Ellen Ripley, Sarah Connor, La Sposa, Furiosa: protagoniste femminili toste popolano da più di 30 anni il cinema d'azione, ma, se ci pensiamo bene, per giustificare il loro essere "badass" hanno dovuto quasi tutte rinunciare alla propria sensualità, vestendosi con canotte di cotone grezzo, rasandosi la testa e rinunciando totalmente al trucco (che poi siano comunque bellissime è un altro discorso, merito di interpreti come la Charlize Theron di Mad Max: Fury Road, splendida anche pelata e con un braccio meccanico): purtroppo spesso eroina femminile equivale a maschiaccio o, se è sexy, a co-protagonista da salvare dall'eroe di turno.
Le polemiche sul reboot al femminile di Ghostbusters - Acchiappafantasmi hanno confermato questa tendenza, con una parte di pubblico (maschile) diviso tra chi non riteneva credibili delle donne nei panni di eroi e chi ha giudicato le interpreti scelte come troppo poco attraenti. Per fortuna qualcosa sta cambiando a Hollywood e oggi i ruoli femminili non solo hanno molte più sfaccettature, ma sempre più spesso si vedono eroine che incarnano più caratteristiche, proprio come le donne reali: ultimo esempio sono Harley Quinn e Enchantress, cattivissime protagoniste di Suicide Squad, interpretate rispettivamente da Margot Robbie e Cara Delevingne.
Leggi anche: Margot Robbie, da Scorsese a Suicide Squad: l'ascesa di una giovane diva
Ex psichiatra innamoratasi del Joker (Jared Leto) e passata per amore al lato oscuro una, archeologa posseduta da una strega l'altra, Harley Quinn ed Enchantress sono cattive, sono toste ma non per questo non sono femminili: indossano tacchi, si mettono il rossetto, amano vestiti e accessori e lanciano incantesimi muovendosi in una danza sensuale. È una nuova era: le donne al cinema non devono per forza essere belle e indifese, sante o peccatrici, intelligenti ma poco attraenti, finalmente possono essere tutto quello che vogliono, diventando finalmente personaggi a tutto tondo, veri e credibili.
Ne abbiamo parlato proprio con le due attrici di Suicide Squad, orgogliose dei propri ruoli: "Interpretare un personaggio femminile forte non vuol dire trasformarsi in un uomo" ci ha detto Margot Robbie, continuando: "Nella realtà ho moltissime amiche che sono l'essenza della femminilità e allo stesso tempo sono delle persone forti. Affrontano la vita con determinazione ma non per questo rinunciano ai tacchi". D'accordo Cara Delevingne, che, quando le ricordiamo la frase del film "normale è solo un programma dell'asciugatrice", pronunciata da Harley Quinn, dice con convinzione: "Normale è solo una parola stupida! Odio quella parola. Le persone che credono di essere normali in realtà sono quelle più strane".
Leggi anche: La recensione di Suicide Squad: belli, sporchi, e cattivi. Anzi, nemmeno troppo.