Un po' come nel film di Barbie, The Morning Show 4 sembra dirci che una leadership sbilanciata non è mai la soluzione, e che bisogna, dunque, ricercare l'equilibrio tra uomini e donne al comando.
Dopo gli scandali legati a Mitch, Paul e Cory, a rappresentare la neonata rete UBN ci sono Alex Levy (Jennifer Aniston), Stella (Greta Lee) e la nuova arrivata Celine Dumont, interpretata da Marion Cotillard.
Quando la incontriamo su Zoom, piuttosto che stanca e provata dopo una giornata di interviste, la troviamo elegante, raffinata, bellissima, apparentemente snob, in realtà affettuosa e frizzante.
The Morning Show 4, intervista a Marion Cotillard
The Morning Show non è stata una sfida semplice per la star francese Premio Oscar, produttori e sceneggiatori le hanno affidato "un personaggio molto complesso. Ha tutto da dimostrare ed è anche a capo di una rete molto influente. Ci sono grandi aspettative sulle sue spalle".
A guidare la sua Celine nella nuova UBN è l'ambizione, certo, ma anche l'ammirazione per una certa persona: "È affascinata da Alex, dalla sua ricerca di verità e autenticità. A volte manipola le cose, ma, arrivati alla quarta stagione, è una persona di cui ti puoi fidare. Celine vorrebbe quel tipo di libertà, ma non può permettersela: quando raggiungi quel livello di potere non puoi essere totalmente te stesso, devi imparare a manipolare e a destreggiarti tra persone manipolatrici. Ma capisco la sua fascinazione verso Alex".
Marion Cotillard e il dilemma dell'ambizione
C'è un aspetto di Celine Dumont che più di ogni altro ha interogato Marion Cotillard come persona. Donna di successo, membro di spicco nel consiglio d'amministrazione della UBN, Celine è molto ambiziosa. Lo dimostra, per esempio, quando dialoga con Cory, scoprendo le proprie carte e dimostrandosi disposta a tutto pur di rimanere in vetta.
Marion Cotillard, interpretando un simile personaggio, ha avuto modo di interrogarsi ancora una volta su ciò che già in passato ha rappresentato per lei un dilemma morale.
Come ci racconta: "Quando ero giovanissima, pensavo che l'ambizione fosse qualcosa di negativo. Un giorno ho avuto una conversazione con un amico, incontrato nel bel mezzo di un viaggio in India. Lui mi chiese 'perché dovrebbe essere necessariamente una cosa negativa?', io non riuscivo a trovare una risposta, se non che fosse qualcosa di egoistico".
Una conversazione illuminante, a giudicare da quanto riuscì a cambiare la prospettiva dell'attrice: "Mi disse 'Se la vedi come una costruzione, diventa parte dell'edificio, una necessità per reggersi in piedi, e non contro qualcuno. L'ambizione non è come camminare sulla testa di altre persone. È come se affrontassi te stesso e ti permettessi di vivere appieno il tuo potenziale, in grado di ottenere ciò che vuoi e di cui hai bisogno'.
Da quel momento ho iniziato a vedere l'ambizione come qualcosa di buono per me e non negativo verso gli altri, cambiando il mio intero approccio al desiderio di diventare un'attrice.
Se va contro qualcuno, certo, diventa tossica".
La serie Apple TV e l'informazione oggi
In questa quarta stagione, che si chiude il 19 novembre con il decimo episodio, The Morning Show continua a parlare della ricerca della verità a qualunque costo. Anche l'insabbiamento della vecchia UBA, d'altronde, è qualcosa su cui Bradley (Reese Witherspoon) e Chip (Mark Duplass) stanno indagando.
Uno scenario delicato e complesso, che ha realmente appassionato la new entry eccellente del cast: "La serie pone domande molto importanti e profonde pur rimanendo divertente e d'intrattenimento. Penso che la nostra epoca cerchi disperatamente di assestarsi: possiamo trovare un equilibrio oppure rimanere sbilanciati".
Trattandosi di una serie tv sui media, non possiamo non chiudere con una domanda sulla sfida maggiore che il settore sta vivendo: "Con l'intelligenza artificiale e il mondo in cui stiamo entrando penso che sia molto importante chiedersi come la useremo e soprattutto chi lo farà. Può essere qualcosa di super creativo oppure distruttivo".
Marion Cotillard ci lascia con una riflessione importante: "Come tutti gli strumenti straordinari che abbiamo avuto nel corso della storia, dalla scrittura alla plastica, che è un'invenzione fondamentale, eppure è diventata anche un disastro ecologico. Penso che dobbiamo davvero darci delle regole, mettere tutto in discussione e riflettere profondamente su come useremo tutte le nuove risorse che si stanno affacciando".