The Acolyte - La seguace, episodio 8: un finale nel segno dei segreti rivelati

The Acolyte si è conclusa con un finale convincente... che però ha confuso gli spettatori dell'ultima ora tra cristalli che sanguinano, Sith che si nascondono e vecchie conoscenze Jedi. Cerchiamo di venirne a capo. Attenzione agli spoiler!

Tutti i protagonisti di Star Wars: The Acolyte

Speriamo davvero che The Acolyte - La seguace prosegua con una seconda stagione: questa prima annata è stata un po' un saliscendi ma si è conclusa con un finale davvero soddisfacente che ha dimostrato le potenzialità di questa serie ambientata nell'Alta Repubblica di Star Wars, un'era che finora è stata confinata a fumetti e romanzi e che forse avrebbe meritato una scrittura e un montaggio migliori. Ma una cosa non possiamo negare all'autrice Leslye Headland: una grande passione per Star Wars, dimostrata da riferimenti importanti alla mitologia che si è sviluppata in anni e anni di progetti multimediali, ora divisi tra il nuovo canone ufficiale e quello vecchio contrassegnato dall'etichetta Legends. E proprio a quel canone appartiene il cameo più importante di questo episodio che andiamo subito a spiegarvi...

Darth Plagueis in The Acolyte

Plagueis
Darth Plagueis, presenza rivelata nella serie

La creatura incappucciata che spia Qimir e Osha dalla penombra della grotta sul pianeta sconosciuto è sicuramente Darth Plagueis il Saggio, Signore dei Sith e Maestro del futuro Darth Sidious, ovvero l'Imperatore Palpatine. È stato proprio quest'ultimo a nominarlo per la prima volta ne La vendetta dei Sith, raccontando al giovane Anakin Skywalker dei suoi esperimenti per creare la vita attraverso la Forza. Si potrebbe dire che il cerchio si chiuda qui e che i rimandi a The Acolyte siano abbastanza evidenti, ma vale la pena spiegare meglio questo personaggio così particolare e perché i fan di Star Wars sono saltati per aria quando è comparso per un attimo nel finale di stagione.

Spade Laser
Un momento del finale di The Acolyte

L'autore James Luceno ha scritto un intero romanzo su Darth Plagueis, raccontando la storia di questo Signore dei Sith e come abbia precettato Sheev Palpatine, trasformandolo a sua volta in un accolito Sith: il romanzo descrive quindi la scalata al potere di Palpatine che, come sappiamo, diventa prima senatore, poi cancelliere e infine imperatore, e si conclude con la morte di Plagueis, assassinato dallo stesso Palpatine mentre si stanno svolgendo i fatti de La minaccia fantasma. Darth Plagueis, un Muun di nome Hego Damask, era a sua volta allievo di un altro Signore dei Sith, Darth Tenebrous: quest'ultimo aveva addestrato sia Plagueis che un altro apprendista di riserva, noto come Darth Venamis, che Plagueis uccide prima del suo stesso Maestro, rispettando la cosiddetta Regola dei Due che egli stesso disprezza. Stabilita dall'antico Darth Bane, la Regola dei Due prevede che esistano solo due Signori dei Sith, un Maestro e un apprendista che, a un certo punto, prende un accolito per sé e uccide il proprio Maestro - se riesce - cominciando un nuovo ciclo.

Sidious
Palpatine in Star Wars

Plagueis, tuttavia, puntava a sradicare la Regola dei Due con l'immortalità che sperava di ottenere studiando i midi-chlorian e la Forza: l'idea era quella di regnare sulla galassia insieme al suo apprendista Sidious, secondo il Grande Piano di Darth Bane che prevedeva di infiltrare la Repubblica, distruggere i Jedi dall'interno e trasformare la galassia democratica in un Impero Sith. Ovviamente l'intera storia è molto più complicata - e avvincente - di così, ma è anche una storia Legends: fino ad oggi Lucasfilm non aveva mai canonicizzato Darth Plagueis al cinema, in TV o nei fumetti. Tuttavia, il Signore dei Sith che intravediamo nel finale di stagione di The Acolyte è senza dubbio un Muun. La serie Disney+ causa qualche incongruenza sull'età del personaggio ma, esattamente com'è accaduto con Thrawn, nulla vieterebbe agli autori di riscrivere in parte la sua storia per come la conosciamo.

