Tremate, tremate, le streghe son tornate: nel caso del film di Luca Guadagnino, Suspiria, al cinema in Italia dal primo gennaio, forse bisognerebbe dire ballate, ballate. Il regista di Chiamami col tuo nome ha infatti puntato molto sul corpo, trasformando l'horror di Dario Argento in un film che esplora tutte le sfumature del femminile, dalla giovane (apparentemente) innocente alla madre opprimente e vendicativa.
Presentato in concorso alla 75esima Mostra Internazionale D'Arte Cinematografica di Venezia, Suspiria, dopo aver esordito oltreoceano a fine ottobre, arriva finalmente anche in Italia: per il suo raffinato (non)remake Luca Guadagnino ha voluto di nuovo con sé le sue due muse, ovvero Tilda Swinton, ormai sua amica da anni, e Dakota Johnson, il corpo, usato come una tela, su cui il regista riversa tutto il suo estro.
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Dakota Johnson è Susie, giovane studentessa di danza che sogna di diventare allieva della scuola diretta da madame Blanc, Tilda Swinton, impegnata anche in due altri ruoli in cui vi sfidiamo a riconoscerla. Sensuale e inquietante, il film di Guadagnino è molto diverso dall'originale di Dario Argento (anche temporalmente e geograficamente: qui siamo nella Berlino del 1977). A dircelo è stata la stessa Swinton a Londra, durante il London Film Festival, sul red carpet di Suspiria: "Luca è il mio amico, siamo come due bambini al parco giochi che si divertono. Thomas de Quincey ha scritto Suspiria molto tempo fa e Dario Argento ha diretto un horror incredibile basandosi sul libro. Chi non l'ha visto dovrebbe recuperare immediatamente il film di Dario Argento. Quel film ha segnato Luca e me molto tempo fa: quando lui era un adolescente e io una studentessa. Da allora abbiamo sempre voluto fare un omaggio a quel film: ed eccolo qui. Interpreto un personaggio chiamato madame Blanc, la direttrice della scuola di danza: indossa un incredibile vestito marrone, è quasi come un sudario, mi ha aiutato."
Luca Guadagnino è come un segnale luminoso
Nel film, di cui abbiamo parlato nella nostra Recensione di Suspiria, Mia Goth è invece Sara, un'altra allieva della scuola di ballo, e anche lei è caduta sotto l'incantesimo del regista: "Non ho dovuto nemmeno leggere la sceneggiatura: appena ho saputo che l'avrebbe diretto Luca me l'hanno venduto. Farei di tutto con lui: è un mostro in quello che fa. Non ho mai fatto danza prima, ho dovuto imparare molto, ma amo il fatto di poter imparare nuove cose. È stato un sogno: è stato un film difficile, ma se potessi essere coinvolta per il resto della mia vita in film di questo tipo, con registi come Luca, sarei incredibilmente felice."
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Dakota Johnson condivide l'entusiasmo di Mia Goth: "Il ballo è stato una sfida dal punto di vista fisico, ma se ci ripenso non riesco a ricordare una cosa difficile in particolare, fare un film è difficile ma anche molto divertente. Certo se mi fossi fatta male sarebbe stato fastidioso, succede. Luca è fonte di ispirazione: è estremamente ambizioso, ma anche molto metodico e preciso, è intelligente, per me è un segnale luminoso di speranza quando si tratta di regia. Lo rispetto e lo ammiro: amo lavorare con lui."