Lo sapevamo ma ora è ufficiale: Super Mario Bros. Il Film è un trionfo commerciale su tutta la linea. Costato 100 milioni di dollari (escluse spese di marketing), l'adattamento cinematografico Illumination Entertaiment dell'amata icona videoludica Nintendo ha incassato al momento 716 milioni di dollari in tutto il mondo, cifra raggiunta in appena due settimane di programmazione. Il miliardo è un traguardo raggiungibile e superabile nonostante l'incognita della percentuale dell'inevitabile calo al box-office di questo fine settimana, e questo apre ovviamente la strada a un'espansione attiva del franchise sul grande schermo, sicuramente con un sequel che potrebbe anche vedere Wario doppiato da Pedro Pascal e chissà quali altre idee di sfruttamento. Al netto della diffusa critica all'aspetto narrativo della trasposizione, considerato dalla stampa più o meno superficiale e poco elaborato, il film rispetta infatti la policy produttiva dello studio di Cattivissimo Me e Pets, rivelandosi un ottimo titolo per famiglie con target infantile ma capace di strizzare l'occhio ad adulti e appassionati della prima ora con una valanga inarrestabile di fan service ed easter egg.
Questa è in sintesi la base del suo successo (senza dimenticare ovviamente un incredibile comparto animato colorato ed efficace), ma è soprattutto con il servizio ai fan che Nintendo e Illumination si sono divertiti a riempire intere scene del lungometraggio tra riferimenti espliciti, impliciti o nascosti. Noi abbiamo provato a individuarli tutti, dai più scontati e adocchiabili a quelli invece più ostici e sottili. Escludendo quelli palesi ed evidenti come power up o location - riarrangiamenti diretti di musiche compresi - ve li riportiamo nel racconto poco più in basso, chiedendo anche a voi di partecipare alla sfida e segnalare eventuali mancanze o curiosità. In fondo anche questo è (video)giocare, non trovate?
Il commercial
Dovendo necessariamente creare un incipit slegato dal Regno dei Funghi, sceneggiatori e registi hanno deciso di inserire nel mondo "reale" di Mario e Luigi tante citazioni alle glorie Nintendo. Possiamo partire con il commercial della società idraulica dei protagonisti, che ne nasconde già diversi. Innanzitutto il logo che vediamo sul furgone è lo stesso di New Super Mario Bros. Wii del 2009, considerato il migliore a scopo "lavorativo", evidentemente. C'è poi la donna nello spot che chiama i nostri eroi per combattere una brutta perdita da lavandino. La ragazza in questione è doppiata in originale da Jeannie Elias, già voce della Principessa Peach Toadstool nella mitica serie animata Super Mario Bros. Super Show del 1989.
A fine commercial vediamo poi Mario e Luigi stagliarsi come supereroi sulla città, con tanto di cappe gialle legate al collo a simulare dei mantelli. Proprio quelle cappe gialle richiamano direttamente i mantelli dello stesso colore che i due indossavano nel primo e leggendario Super Mario World del 1990 e che nel gameplay gli permettevano anche di volare.
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La pizzeria
Usciamo poi dallo spot ed entriamo nella Pizzeria Punch Out, che è un chiaro easter egg riferito al famoso franchise sportivo Nintendo sul mondo del pugilato. All'interno del locale compaiono anche degli scatti incorniciati che immortalano diversi protagonisti del videogioco, pure se in un angolo compare un trofeo di legno a forma di anatra, per la precisione quella del memorabile Duck Hunt del 1984 (che dà anche il nome a un ristorante in una scena successiva), anche questo parte del listino Nintendo. Al telegiornale, intanto, i titoli in sovrimpressione annunciano la rielezione della sindaca Pauline, nient'altro che la prima "donzella in pericolo" salvata da Mario agli esordi della sua carriera e tornata proprio in vesti politiche in Super Mario Odyssey a governare la città di New Donk City, la stessa dove è poi ambientato il film su modello di New York City. La vediamo poi direttamente su schermo in una scena successiva.
In pizzeria Mario e Luigi stanno dibattendo con l'ex-datore di lavoro Spike, a capo della ditta di carpenteria Wrecking Crew, titolo di un videogioco della serie Mario per NES del 1985, dove per altro compariva proprio un certo Spike come boss della compagnia (e con gli stessi assurdi occhialini da sole). Sempre nella pizzeria c'è un uomo, Giuseppe, che sta giocando a un videogioco cabinato arcade intitolato Jumpman. A prestare la sua inconfondibile voce a Giuseppe è nientemeno che Charles Martinet, inossidabile doppiatore ufficiale di Super Mario dal 1992 ad oggi, mentre Jumpman era il nome con cui era conosciuto proprio agli inizi Mario in Donkey Kong del 1981. Ancora nel locale, quando squilla lo smartphone a Luigi (con l'icona di chiamata che cita un classic Mii) è possibile ascoltare come suoneria del dispositivo l'inconfondibile opening theme del Nintendo Gamecube, una delle straordinarie console della società giapponese.
