Anche il 2024 inizia con la solita frase che associamo alla piattaforma streaming per antonomasia, ovvero Netflix, cioè che quando una serie o un film arriva in catalogo è come se improvvisamente per la maggior parte del pubblico di abbonati esistesse finalmente, nonostante abbia magari avuto una vita e una programmazione precedente altrove. Non fa eccezione The Good Doctor, di successo sui canali Rai e RaiPlay ma sicuramente sulla bocca di tutti ora che i nuovi episodi della sesta stagione - la settima è attesa nei prossimi mesi negli USA dopo il doppio sciopero dello scorso anno - sono approdati sul servizio streaming. Ci sembra l'occasione perfetta per raccontarvi cos'ha di speciale questo medical drama rispetto agli altri del genere, sempre più in voga in tv negli ultimi anni, in 5 semplici mosse.
1. Il papà dei medical drama
The Good Doctor è il remake statunitense di una serie sud-coreana di grande successo, Good Doctor (che inizialmente si doveva chiamare Green Mes). A portarla sulla tv statunitense ci ha pensato un certo David Shore, che di medical drama atipici ne sa qualcosa avendo guidato per otto stagioni di successo il Dr. House di Hugh Laurie. I due personaggi titolari hanno più di qualche punto in comune, anche se per motivi diversi: la mente brillante e l'attenzione ai dettagli che altri non notano che li contraddistingue, insieme al loro essere asociali e un po' misantropi, facendosi amare dai colleghi e dal pubblico solamente col tempo.
2. Disabilità funzionale
Il protagonista Shaun Murphy è un giovane specializzando in chirurgia, autistico e affetto dalla sindrome di savant, proveniente da Casper, una cittadina nel Wyoming, dove non ha vissuto un'infanzia esattamente facile. Grazie all'intervento del suo mentore viene preso in prova nel prestigioso dipartimento di chirurgia del San Jose St. Bonaventure Hospital, nella California del Nord, e ha sei mesi per dimostrare le proprie abilità, nonostante lo scetticismo del consiglio di amministrazione. La rappresentazione della disabilità è una parte fondamentale del serial e, sebbene per molti sia sbagliato mostrare la riuscita a livello lavorativo come se le menti nello spettro portassero solo a questo senza reali difficoltà quotidiane di inserimento, il successo a livello mondiale dimostra come sia riuscito ad arrivare al cuore degli spettatori.
3. Dal Bates Motel al San Jose St. Bonaventure Hospital
Freddie Highmore, londinese classe 1992, è sicuramente l'anima di The Good Doctor non solo perché interpreta il personaggio titolare ma per le sfaccettature che è riuscito a dargli nel corso degli anni. Non è nuovo a dimostrare il proprio talento anche per personaggi respingenti, come già aveva fatto con un giovane Norman Bates nel prequel televisivo di Psycho, Bates Motel. Ancor prima, si era fatto notare giovanissimo come Peter Llewelyn Davis nel film biografico sull'autore di Peter Pan Neverland - Un sogno per la vita (2004) accanto a Kate Winslet e Johnny Depp, e di nuovo accanto a quest'ultimo come Charlie Bucket nel remake di Tim Burton de La fabbrica di cioccolato (2005) dal romanzo di Roald Dahl. Per il ruolo di Shaun è stato nominato al Golden Globe.
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4. Il villaggio di Shaun
It takes a village dicono gli anglosassoni ed è proprio questo che darà la forza al protagonista Shaun Murphy, anche se anche per via dello spettro, continua a dire di preferire la solitudine. Sarà proprio il villaggio dell'ospedale fatto di tanti interpreti nel corso delle stagioni a fare la differenza per la sua ambientazione nel nuovo posto di lavoro e residenza, oltre che nella propria sfera sentimentale e affettiva, pur con tutti i paletti del caso. Tra questi citiamo sicuramente Nicholas Gonzalez, Antonia Thomas, Hill Harper, Jasika Nicole insieme a tanti altri, tutti guidati da Richard Schiff, che interpreta Aaron Glassman, ovvero il neurochirurgo e presidente dell'ospedale, il mentore di Shaun che diventa anche una figura paterna oltre che un amico per lui. Proprio il loro rapporto è uno dei punti di forza dello show e dovrà affrontare una nuova sfida nella sesta stagione, quando al chirurgo verrà messa in discussione la facoltà di operare.
5. Graditi ritorni
Durante le sei annate del medical drama c'è stato un bel via via di interpreti, come spesso capita nelle serie di questo genere. Ma non sono mancati anche i comeback. Nella sesta stagione un gradito ritorno è sicuramente quello del Dr. Jared Kalu, interpretato da Chuku Modu, uno specializzando in chirurgia che viene da una famiglia benestante (ma con la quale non ha un buon rapporto) e che dopo una relazione con Claire (Antonia Thomas) aggredisce il suo molestatore e viene licenziato, per poi essere reintegrato nel team ma trasferirsi a Denver. Ora è pronto a tornare nelle nuove puntate, quando consiglia al suo assistito (il quinto uomo più ricco al mondo) di farsi curare al St. Bonaventure. L'occasione perfetta per chiedere di riprendere a tempo pieno in ospedale, come specializzando di chirurgia del primo anno, ed è appena stato confermato come regular nella stagione 7. Vi abbiamo convinto a dare una possibilità al Dr. Murphy & Soci?