la cava con l'elettronica", spiega l'attore. Per Fishback, apparire nel franchise è un sogno che si avvera: "Da bambina seguivo Shia LaBeouf nella serie in cui recitava per Disney Channel, e vedendolo successivamente in Transformers mi sono detta che anch'io vorrei apparire in un progetto simile." Ramos commenta anche indirettamente la critica rivolta alle figure umane in franchise come questo o il MonsterVerse della Warner: "I personaggi umani devono avere un motivo per essere nel film, altrimenti tanto vale farlo solo sui robot."
Lo spettacolo è garantito
Parlando degli aspetti tecnici, il produttore assicura che ci saranno effetti speciali artigianali e non solo digitali: "Non ce l'ho con un film in particolare, ma ce ne sono dove la CGI è eccessiva e tutto sembra finto." Il regista commenta invece la pressione associata a un franchise pluridecennale: "Non è la prima volta per me, avendo diretto Creed II. La mia missione in questi casi è assicurarmi che ci sia qualcosa di nuovo e onesto, pur rispettando lo spirito del franchise. E tengo ragionevolmente conto dei commenti dei fan, perché anch'io sono come loro." Di Bonaventura chiude ribadendo la promessa di prima: "Quello di Bumblebee era un film volutamente più piccolo. Questo sarà molto spettacolare, ai livelli di Bay, anche se Steven ha una sensibilità diversa." Il cineasta concorda: "Ci saranno cuore e spettacolo. Il film manterrà tutte le promesse." E con questo l'équipe torna al lavoro, in vista dell'uscita nelle sale la prossima estate.