Finale
The Acolyte - La seguace, un'immagine del finale

La vera domanda però è un'altra: cosa ci fa Darth Plagueis in quella grotta? Tenendo presente la Regola dei Due, Qimir sta probabilmente cercando un seguace da addestrare per prepararsi a uccidere Plagueis e a sostituirlo come Signore dei Sith, stabilendo così un nuovo ciclo. Come sappiamo, non ci riuscirà, e Plagueis molto probabilmente userà Osha e Mae per affinare il suo controllo sulla Forza. In alternativa, è possibile che Lucasfilm stia già rimaneggiando la storia scritta da James Luceno e che Qimir sia in realtà Darth Venamis, l'altro apprendista di Darth Tenebrous: per quanto i tratti caratteristici come la specie non siano scolpiti nella pietra, Qimir dovrebbe essere un Bith e non un umano, e il fatto che sia un esperto di veleni come il Venamis del romanzo potrebbe essere soltanto un simpatico riferimento trasversale.

I cristalli che sanguinano

Sanguinamento
All'interno di una spada laser

Il momento del finale di stagione in cui Osha sfiora il cristallo nella spada laser di Sol, facendolo diventare rosso insieme alla lama, potrebbe aver confuso molti spettatori dell'ultima ora. Il colore di una spada laser è generalmente dettato dal cristallo kyber al suo interno, un conduttore di energia in grado di interagire anche con la Forza. Se è vero che i Jedi tendenzialmente scelgono il colore delle loro spade laser, per i Sith è un po' diverso: per tradizione, essi devono corrompere un cristallo kyber - preferibilmente preso dalla spada laser di un Jedi ucciso - con il lato oscuro, attingendo a sentimenti di odio e rabbia. È una sorta di rituale, noto come sanguinamento, che ha affrontato anche Darth Vader (nella collana a fumetti omonima) ma che abbiamo visto sul piccolo schermo solo una volta, finora, e in un videogioco per giunta, quando il Jedi caduto Dagan Gera corrompe il suo cristallo kyber in Star Wars Jedi: Survivor sotto gli occhi del protagonista Cal Kestis.

Sanguinamento 2
Duello finale

Si è trattata di una scena molto emozionante perché il sanguinamento dei cristalli kyber è il raro momento in cui un Jedi si abbandona quasi completamente al lato oscuro, compiendo definitivamente il passaggio dal lato chiaro. In The Acolyte: La seguace la scena non si coglie proprio benissimo perché si intravede soltanto che il cristallo kyber, dislocato dall'alloggiamento nella spada laser ammaccata di Sol, sporge e sfiora la mano di Osha che, di conseguenza, lo fa "sanguinare" involontariamente. I cristalli kyber - detti anche cristalli viventi - hanno una storia interessante: i Jedi hanno praticamente mantenuto il controllo assoluto dei pianeti in cui era possibile estrarli, finché l'Impero non se n'è impossessato dopo l'Ordine 66 e li ha usati per alimentare nientepopodimeno che il cannone della Morte Nera. Tra parentesi, esiste anche un processo contrario per purificare un cristallo kyber corrotto e trasformarlo in un cristallo di colore bianco: ora sapete come Ahsoka ha ottenuto le sue peculiari spade laser nel romanzo omonimo di E.K. Johnston.

E alla fine arriva Yoda

Yoda
L'arrivo di Yoda

L'ultimissima scena della prima stagione di The Acolyte promette di portare in scena addirittura Yoda. Possiamo capire la vostra confusione: in realtà, pochi sanno che Yoda era già un Jedi ai tempi dell'Alta Repubblica, anzi era proprio nell'Alto Consiglio dell'Ordine. È infatti molto presente nei fumetti e nei romanzi, nonché nella serie animata per bambini Young Jedi Adventures, ambientata proprio all'epoca dell'Alta Repubblica. Il nostro vecchietto preferito ha già quasi 800 anni in The Acolyte e potrebbe essere un formidabile alleato per Vernestra nella caccia al suo ex apprendista che ha ceduto al lato oscuro. Ma com'è possibile che Yoda non sappia nulla di tutto questo in Episodio I, cento anni dopo? Solo la seconda stagione di The Acolyte potrà rispondere a questa domanda.