Suspiria vs Suspiria: ecco chi vince il duello fra i blu-ray dei film di Argento e Guadagnino

Confronto fra il blu-ray del Suspiria del 1977 e il blu-ray del Suspiria presentato al Festival di Venezia 2018. Video, audio ed extra: ecco chi la spunta.

Eva Axén è la prima vittima del film Suspiria
Eva Axén è la prima vittima del film Suspiria

Il celebre Suspiria firmato da Dario Argento che ha terrorizzato tutti nel lontano 1977, e il nuovo tanto discusso Suspiria di Luca Guadagnino presentato alla Mostra di Venezia nel 2018: il paragone e gli inevitabili confronti fra l'horror di oltre 40 anni fa e la recente rivisitazione del regista di Chiamami col tuo nome, sono stati già oggetto di numerose analisi e discussioni fra gli addetti ai lavori, ma anche nella nostra recensione di Suspiria che nel nostro speciale video di confronto fra i due film.

Ma adesso che il Suspiria di Guadagnino è approdato in homevideo anche in alta definizione con l'edizione blu-ray targata Videa CDE e distribuita da Eagle Pictures, ecco l'occasione per un altro confronto tra i due film, ovvero quello fra le due versioni "casalinghe", visto che c'è stata un recente nuova uscita in blu-ray, sempre Eagle-Videa anche per il Suspiria di Dario Argento, che detto per inciso ha duramente bocciato il remake. Ecco dunque un altro suggestivo duello che spazia dal video, all'audio ai contenuti speciali. E che come vedremo, rivela anche molte sorprese.

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Suspirie

La sorpresa video: meglio il vecchio film di Argento

Jessica Harper in una sequenza inquietante del film Suspiria ( 1977 )
Jessica Harper in una sequenza inquietante del film Suspiria ( 1977 )

Sul fronte video, anche se potrà sembrare strano, a colpire di più è proprio il film più datato, il Suspiria di Dario Argento. Il recente restauro infatti ha portato a nuovo splendore il video e la nuova edizione sotto questo aspetto è davvero sorprendente. Il quadro infatti non solo è compatto e mette in risalto una notevole quantità di dettagli, ma esalta la fondamentale componente cromatica del film, che ha un'importanza fondamentale nella vicenda grazie all'eccellente lavoro del direttore della fotografia Luciano Tovoli e dello stesso Dario Argento. La saturazione dei colori, sempre vivaci e brillanti, è davvero pregevole su ogni sfumatura, ma è da apprezzare anche la sensazione di profondità, oltre come detto al dettaglio davvero di tutto riguardo, a parte qualche fisiologico calo in qualche frangente.

Tilda Swinton in Suspiria (2018) una immagine dal trailer
Tilda Swinton in Suspiria (2018) una immagine dal trailer

Colpisce meno invece il video del Suspiria di Luca Guadagnino, anche per precise scelte fotografiche. Il girato su pellicola, infatti, offre un quadro molto morbido, con un croma scialbo e poco urlato, e con neri poco profondi. IL dettaglio è soft, soprattutto nelle scene più scure il quadro risulta piatto, inoltre l'encoding ha fatto un po' di fatica con un film della durata di due ore e mezza (alle quali vanno aggiunti gli extra), con una certa granulosità e una compressione che a tratti fa capolino. Sia chiaro, il riversamento è di buonissimo livello e sconta soprattutto il look del film, ma di certo finisce per colpire meno l'occhio rispetto al film di Argento.

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Suspiria (2018) una scena del remake
Suspiria (2018) una scena del remake

L'audio: la netta vittoria del film di Guadagnino

Suspiria 2018
Suspiria

La situazione si ribalta sul fronte audio. Qui il blu-ray del Suspiria più recente vince a mani basse, grazie alle due tracce DTS-HD Master Audio 7.1 (in italiano e in inglese) di fortissimo impatto, anche emotivo. La qualità è davvero eccellente, con dinamica elevata, grande precisione nella separazione dei canali e notevole attività dell'asse posteriore. Dall'inizio con la pioggia battente, ai momenti di maggior tensione durante i balli, con colpi e rottura di ossa, dai particolari più macabri del Sabba, fino alla colonna sonora, i diffusori lavorano con intensità e anche il sub offre decise bordate di bassi.

Il blu-ray del Suspiria più datato, invece, offre sia in italiano che in inglese le tracce 2.0 dual mono e quelle in DTS-HD Master Audio 5.1. Netto il divario fra le due lingue: in italiano la scena sonora risulta piuttosto chiusa, con dialoghi secchi e limitati in frequenza e un'ambienza chiaramente limitata in profondità. In ogni caso un ascolto più che sufficiente. Quella inglese presenta una dinamica superiore, i dialoghi più corposi, una colonna sonora più calda e avvolgente, nonché effetti di ambienza più incisivi, anche se il sub resta sempre timido.

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Flavio Bucci con Alida Valli, e sullo sfondo - Miguel Bosè Jessica Harper e Stefania Casini in una scena di Suspiria ( 1977 )
Flavio Bucci con Alida Valli, e sullo sfondo - Miguel Bosè Jessica Harper e Stefania Casini in una scena di Suspiria ( 1977 )

Gli extra: la spunta il Suspiria più recente

Suspiria 11
Suspiria: una sequenza del remake

Per quanto riguarda gli extra, vince ancora il Suspiria di Guadagnino. Troviamo infatti le interviste allo stesso regista e a Tilda Swinton (11′), a Dakota Johnson (11′), e al compositore Tom Yorke (11′). Troviamo poi alcune featurette: Le trasformazioni (4') sul make-up delle scene più cruente fra fratture di ossa e budella, Il look (4') sulle ambientazioni e le scenografie, una galleria fotografica (5′) e il trailer. Per quanto riguarda il Suspiria di Dario Argento, troviamo I colori sul volto di Jessica Harper (8'), con Luciano Tovoli che racconta tutti i segreti della sequenza del taxi con i vari trucchi della fotografia. A seguire una photogallery (1' e mezzo) con i fotogrammi inediti dell'ultimo restauro. Non c'è traccia invece di una videointervista annunciata in fascetta.