The Walking Dead 11, recensione dell’undicesimo episodio: arrivederci amore ciao

Recensione dell'undicesimo episodio di The Walking Dead 11, tutto incentrato sulle pene d'amore di Eugene.

Comicon 2016: Michael Cudlitz mentre risponde alle domande del moderatore
Comicon 2016: Michael Cudlitz mentre risponde alle domande del moderatore

Con la recensione di The Walking Dead 11x11 assistiamo al ritorno dietro la macchina da presa di Michael Cudlitz, uno dei registi fissi dello show dopo essere uscito di scena come attore all'inizio della settima stagione. Le sue regie tendono a essere caratterizzate da grandi momenti drammatici pieni di istrionismo, ed è quindi logico che la produzione lo abbia reclutato per uno dei capitoli più atipici della serie, dove Eugene è il protagonista quasi assoluto e alle prese con un problema sentimentale in quello che è sostanzialmente un thriller paranoico, lontano dalle atmosfere classiche dello show. Una scelta inusuale che aggiunge un certo fascino a quella che per ora è una storyline, quella del Commonwealth, caratterizzata da un approccio strano al divario tra ciò che sappiamo noi e ciò che sanno i personaggi.

Stephanie, dove sei?

The Walking Dead: Josh McDermitt nell'episodio 'Dead or Alive Or'
The Walking Dead: Josh McDermitt nell'episodio "Dead or Alive Or"

Come gli altri, Eugene vive in apparente felicità all'interno del Commonwealth, avendo trovato l'amore con Stephanie, al punto da dichiararle apertamente i suoi sentimenti e sentirsi ufficialmente ricambiato. Poi, una mattina, lei sparisce, e lui comincia a interrogarsi sul perché, indagando più da vicino sul funzionamento della comunità che lo ha accolto. Mentre lui fa questo, Carol continua a coltivare un rapporto di fiducia con Lance, aiutandolo in attività che lo portano fuori dalle mura del Commonwealth, e Connie e Kelly continuano a indagare per conto loro, essendosi rese conto che l'utopia in cui vivono ha qualcosa da nascondere. E le sorprese non si apprestano a finire, come Eugene scoprirà in modo non per forza positivo...

The Walking Dead 11, recensione del decimo episodio: il bene comune fa davvero bene?

Mistero amoroso

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The Walking Dead 11: Josh Hamilton in una scena del settimo episodio

The Walking Dead ha spesso avuto il problema di non saper gestire bene il proprio cast sempre più debordante, a volte con episodi troppo stracolmi e altre volte con storie ridotte all'essenziale che avrebbero potuto beneficiare di qualche elemento in più. Da quel punto di vista Rogue Element è uno dei racconti più compatti e coerenti, avendo a disposizione un personaggio e un attore che ben si prestano a funzionare come elementi centrali di un episodio non particolarmente corale (quasi l'intero cast fisso è assente), e la regia di Michael Cudlitz sa valorizzare la performance melodrammatica di Josh McDermitt, che dà al tutto un tono malinconico che compensa le banalità di scrittura: ancora una volta, la gestione del lato oscuro del Commonwealth è altalenante, dato che gli autori continuano a trattare la questione come un grande colpo di scena graduale quando è palese da diverso tempo che la coesistenza sarà tutt'altro che pacifica. Alcuni dettagli contribuiscono alla macrostoria in modo interessante, ma nel complesso rimane l'impressione che, con un numero maggiore di episodi a disposizione, la squadra di Angela Kang si sia ritrovata con un inatteso buco da colmare nel secondo blocco. E con altri quattro capitoli prima di arrivare alla transizione verso il blocco finale, si accettano scommesse su quanto la tireranno per le lunghe con il mistero che tale non è.

Conclusioni

Chiudiamo la recensione di The Walking Dead 11x11, un capitolo che sfrutta bene uno dei personaggi più altalenanti della serie ma continua a faticare con il procedere della trama orizzontale.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.6/5

Perché ci piace

  • Josh McDermitt è strepitoso.
  • L'atmosfera diversa dal solito è benvenuta.
  • Michael Cudlitz alla regia si diverte a giocare con gli elementi melodrammatici della serie.

Cosa non va

  • La storyline del Commonwealth continua a essere gestita in modo bizzarro e controproducente.