The Creator, il nuovo progetto scritto e diretto da Gareth Edwards (dietro la macchina da presa del tanto acclamato Rogue One: A Star Wars Story), fino ad ora è stato presentato come uno dei grandi eventi cinematografici autunnali anche se, a conti fatti, abbiamo davvero pochissime informazioni in nostro possesso. Da un lato conoscere poco di un film alimenta moltissimo le aspettative e bisogna sottolineare che ci troviamo di fronte ad un caso veramente raro, considerando le ondate di dettagli, leak e rumor sui lungometraggi che invadono il nostro quotidiano (con alcune conferme e smentite, sia chiaro). Dall'altro, però, rivelare il minimo indispensabile, potrebbe essere una strategia furba per mettere le mani avanti con la possibilità di un ipotetico disastro al botteghino. Detto questo, basandoci su alcune righe di sinossi e appoggiandoci al recente trailer di The Creator, possiamo già fare qualche minima considerazione sull'opera, prettamente di carattere tematico e contenutistico, in attesa dell'arrivo nelle sale italiane del lungometraggio, previsto per il 28 settembre 2023.
Un autore fortemente legato alla fantascienza
Cominciamo con una premessa: Edwards, regista, sceneggiatore ed effettista britannico, ha un DNA artistico che si lega fortemente alla fantascienza. Il suo film televisivo d'esordio, End Day (in cui vengono narrativi cinque possibili scenari apocalittici), già incarna lo sguardo curioso del film-maker nei confronti dell'avvenire, andando poi ad anticipare i suoi progetti successivi, da Monsters - con il quale il regista ha vinto diversi premi, emergendo nello scenario del cinema indipendente - fino a passare a Rogue One: A Star Wars Story, il suo titolo più famoso che ha avuto un eco molto importante perché rientra tra i prodotti cinematografici di Guerre Stellari più amati degli ultimi anni. Ecco che quindi il cineasta parte già con un'esperienza consolidata con il genere sci-fi, ma probabilmente per la prima volta si trova a gestire una IP nuova con un maggiore peso specifico in ambito produttivo. Un grosso rischio che potrebbe rivelarsi una grande spinta per la carriera di Gareth Edwards o al contrario un maestoso passo indietro.
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Una guerra tra IA ed esseri umani
Tornando a qualcosa di più concreto riguardo The Creator, ad ora si ha tra le mani una piccola sinossi che comunque già ci dice tanto: il film è ambientato in un futuro prossimo devastato dalla guerra tra esseri umani e IA. Il protagonista è Joshua (John David Washington), ex-agente delle Forze Speciali che viene reclutato per una missione molto ardua: dare la caccia a il Creator, il più geniale e pericoloso architetto tra le Intelligenze Artificiali e distruggere la sua devastante creazione, un'arma apocalittica che tragicamente ha le sembianze di una bambina e che, se attivata, potrebbe sconfiggere definitivamente l'umanità. Un racconto che estremizza un tema già molto attuale che è il rapporto tra l'uomo e le nuove IA e che quindi risuona in modo perfetto con la nostra modernità. Tra l'altro, proprio in questi giorni, lo stesso James Cameron, che con Terminator aveva ampiamente anticipato i tempi con questo tema, ha parlato proprio del pericolo reale che le Intelligenze Artificiali possano diventare delle armi letali, con le varie potenze del mondo che potrebbero essere impegnate in una frenetica corsa agli armamenti.
L'aldilà dei robot
Al di là del discorso bellico, come si può evincere dal recente trailer di The Creator, la pellicola affronterà altre importanti riflessioni legate indissolubilmente alla presenza di esseri artificiali. In un suggestivo passaggio del video, infatti, vediamo Joshua parlare con la bambina. I due, in particolare, riflettono sul fatto che non andranno in paradiso: il primo perché si è macchiato di crimini (che ad ora non ci è dato conoscere), la seconda per la sua natura non umana. Qual è il destino riservato alle macchine dopo la loro "morte"? Oltre alla programmazione, c'è qualche elemento spirituale che rende gli androidi più vicini agli esseri umani o si tratta di semplici gusci vuoti senza anima? Tutte domande legittime che una scena del genere evoca e che speriamo, ovviamente, siano affrontate anche all'interno del lungometraggio. Al contempo anche il passato di Joshua sembra un essere un nucleo cruciale della storia e potrebbe essere uno snodo fondamentale per lo sviluppo della trama.
Il rapporto padre-figlia
È evidente, inoltre, che i due protagonisti, dopo una freddezza iniziale, si avvicineranno sempre di più: un tema, quello del rapporto padre-figlio che ultimamente sembra andare di moda moltissimo (basta pensare a The Mandalorian e The Last of Us) anche se, in questo caso, ci sono già tutti i presupposti tragici per immaginare già uno dei possibili scenari finali dell'opera. Nonostante ciò, sarà realmente interessante scoprire quanto Joshua rinuncerà alla sua umanità per avvicinarsi alla bambina-androide e quanto quest'ultima cercherà di comprendere la natura umana, magari rinunciando lei stessa alla distruzione sistematica dell'uomo alla quale è destinata. Sicuramente una tematica molto inflazionata che tra l'altro tira in ballo un altro grande fondamento narrativo della fantascienza ovvero l'amicizia tra uomini e robot, affrontato moltissime volte in libri, film e serie televisive. Bisognerà quindi vedere quanto saranno bilanciate queste due tematiche tra loro e, soprattutto, se in mezzo a dettagli derivativi si svilupperà anche qualcosa di realmente originale su tale contenuto.
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Il carisma di John David Washington
Chiudiamo la nostra riflessione su un altro elemento sicuramente molto importante che probabilmente sarà fondamentale ai sensi del giudizio sul film. All'interno di The Creator l'attore protagonista è John David Washington, talentuoso figlio del premio Oscar Denzel Washington. Nonostante abbia debuttato con un ruolo cinematografico di punta solo nel 2017 con Love Beats Rhymes (senza dimenticarci la sua breve apparizione, da piccolo, in Malcolm X), alla star sono state già assegnate delle parti di spessore come quelle in Tenet e Malcolm & Marie. Crediamo fermamente che John David Washington abbia il carisma giusto per incarnare Joshua e che possa realmente dare un incredibile valore aggiunto al lungometraggio. The Creator, tra l'altro, potrebbe segnare un ulteriore traguardo per l'attore che, fino ad ora, ha collezionato tante nomination sparse, ma non ha ancora vinto nessuna statuetta. Un'occasione d'oro, quindi, che probabilmente la star non si lascerà sfuggire anche se sarà cruciale capire anche se la sceneggiatura della pellicola sarà effettivamente alla sua altezza.