Stranger Things 5, a un passo dalla fine. I fratelli Duffer: “L'eredità della serie? Nostalgia e sincerità”

Con il finale di Stranger Things che si avvicina, abbiamo incontrato i fratelli Duffer e ci siamo fatti raccontare la stagione finale di una serie di cui tutti sentiremo la mancanza.

I Duffer con il cast di Stranger Things a Lucca Comics

Stranger Things 5 è ormai alle porte, così come lo è la fine di un viaggio: la quinta stagione della serie Netflix è infatti l'ultima per la creatura di Matt e Ross Duffer e sarà in piattaforma in tre blocchi, con un primo volume previsto per il 27 novembre, un secondo per il 26 dicembre e il gran finale del 1 gennaio. Ma con questi appuntamenti ormai imminenti, poter incontrare i fratelli Duffer in occasione della loro partecipazione a Lucca Comics & Games è stata l'occasione per fare il punto, guardando al cammino della serie, oltre che a lanciare una suggestione per il futuro per quella che potrà essere l'eredità di Stranger Things. Il tutto partendo da un doveroso ringraziamento, per averci riportato agli anni '80 e aver dato il via ad altri film e serie che hanno omaggiato, con nostalgia, quel periodo.

La sfida di Stranger Things 5

Stranger Things Riprese 5 2
Alcuni membri del cast della serie Netflix

Nella nostra chiacchierata siamo partiti da quello che la serie è stata e ha rappresentato, per noi come per loro: qual è stata la sfida più grande? Definire il tono generale o i personaggi? O forse aggiungere nuovi volti di stagione in stagione? O forse proprio il finale che stiamo per guardare? "Anno dopo anno" ci ha detto Ross Duffer, "abbiamo aggiunto un po' di personaggi, la mitologia si è ampliata ed è diventata più complessa, e nell'andare verso la stagione finale abbiamo voluto tirare le fila da tutti i punti di vista, anche per dare al pubblico le risposte che si aspettava." La doverose risposte, che tante serie trascurano ma che i Duffer non hanno voluto lasciare da parte, "anche perché avremmo voluto dire qualcosa di più già in precedenza, ma non c'era abbastanza spazio per tutto e abbiamo rimandato alcuni dettagli. Ma ora che andiamo verso la fine, non c'è più tempo da perdere. Ed è stata una delle sfide della stagione finale."

Le sensazioni prima del finale

Stranger Things Protagonisti
I quattro protagonisti di Stranger Things 5

E come si sentono ora che il mondo di chiudere con Stranger Things si avvicina? "Direi che ancora non ci crediamo" ci ha detto Matt Duffer, "è stato molto emozionante quando abbiamo finito la produzione nell'ultimo giorno di riprese. È stata l'ultima volta in cui abbiamo filmato quei personaggi e quegli attori in quei ruoli ed ha avuto il sapore di un addio. È stato un giorno difficile, ma Ross e io ci siamo immersi subito nella post produzione e siamo stati impegnatissimi a chiudere la serie, così siamo riusciti a non pensarci, ma ora che ci avviciniamo alla fine sta iniziando a fare effetto e ci vorrà un po' per metabolizzarlo." Ma c'è una parola che definisce la sensazione che provano: "userei il termine agrodolce, perché siamo eccitati all'idea di poter raccontare storie diverse, ma tristi perché ci lasciamo alle spalle questo mondo e questi personaggi."

Stranger Things 5 e la fine di un viaggio epico: la nostra intervista ai protagonisti Stranger Things 5 e la fine di un viaggio epico: la nostra intervista ai protagonisti

Cosa rappresenta la serie Netflix?

Un addio difficile, anche perché parliamo di una serie che ha rappresentato tanto sia per loro che per il pubblico. Ma se dovessero scegliere una scena, un momento, che definisca cos'è Stranger Things, quale sceglierebbero? "Se guardo indietro alla stagione 1, al primo episodio" ci ha detto Ross Duffer, "la scena dei ragazzi nel seminterrato per me definire cosa sia la serie ed è sempre stata quella l'intenzione, spiegare chi sono questi personaggi e il tono della serie. Se ti piace quella scena, continui a guardare. C'è tutto il cuore di Stranger Things lì."

"È come chiedermi di scegliere tra i miei figli" ci ha invece detto Matt Duffer, "e quello che mi colpisce di più dipende da anno in anno. La Stella Polare, soprattutto nel lavorare al finale, è stato il climax di Caro Billy, perché rappresenta quello che abbiamo sempre voluto fare con la serie, perché c'è spettacolo e orrore, misto al lavoro sui personaggi e la loro crescita."

Che eredità per Stranger Things?

Stranger Things: una foto della seconda stagione
Stranger Things: una foto della seconda stagione

Invece, guardando avanti, ci viene da chiedere che eredità vorrebbero che Stranger Things lasciasse, sia in termini di approccio al racconto che al genere fantastico. "Tanto del focus della serie è sulla nostalgia. Ma non si tratta tanto della nostalgia per i film in quanto tali, ma di uno stile di racconto con cui siamo cresciuti. C'era una certa sincerità nei film degli anni '80 e un certo ottimismo, per esempio nei film di Spielberg ma anche nelle storie di Stephen King e tanti altri del periodo, in particolar modo in televisione. Questo in qualche modo è passato in disuso, si è imposto l'antieroe e intorno al 2015 quando abbiamo iniziato Stranger Things prevaleva il pessimismo nello storytelling. Amiamo quelle storie, ma ci piace anche guardare il tipo di storie che amavamo guardare crescendo, quindi speriamo che ne potremo vedere tante altre in futuro." E con l'insegnamento di Stranger Things e la passione con cui il pubblico l'ha accolta, siamo sicuri che sarà così.