Station 19 stagione 5, la recensione: conseguenze post-operatorie

La nostra recensione della quinta stagione di Station 19, dal 5 gennaio su Star di Disney+, in cui la squadra dovrà affrontare una perdita importante che avrà ripercussioni su tutti i personaggi.

Station 19 5 Jaina Lee Ortiz Josh Randall
Station 19: una scena della stagione 5

Si porta ben cinque anni alle spalle oramai Station 19, l'ultimo spin-off di Grey's Anatomy, inclusa una Covid-season, ed è quindi con un certo trasporto che scriviamo questa recensione della quinta stagione di Station 19, dal 5 gennaio su Star di Disney+ con appuntamento settimanale. Una stagione che deve fare i conti con un'importante uscita dal cast ma cerca di inserirla nell'evoluzione (più o meno) naturale dei personaggi per mostrare il post pandemia.

Dopo la pandemia

Sia Grey's Anatomy che Station 19, come da disclaimer che appare alla fine di ogni episodio, in questa stagione ci vogliono raccontare un mondo ideale post pandemia (dato che tecnicamente nella realtà la stiamo ancora vivendo) in cui il virus è superato ma ovviamente ci sono gli strascichi e le conseguenze di ciò che è stato. Station 19, paradossalmente, rispetto alla serie madre era riuscito a offrire una stagione più coesa e coerente per lo sviluppo degli archi narrativi dei personaggi, in cui inserire la "questione Covid". Ora che è passato del tempo ritroviamo i pompieri protagonisti per la prima volta davvero divisi dopo gli eventi dello scorso finale di stagione. Andy (Jaina Lee Ortiz) lavora alla caserma 23, in cui c'è un'ambiente estremamente sessista con cui deve fare i conti ogni giorno e le manca la propria squadra, per fortuna c'è Theo Ruiz (Carlos Miranda) che cerca di tirarla su.

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La situazione di Andy verrà acuita quando arriverà la matricola Deja Duval (Natasha Ward), unica altra vigile del fuoco donna lì presente che verrà subito presa di mira dai colleghi. Intanto Maya (Danielle Savre) è felicemente sposata con Carina (la nostra Stefania Spampinato, ora regular nello spin-off) ma sul lavoro è stata declassata alla caserma 19, ora capitanata da Sean Beckett (Josh Randall), duro e poco affabile ma il cui rapporto con gli altri personaggi rivelerà più di qualche sorpresa.

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Dopo il lutto

Station 19 5 Scena
Station 19: una scena della quinta stagione

Intanto alla caserma 19 devono fare i conti con la mossa di Robert (Boris Kodjoe) per rifare carriera e quindi il suo allontanamento non solo dai compagni di squadra ma anche da Andy. Inoltre dovranno affrontare un grosso abbandono del cast, voluto dall'interprete, che lascerà un grande vuoto all'interno della squadra e con cui ognuno dovrà fare i conti, mostrando una propria elaborazione del lutto, per cui tornerà la terapista specializzata interpretata da Tracie Thoms. Dean (Okieriete Onaodowan) ha molta carne al fuoco soprattutto lavorativa con la causa in corso contro il dipartimento di polizia di Seattle e con il progetto della Crisis One, l'unità che vuole offrire sostegno psicologico alle vittime prima che venga coinvolta la polizia e la situazione precipiti velocemente, come già dimostrato lo scorso anno. Uno stratagemma per far tornare in auge anche l'Aid Car - ovvero la "sala operatoria portatile" per così dire, il progetto di Ben (Jason George), che rimane il collante più grosso con la serie madre grazie al suo matrimonio con Miranda (Chandra Wilson).

Station 19 5 Chandra Wilson Jason George
Station 19: Chandra Wilson e Jason George nella quinta stagione

Loro due insieme a Maya e Carina confermano che senza l'elemento crossover Station 19 perderebbe metà (se non più) del proprio valore narrativo, anche perché molti personaggi sono scritti e caratterizzati rifacendosi proprio ad alcune dinamiche di Grey's Anatomy. Le due coppie dovranno affrontare parecchi drammi post-operatori in questa stagione e saranno ancora più importanti l'uno per l'altra. Questi crossover sono il motivo principale che ci fa un po' storcere il naso sulla programmazione italiana che non tiene conto di questo importante andare di pari passo dei due show, con Station 19 che andrebbe visto settimanalmente prima di Grey's Anatomy. Ma grazie al fatto che gli episodi una volta andati in onda non scadono ma rimangono sulla piattaforma Star di Disney+, ora che arriva anche lo spin-off è possibile usare questo stratagemma per seguire correttamente la programmazione.

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Dopo la separazione

Station 19 5 Danielle Savre Stefania Spampinato
Station 19: Danielle Savre e Stefania Spampinato nella quinta stagione

Dopo essersi concentrata sul razzismo e sul Black Lives Matter nella scorsa stagione, ricollegandosi sempre ai fatti di cronaca e all'attualità, questo quinto ciclo di episodi, come abbiamo visto dalle premesse, riporta in auge nello show il discorso femminista su un luogo di lavoro prettamente maschile come quello dei vigili del fuoco. Non solo: riconferma l'importanza della terapia in un lavoro estremamente pericoloso e che affronta ogni giorno la morte come quello dei pompieri, sottolineando come idealmente i vari reparti (come la polizia) dovrebbero collaborare insieme per la migliore riuscita, non dimenticandosi e non sottovalutando l'aspetto psicologico tanto per le vittime quanto per i soccorritori. Torna anche la tematica LGBTQIA+ grazie al personaggio di Travis (Jay Hayden) che, dopo la storia con Emmett (Lachlan Buchanan), dovrà affrontare le conseguenze della rivelazione che il proprio padre - che non l'hai mai sostenuto nel proprio matrimonio con Michael - è in realtà gay e inizia una relazione seria con un altro uomo. A proposito di relazioni, mentre Vic (Barrett Doss) sta vivendo la nuova storia con Ruiz con una ritrovata speranza per il futuro, ancora ignara dell'amore di Dean per la migliore amica, mentre Jack (Grey Damon) ora che ha fatto pulizia sulla propria vita sentimentale vorrebbe concentrarsi maggiormente su quella lavorativa e spinge il migliore amico Dean per essere più coinvolto nel progetto Crisis One. Tra Andy e Sullivan è invece guerra aperta e saranno proprio i rapporti umani la chiave per superare il difficile periodo che dovranno affrontare i protagonisti.

Conclusioni

Concludiamo la nostra recensione della quinta stagione di Station 19 felici che lo spin-off, pur non vivendo ancora di vita propria, riesca in questo ciclo di episodi a raccontare sia il post pandemia sia il post mortem di uno dei personaggi principali in modo abbastanza fluido per le storyline dei vari protagonisti, riportando in auge alcune tematiche con cui era partito il serial al suo debutto e giocando tutto sulle relazioni umane, più che professionali, come strumento per superare le avversità.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.7/5

Perché ci piace

  • Riuscire a raccontare il post pandemia e la morte di uno dei protagonisti principali in modo coerente.
  • Riportare in auge la tematica sessista e quella LGBTQIA+.

Cosa non va

  • Non tutte le storyline dei personaggi, dato il brusco addio, sono perfettamente fluide.
  • Lo spin-off non riesce ancora a vivere di vita propria e ci chiediamo in un’ipotetica fine di Grey’s Anatomy se potrebbe sopravvivere senza i continui crossover.