The Last of Us, la recensione del settimo episodio: guardare indietro per andare avanti

La recensione di The Last of Us 1x07, puntata flashback che adatta sul piccolo schermo l'intimo e commovente DLC dedicato al passato di Ellie, raccontandoci i retroscena del morso che le ha per sempre cambiato la vita.

The Last of Us, la recensione del settimo episodio: guardare indietro per andare avanti

Ultimi tre appuntamenti con The Last of Us. Tra due settimane si chiuderà infatti la prima e straordinaria stagione della serie evento HBO Max, ma prima di concludere l'inizio della storia di Ellie (Bella Ramsey) e Joel (Pedro Pascal) è bene fare un salto nel passato della ragazza per conoscere da vicino e a fondo l'episodio che per sempre le ha cambiato la vita. La settima puntata dello show - in Italia su Sky e Now - adatta infatti sul piccolo schermo Left Behind, il magnifico, intimo e commovente DLC del primo capitolo del franchise ideato da Neil Druckmann. Per chi non mastica inglese e linguaggio videoludico, DLC sta per "downloadable content", solitamente un contenuto aggiuntivo all'esperienza principale che nei casi dei titoli story driven e quindi votati interamente alla narrazione tende ad espandere il racconto. Nel caso specifico, Left Behind si concentra sull'evento emotivo cardine che segna irrimediabilmente l'esistenza di Ellie, ambientato nella QZ di Boston pochi mesi prima della partenza con Joel.

Una giornata particolare

Articolo 160241 850
The Last of Us: una scena della prima stagione, episodio 7

Il racconto riprende poche ore dopo l'interruzione della scorsa settimana. Ferito dopo un agguato all'Università del Colorado, Joel versa in condizioni critiche. L'autunno si fa più rigido ed Ellie si trova costretta a trovare riparo in un'abitazione di periferia per curare il compagno, che per il bene dell'adolescente le suggerisce di tornare a Jackson e lasciarlo lì a morire. Si invertono le parti e da protetta è Ellie che deve scegliere se divenire protettrice e ripagare Joel con lo stesso affetto e la stessa determinazione nel salvarlo. In attesa di scoprire quale sarà il loro destino, l'episodio di guida nel passato di lei, quando frequentava ancora la scuola militare di Boston per divenire membro della FEDRA.

The Last Of Us Hbo V1 967179
The Last of Us: una scena della prima stagione, episodio 7

"Tutto o niente", come sostengono i Pearl Jam nelle orecchie di Ellie durante l'allenamento in accademia, ed è qui che scopriamo che il suo carattere è sempre stato forte e determinato, al netto dell'immaturità e della formazione in atto. È considerata un soggetto da tenere d'occhio, "una leader nata" ma ancora acerba, indecisa, bisognosa di una guida. Una notte viene sorpresa in camera da Riley (Storm Reid), la sua migliore amica che la informa di essersi unita alle Luci e di avere "una sorpresa per lei". Con la promessa di farle vivere "la migliore nottata della sua vita", Riley conduce Ellie in un centro commerciale abbandonato ed è qui che Left Behind raggiunge il suo vero cuore.

The Last Of Us Hbo V1 967183
The Last of Us: una scena della prima stagione, episodio 7

Figlia di un mondo post-apocalittico, per entusiasmare Ellie bastano anche solo delle scale mobili o fantasticare sulle vetrine del passato, ma è tra giostre illuminate e sale giochi (immancabile la sfida a Mortal Kombat II) che scopriamo il vero motivo del ritorno di Riley a Boston: per dire addio all'amico, questa volta per sempre. Le cose non vanno mai come dovrebbero, comunque, specie agendo di cuore o d'istinto. È così che il "per sempre" si tramuta in qualcosa d'inaspettato e terrificante per la due ragazze, anche se vivere insieme la fine sembra fare meno paura rispetto al sopravvivere agli altri, certamente la parte più dolorosa di tutte.

The Last of Us, la recensione: Un viaggio sofferto che non vedevamo l'ora di compiere

La Lucciola e la Matricola

Articolo 160240
The Last of Us: una scena della prima stagione, episodio 7

Insieme al secondo episodio, Left Behind è la puntata più fedele al videogioco finora. La necessità di slegarsi dai binari originali del racconto era in fondo qui del tutto superflua, essendo il flashback narrativo di per sé narrativamente sostanzioso e cinematograficamente centrato. Era davvero già tutto nel DLC, e non a caso a sceneggiare ancora l'evento troviamo la penna di Neil Druckmann, che trasla quasi scene-by-scene la storia di Ellie e Riley, nobilitata su schermo dalla raffinata regia di Liza Johnson. Strutturato quasi nella sua interezza come un walk'n'talk di circa un'ora, Left Behind è uno sguardo necessario al passato per comprendere crescita e perdite di Ellie, entrambe significative.

