The Adam Project, la recensione: uno sci-fi per famiglie che viaggia nel tempo

La recensione di The Adam Project, il nuovo film sci-fi diretto da Shawn Levy con Ryan Reynolds dall'11 marzo su Netflix, che mescola sci-fi e commedia familiare.

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The Adam Project: Ryan Reynolds, Walker Scobell in una scena

Adam è la parola chiave in questa nostra recensione di The Adam Project, il nuovo film sci-fi prodotto e interpretato da Ryan Reynolds dall'11 marzo su Netflix. Un film che vuole essere un racconto per famiglie e ci riesce, intrattenendo, divertendo e anche emozionando un pochino.

Free Adam

Diretto da Shawn Levy, che si riunisce a Ryan Reynolds dopo Free Guy - Eroe per gioco, il film racconta di un futuro lontano (2050) in cui i viaggi nel tempo sono una realtà. In un salto temporale, però, qualcosa va storto per Adam (Reynolds), catapultandolo nel passato (o per meglio dire ai giorni nostri), nel 2022. Ora dovrà capire come tornare "a casa" mentre si interfaccia con il passato.... e anche con il futuro. La pellicola riunisce sapientemente vari sottogeneri - non solo la fantascienza più semplificata ma anche la commedia familiare e romantica, nonché il romanzo di formazione adolescenziale - in modo equilibrato e, eccezion fatta per una parte centrale forse un po' allungata senza motivo, svolge il proprio lavoro intrattenendo, facendo sorridere e anche un pochino emozionare tanto i piccoli quanto i grandi spettatori.

30 anni in una reunion

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The Adam Project: Jennifer Garner e Mark Ruffalo in una scena del film

The Adam Project è quello che potremmo definire scherzosamente a metà strada tra un sequel di 30 anni in un secondo - di cui ritroviamo i due attori principali, Jennifer Garner e Mark Ruffalo, perfettamente in sintonia come se il tempo non fosse passato - e un prequel ideale di Avengers: Endgame. Il tempo è ovviamente un elemento chiave data la tematica affrontata nel film, ma lo è anche Adam stesso, protagonista indiscusso grazie al carisma spaccone oramai assodato di Ryan Reynolds. Lui si trasforma definitivamente nell'antieroe moderno per antonomasia, strafottente ma dal cuore grande, che si ferma sempre un attimo prima di compiere un'azione eroica facendo una battuta, sdrammatizzando la situazione, consolidando così la propria identità (anti)eroistica. E poi c'è lui, il giovane e già promettente , confermando un aspetto che si sapeva già da tempo: bisogna complimentarsi coi responsabili dei casting americani per gli interpreti più giovani e acerbi. L'ensemble messo insieme per questa pellicola è la parte che più le permette di viaggiare sui giusti binari - a chiuderlo una Zoe Saldana particolarmente badass e una villain un po' troppo monodimensionale ma affascinante grazie alla sottigliezza di Catherine Keener.

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Tra fantascienza, action e commedia familiare

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The Adam Project: Ryan Reynolds, Zoe Saldana in una scena del film

The Adam Project - strizzando l'occhio fin dal titolo ai vari esperimenti segreti di solito al centro di cospirazioni statunitensi o addirittura mondiali - mostra insomma una storia che si sviluppa su più capitoli - più incontri nel viaggio nel tempo che vanno quasi a scandire un timer ideale che i personaggi hanno per risolvere la situazione - di cui uno centrale che forse andava leggermente asciugato. Il cuore del racconto è la tematica del lutto familiare, che se in Onward ad esempio veniva risolta attraverso la magia, qui è la fantascienza a venire in aiuto al protagonista, con delle scene action che fanno la loro figura anche a livello registico. Confermando come sia anche un coming of age e un film per ragazzi, all'inizio quasi spielbergiano e con vari omaggi e citazioni al suo interno, come quello immancabile alla saga di Ritorno al futuro o ancora a quella di Star Wars. Una sorta di La rivincita dei nerds attraverso i viaggi nel tempo.

Conclusioni

Chiudiamo la nostra recensione di The Adam Project ribadendo come il film mantenga le promesse iniziali, ovvero quello di essere chiaramente un film per famiglie – per grandi e piccoli spettatori - prima ancora che uno sci-fi, che cerca di semplificare qualsiasi discorso di genere per arrivare al cuore del racconto, che tratta la tematica del lutto e della famiglia utilizzando il viaggio nel tempo come pretesto e strumento di risoluzione. Un film con un cast ben scelto e una trama solida nella sua semplicità.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.6/5

Perché ci piace

  • La storia che mescola in modo equilibrato sci-fi, coming of age e commedia familiare
  • Il cast capitanato da Ryan Reynolds oramai perfetto come antieroe moderno e il promettente Walker Scobell
  • Le scene d’azione intervallate da quelle più sentimentali

Cosa non va

  • Il villain è eccessivamente monodimensionale e poco approfondito
  • La parte centrale avrebbe necessitato di un ritmo più coinvolgente