Coppie in crisi, che urlano, si lanciano piatti, piangono, si disperano, e, in certe pellicole, corrono: il cinema italiano contemporaneo è pieno di amori borghesi tragici, in cui gli struggimenti si consumano all'interno di salotti dall'arredamento costoso. In Terapia di coppia per amanti, diretto da Alessio Maria Federici, Ambra Angiolini e Pietro Sermonti interpretano sì una coppia con problemi, ma non si tratta della classica dinamica moglie-marito: i loro personaggi, Viviana e Modesto, sono infatti amanti e vanno dall'analista per salvare il loro rapporto clandestino.
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Tratto dall'omonimo romanzo di Diego De Silva, il film ribalta per una volta la prospettiva, mostrando cosa accade agli "altri", che, secondo il regista, che abbiamo incontrato insieme ai suoi protagonisti a Riccione, durante le giornate di cinema di Ciné, non sono dei bugiardi patentati, ma delle persone che amano, esattamente come le coppie ufficiali: "Noi non raccontiamo chi mente, chi tradisce: raccontiamo chi ama e ha avuto la sfortuna di pensare di essere innamorato prima di qualcun altro. È questo il cortocircuito".
Scatenati Ambra Angiolini e Pietro Sermonti, con cui abbiamo intavolato una vera e propria seduta di terapia, impossibile da riportare in forma scritta, ma da godere ascoltandola direttamente dalla bocca degli attori, che si confermano tra i più ironici e brillanti del panorama italiano.
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