The Last Of Us Hbo 1
The Last of Us: un'immagine dal teaser trailer della serie HBO

L'episodio sottolinea la necessità d'appartenenza a qualcosa o a qualcuno anche e soprattutto in un mondo spietato e alla deriva, anche quando fazioni o ideologie sono opposte. Riley è una lucciola ed Ellie una soldatessa matricola, ma questo non gli impedisce di essere amiche, di sentirsi vicine, di non volersi separare. L'alchimia interpretativa tra la Ramsey e la Reid è magnetica, i loro scambi tremendamente naturali e capaci di spalancare porte di fragile e inaspettata intimità attraverso una piccola battuta o solo la condivisione di uno sguardo complice e fugace, di un momento indimenticabile che non tornerà mai più.

Articolo 160250
The Last of Us: una scena della prima stagione, episodio 7

Ci inabissiamo nelle emozioni contrastanti di Ellie per la scelta di Riley e insieme scopriamo le motivazioni che hanno spinto la seconda ad accettare l'invito della Luci: "Perché sono importante per loro", spiega lei, sentendosi rispondere dall'amica: "Sì, ma lo eri prima per me". Left Behind è il racconto di un legame che sta per spezzarsi e la complessa realizzazione della cosa, seppure separarsi non significhi per forza di cose perdersi. Viene inoltre chiarita l'omosessualità di Ellie e il forte sentimento che prova per Riley, tanto da convincerla a restare prima di un dolce e ingenuo bacio, ma è nel momento di massima felicità e risoluzione che la serie si fa nuovamente impietosa e distrugge tutto. Un infetto le attacca e le morde prima di essere sconfitto, lasciandole con l'opzione di uccidersi o aspettare l'inevitabile fine.

823186 6223147 6000X4000
The Last of Us: Bella Ramsey nel secondo episodio

Nell'impossibilità di agire, Ellie abbraccia Riley in attesa di quella morte che per lei non arriva - essendo immune all'infezione -, costringendola a uccidere l'amica ormai trasformatasi. Quello che Ellie si è allora lasciata alle spalle è un bagaglio di amore che pensava di non poter provare più per nessuno, ma anche la sua stessa ingenuità, così il dolore di essere sopravvissuta alla promessa di morire con Riley. La Johnson stringe così sul dettaglio delle braccia insanguinante e congiunte delle due - in segno di chiusura e di fine - e passa poi al presente, con Ellie che tenta il tutto per tutto per salvare Joel. Apre così le braccia del compagno scoprendone la ferita ancora sanguinante, che questa volta può e anzi deve essere guarita. Ellie non perderà anche lui. Adesso è diverso. Ora è consapevole e preparata e decisa a proteggerlo a qualunque costo, con l'Inverno ormai alle porte e i "lupi" pronti in agguato.

Pedro Pascal, da The Mandalorian a The Last of Us, il papà più amato di Hollywood

Conclusioni

A tre episodi dalla fine, The Last of Us ci accompagna in un viaggio soppesato nel passato di Ellie, così da tracciare il futuro della sua crescita. Tirando le somme della recensione, Left Behind è una trasposizione fedele e riuscita del famoso DLC del videogioco, un lungo e corposo walk'n'talk tra la ragazza e l'amica Riley nella "giornata più indimenticabile della loro vita". Elegante e commovente nella capacità di mettere in scena tra contrasti e condivisioni i cuori aperti di due amiche pronte a dirsi addio, la puntata sottolinea anche il peso di ciò che Ellie si è lasciata alle spalle sulle sue azioni presenti, aprendo in definitiva alla stagione Invernale, la più rigida e pericolosa di tutte.

Movieplayer.it
4.5/5
Voto medio
4.4/5

Perché ci piace

  • L'alchimia interpretativa tra Bella Ramsey e Storm Reid.
  • La raffinata e ricercata regia di Liz Johnson, che nobilita la forza del racconto senza mai fagocitarla.
  • Il valore formativo del concept e il legame emotivo tra presente e passato.
  • L'intera scrittura di Druckmann.

Cosa non va

  • Ritmo narrativo forse un po' compassato.