Da The Substance a Together: quel cinema che racconta la realtà prendendoci a schiaffi

Come The Substance lo scorso anno, Together affronta alcuni aspetti della nostra contemporaneità in modo indiretto. Utilizzando il corpo come strumento per criticare il nostro mondo.

Un'immagine di Together

Da un anno all'altro, l'autunno di I Wonder Pictures conferma un'idea di fondo, una tendenza. E un genere. Se l'anno scorso The Substance arrivava nelle sale dopo il passaggio a Cannes, quest'anno tocca a un altro titolo che con il film di Coralie Fargeat ha più di un punto in comune, al di là della distribuzione italiana: si tratta di Together, esordio in un lungometraggio di Michael Shanks, che compie un'operazione non dissimile da quella della Fargeat, ovvero affidarsi al genere, e in particolare al body horror, per veicolare il proprio messaggio e sferrare il proprio potente attacco a una delle derive della società contemporanea. E se nel caso di The Substance si trattava dell'ossessione per l'immagine e la condizione femminile, Together, al cinema dal 1 Ottobre per I Wonder Picters, affronta il tema delle relazioni nel mondo di oggi.

The Substance e quel colpo deciso alla cultura della bellezza

The Substance Cannes 2024
Un'immagine del film di Coralie Fargeat

L'impatto di The Substance lo scorso anno è stato forte e l'avevamo intuito sin dalla prima visione del film in quel di Cannes: il film di Coralie Fargeat ci era sembrato quello di cui discutere, quello che arrivava al momento giusto per scuotere le coscienze e far parlare. Il Cronenberg che in The Shrouds dello stesso autore canadese era mancato. Con un finale eccessivo, potente, che ci aveva fatto pensare al Society di Brian Yuzna, la Fargeat ci metteva faccia a faccia con le derive della società contemporanea focalizzata sull'immagine e sulla bellezza, riflettendo e facendoci riflettere sul ruolo della donna in questo contesto sociale e su come l'arrivo dell'età più matura influisca sulla percezione delle stesse in un mondo patriarcale. Potente quanto le immagini, la performance di Demi Moore che si metteva letteralmente a nudo per affrontare un tema così sentito anche da lei stessa, contrapponendosi alla sua controparte più giovane, Margaret Qualley.

Demi Moore
Un primo piano di Demi Moore in The Substance

Se lo spunto da cui nasceva il film, la sostanza in grado di creare una versione più giovane di sé con cui alternarsi una settimana dopo l'altra, era già d'impatto e potente, sono le scelte di regia di Coralie Fargeat a tradurla su schermo in qualcosa di disturbante e drammaticamente potente, in grado di farci aprire gli occhi su una realtà che dovrebbe ben conoscere e che in alcuni casi scegliamo di ignorare, voltandoci dall'altra parte. La registra ci costringe e guardare e ci mostra immagini che difficilmente dimenticheremo. Come le problematiche che affronta.

The Substance, Demi Moore e la denuncia della violenza sul corpo (e sulla mente) delle donne The Substance, Demi Moore e la denuncia della violenza sul corpo (e sulla mente) delle donne

Together e l'approccio disturbante al tema delle relazioni tossiche

Approccio in qualche modo simile, ma tema diverso per Together. Il film di Michael Shanks si affida a due attori carismatici che sono una coppia anche nella vita: Dave Franco e Alison Brie interpretano Millie Wilson e Tim Brassington, appena trasferitisi in campagna per seguire il nuovo lavoro di lei come insegnante in una scuola elementare. Intorno alla loro nuova casa durante una tempesta, i due cadono in una grotta sotterranea e si accampano. Lì Tim beve da una pozza d'acqua dalla quale la compagna rifiuta di bere, ma da quel momento qualcosa di strano accade ai due, che iniziano a ritrovarsi sempre più uniti. Letteralmente. I loro corpi iniziano infatti a fondersi insieme, diventando la metafora stessa delle relazioni tossiche che Shanks mette in piedi.

Together Dave Franco Alison Brie
Together: Dave Franco ed Alison Brie in una scena

Come si intuisce, siamo sulla stessa falsariga di The Substance, il medesimo immaginario da body horror, anche se il processo è più sottile in Together, che suggerisce oltre che mostrare, lascia che l'immaginazione corra e che le immagini, e le tematiche che veicolano, si insinuino sottopelle per lasciare il segno nello spettatore. Se nel caso di The Substance abbiamo accennato a un autore come Yuzna, quel parallelo è sensato anche nel caso del film di Michael Shanks, che sa cosa e quanto mostrare per lasciare il segno e incidere il messaggio nella mente di chi guarda.

Il corpo come arma per attaccare le derive della società

Together Dave Franco Scena
I due protagonisti di Together

Il corpo e le sue deformazioni diventano quindi un'arma da usare per combattere la propria battaglia ideologica, per colpire e far sì che il tema emerga indirettamente attraverso il fantastico. In tal senso The Substance e Together sono due facce della stessa deforme medaglia, perché usano l'idea di un corpo manipolato, violato, come metafora della società stessa in cui ci muoviamo. In questo modo il film assume una duplice valenza: da una parte intrattiene con la sua storia intrisa di fantastico e i due ottimi spunti da cui partono, dall'altra non si limitano a questo e rifiutano l'idea di lasciarci andare al termine della visione, ci accompagnano con le loro idee che si sono fatte largo nella nostra mente durante la fruizione. Un inevitabile e prezioso valore aggiunto che permette a entrambi i titoli di andare al di là del mero intrattenimento cinematografico uso e getta.

Il cinema di genere come specchio della società, l'intrattenimento per riflettere

D'altra parte il genere è da sempre usato anche a questo scopo: se la fantascienza, o almeno il suo ramo più puro e maturo, è abile nel porsi nel futuro per guardare indietro al nostro presente, così l'horror è stato spesso uno specchio deformante attraverso cui guardare alla nostra realtà, almeno nelle mani degli autori più profondi e interessanti. Abbiamo già citato Yuzna, ma gli esempi potrebbero essere molteplici, da John Carpenter e David Cronenberg in diversi loro progetti (su tutti impossibile non citare la nuova carne di quel capolavoro che è Videodrome), allo stesso George A. Romero che con La notte dei morti viventi aveva rivoluzionato il genere usandoli come metafora sociale e critica al consumismo.

Together Alison Brie Dave Frano
Dave Franco ed Alison Brie in una scena del film di Michael Shanks

Nulla di nuovo per il cinema di genere, insomma, ma tanto più importante oggi in un'era di sovrabbondanza di offerta superficiale e rivolta al consumo poco approfondito. Accogliamo con gioia gli autori che sanno prenderci a schiaffi e non si accontentano di opere rassicuranti e innocue, perché quella forza espressiva è ancor più importante e necessaria oggi, in tempi in cui ottenere l'attenzione è così difficile.