In città
Dopodiché Mario e Luigi schizzano fuori dalla Pizzeria per rispondere a una chiamata d'intervento, salgono sul furgono ma questo non parte. Possiamo però soffermarci sull'agenzia di viaggia Sunshine Travel, dove Sunshine è scritto in modo identico al logo di Super Mario Sunshine del 2002, dove guarda caso Mario e compagnia volavano in vacanza sull'Isola Delfino, lo stesso animale che compare anche nell'insegna dell'agenzia. Scesi dal veicolo, i due percorrono un tragitto irto di ostacoli che mostra e mima in modo esplicito e in visuale 2-D il livello 1 di Super Mario Bros. con tanto di salto finale sulla bandierina, discesa trionfale e castello alle spalle (anche se è un catena di fastfood conosciuta come Castle Burger). E proprio all'angolo della strada, appena usciti dalla Punch Out, si nota anche la sagoma di Mr. Game and Watch su di un furgone lì parcheggiato. Giunti a casa della coppia che li aveva chiamati notiamo poi una statua di vetro dedicata a Pikmin, alcune vetrata con un tema simile a quello di un livello di Super Mario Bros. 3 e una rivista chiamata Galaxy con un pianeta in copertina, chiaro riferimento a Super Mario Galaxy.
Tornati a casa loro (zeppa di riferimenti: trofie di Mario Kart, appendiabiti a forma di fungo, piccoli soprammobili di pecore col sombrero prese ancora da Odyssey), i due idraulici cenano con la propria famiglia (il loro cognome è proprio Mario, per chi non lo sapesse), e a doppiare sia in versione originale che in italiano Papà Mario troviamo ancora una volta il solo e unico Martinet. In camera da letto, Mario gioca poi a Kid Icarus al NES e i poster alle sue spalle mostrano videogiochi classic sport Nintendo sempre per NES ma anche gli originali F-Zero e Ice Climber. Ci anche un modellino dell'R-Wing di Star-Fox e una racchetta da tennis presa direttamente da Mario Tennis. Quando sfondano poi il muro delle fogne in città (tra l'altro citato come livello 1-2, esattamente come le prime fogne in Super Mario Bros), il buco che creano ha la caratteristica forma della testa di Mario in 8-bit.
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Il regno dei funghi
Una volta catapultati nel fantastico, partiamo subito con le spille sullo zaino di quello che dovrebbe essere Captain Toad. I tre memorabilia mostrano il castello di Peach, la piramide invertita nel deserto e un tirannosaurus-rex, tutti livelli stra-noti di Odyssey, che resta il titolo più citato della saga perché capitolo più conosciuto dalle nuove generazioni. Toad Town, ai piedi del Castello, dovrebbe essere modellata su architettura mista tra la Toad Town di Paper Mario e le colline alte e tondeggianti viste in molti giochi della serie. La frutta venduta agli angoli delle strade è quella di Sunshine, il Candy Shop richiama ancora una volta il negozio di Odyssey e il negozio d'antiquariato ha un cartello con scritto "open" che cita direttamente nel font il logo titolo di Super Mario Bros, per non parlare delle monete drago di Super Mario World o dei bauli del tesoro di Super Mario Bros. 3 in vendita nello shop.
Ci sono poi ovunque dei Toad Carpentieri presi da Super Mario Maker e la mappa del Regno dei Funghi ha lo stile di quella di Super Mario World. Una volta al castello, le guardie toad dicono a Mario che "la principessa è in un altro castello", che è un quote dell'iconica frase alla fine dei livelli di Super Mario Bros, mentre l'interno è uguale al castello di Odyssey fatto salvo per la vetrata con la figura di Peach che richiama invece quella di Super Mario 64.
Il viaggio
Lo ripetiamo: non parleremo della presenza di power up come fiori di fuoco, funghi, foglie o cappelli volanti, di ambientazioni come deserto rosso, ponte dei pesci smack o l'isola degli Yoshi. Sono visibili e palesati appositamente per essere riconoscibili nell'immediato, e siamo certi che li avrete notati tutti. Inoltre allungheremmo il discorso inutilmente anziché riempirlo delle vere chicche, come ad esempio il fatto che senza cappello Mario diventa emotivamente vulnerabile nell'impossibilità di renderlo fisicamente tale a causa di un'imposizione fisiologica della narrazione. Possiamo citare il pianoforte di bowser marcato Ludwing von Troopah, che oltre a giocare con Beethoven si riferisce anche al nome di uno dei sette "figli" - ormai non più canonici - di Bowser, il più anziano e più intelligente di tutti.
Vediamo anche Kamek vestito da Peach per le prove del matrimonio del suo padrone, e il riferimento è in realtà diretto a una scena di New Super Mario Bros. Wii, dove compare appunto travestito dalla principessa del Regno dei Funghi e in gabbia. Della corsa sulla pista arcobaleno il dettaglio forse più mancabile tra tutti gli oggetti che vengono usati e le citazioni ai vari kart è sicuramente quello relativo alle derapate. Mario Kart è infatti interamente strutturato su questa tattica di corsa, e anche nel film vediamo Mario derapare e tenere la derapata fino a trasformare le scintille delle gomme da blu a rosa, esattamente come accade nel videogioco, così da avere più accelerazione in uscita e superare gli avversari. Oltre a vedere Bowser con l'abito bianco di Odyssey e Peach con il mazzo di fiori piranha in mano, al loro matrimonio obbligato vediamo tra gli ospiti i mitici King Boo e Re Bob-omba, probabilmente come rappresentati dei vari regni da loro governati.
Una volta tornati nel mondo reale nella battaglia finale, vediamo ancora nuove e missabili easter egg. La prima è quella riferita al videogioco Balloon Fight per NES e sempre targato Nintendo, che viene citato con la gigantografia della mascotte di un car wash. E per concludere c'è poi un negozio chiamato Disk Nun la cui mascotte nell'insegna ricorda quella del Famicon. Se non sono tutte, poco ci manca, ma non abbiamo saputo fare di meglio senza spulciare in rete e riguardando il film appena un paio di volte. Se avete da aggiungere, questo è il momento per farlo. Tocca a voi. Let's a go!