In ogni cultura, a qualsiasi latitudine, un grande equivoco è radicato nella mente di molti: le donne non fanno ridere. Si ride delle donne e con le donne, ma che il sesso femminile sia dotato di senso dell'umorismo è universalmente ritenuta una cosa assurda. Questo perché l'umorismo è associato all'intelligenza e, sotto sotto (ma neanche così tanto sotto), si pensa che le donne siano dotate di minore materia grigia. Sarà per le dimensioni ridotte degli emisferi cerebrali (vaglielo a spiegare che a contare non è la massa ma il numero e la qualità delle connessioni sinaptiche), gli ormoni e le mestruazioni ogni mese.
Leggi anche: Una mamma per amica: di nuovo insieme, l'autunno di un lungo, dolcissimo addio
Non si considera una cosa fondamentale però: l'umorismo spesso è un'arma, o un'ancora di salvezza, per chi ha molto da perdere, è in una posizione svantaggiata o ne ha passate talmente tante da vedere il mondo con occhi disincantati. E storicamente le donne rispondono a tutti questi requisiti: è per questo che, una volta superato l'ostacolo dell'altissima frequenza delle voci di un gruppo di amiche che chiacchierano, trovandosi in mezzo a donne di qualsiasi età gli scettici rimarrebbero sorpresi. Anche le donne scherzano e, incredibile, fanno battute divertenti.
La meravigliosa signora Maisel
Lo zero negativo assoluto della comicità è una donna bella: un mito difficile da sfatare, nonostante attrici come Monica Vitti siano l'esempio vivente che bellezza e comicità è un binomio possibile. Pensiamo quindi al personaggio meno divertente in assoluto secondo questi preconcetti: una bella casalinga nella New York degli anni '50, sposata e con prole, che passa le sue giornate a sfornare timballi e a mettersi strati e strati di creme e prodotti in faccia per mantenere bella e giovane la pelle. Miriam "Midge" Maisel è uno stereotipo vivente, la classica figura uscita dalla pubblicità dei cereali.
Leggi anche: Una mamma per amica: Di nuovo insieme, un inverno di nostalgia per le Gilmore Girls
Da brava moglie devota, Midge sostiene il marito Joel (Michael Zegen) in tutto, anche nella sua passione: l'uomo sogna infatti di essere un attore comico e si esibisce di sera nei locali della Grande Mela. Miriam gli fa da pubbliche relazioni, tiene un diario in cui annota tutti i suggerimenti per migliorare gli show, spunti per battute e sketch, fino a quando non scopre che Joel ha rubato il suo numero migliore da un monologo di Bob Newhart. La scoperta è l'inizio della catastrofe: sconvolta dalla disonestà intellettuale del marito, la signora Maisel gli chiede spiegazioni, con il risultato di essere lasciata per l'altra donna, con cui Joel ha una relazione clandestina da tempo. Sconvolta, Midge sale sul palco al posto del marito, con il trucco sfatto, i capelli arruffati, e nessuna intenzione di censurarsi. E all'improvviso tutto cambia: in quel microfono trova se stessa.
Si ride un po' per poter vivere
Dialoghi recitati alla velocità della luce, tanto umorismo, un punto di vista spiccatamente femminile, che non vuol dire affatto frivolo o superficiale: dopo il successo del revival di Una mamma per amica, Amy Sherman torna con in tv con The Marvelous Mrs. Maisel, su Amazon Video dal 29 novembre in lingua originale e dal 26 gennaio 2018 doppiato in italiano, che ruota attorno a un'eroina televisiva che è un incrocio perfetto tra le protagoniste di Mad Men e la regina di tutte le sitcom, Seinfeld. Inizialmente impeccabile (all'inizio Miriam è talmente ossessionata dal suo aspetto da tenere un diario in cui annota, ogni sera, girovita e circonferenza delle cosce, per essere sicura di mantenere sempre la sua figura snella), Midge è una donna che è stata totalmente plagiata e plasmata da marito, famiglia e società, che sente un vuoto costante perché è troppo impegnata a tenere in piedi un involucro vuoto e innocuo per potersi chiedere realmente cosa vuole.
Leggi anche: Seinfeld: 25 motivi che ne fanno la migliore sitcom di sempre
Nonostante gli abiti dalle gonne vaporose e le fasce di seta, la signora Maisel è in realtà un figura rivoluzionaria: andando contro la volontà della famiglia e la scatola in cui tutti hanno deciso, fin dalla nascita, di confinarla, sceglie di guardarsi dentro, superare l'abisso e credere in se stessa, affrontando il mondo a testa alta, consapevole di fare quello che ama. Un personaggio estremamente attuale, nonostante viva nel 1958: la parità dei sessi passa anche attraverso le risate. Fondamentale inoltre la sua amicizia con Susie Myerson (Alex Borstein), che vede nella protagonista un grande potenziale e un bisogno disperato di amicizia: la solidarietà femminile sì che è una chimera e un atto estremamente anticonformista. È proprio il fare squadra, invece di fare il gioco maschilista di rimanere divise e sole e quindi meno forti, un passo fondamentale per conquistare e consolidare diritti.
Un'interpretazione strepitosa e una seconda stagione già in cantiere
Se la scrittura brillante e piena di entusiasmo della Palladino è lo scheletro su cui si fonda The Marvelous Mrs. Maisel, l'interpretazione di Rachel Brosnahan (Rachel in House of Cards ed Ellie in Crisis in Six Scenes di Woody Allen) sono i muscoli: elegante, esplosiva e capace di passare immediatamente dal registro drammatico a quello comico, Brosnahan è un talento puro, che finalmente ha trovato un ruolo degno della sua poliedricità.
Leggi anche: Una mamma per amica: di nuovo insieme, un'estate in musica a Stars Hollow
Composta da otto episodi, la prima stagione ha così convinto Amazon Video da confermare The Marvelous Mrs. Maisel per un secondo ciclo di puntate ancora prima della messa in onda: per fortuna sono in arrivo un altro palco e ciniche riflessioni sul mondo per la meravigliosa signora Maisel.
Movieplayer.it
4.0/5