Il 2 giugno 2023 uscirà nelle sale americane Spider-Man: Across the Spider-Verse, sequel del film d'animazione di successo del 2018 che ha vinto l'Oscar. E per parlare di questo film molto atteso la Sony Pictures Animation ha sfruttato la vetrina prestigiosa del Festival di Annecy, uno dei principali eventi mondiali dedicati all'animazione. All'interno della Grande Salle, location privilegiata per le grandi anteprime (Illumination, Disney/Pixar, eccetera), i tre registi del sequel - Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K. Thompson - hanno condiviso clip (tutte in varie fasi di produzione) e materiale test, promettendo qualcosa di concettualmente e visivamente folle: "Se nel primo film erano gli altri a visitare il mondo di Miles Morales, adesso è lui che va nelle altre dimensioni, ciascuna con il suo stile specifico a livello estetico." Per l'esattezza, in questa sede sono previsti sei universi paralleli, e sommando entrambi i sequel (il terzo capitolo, Beyond the Spider-Verse, uscirà nel marzo del 2024) ci saranno ben 240 personaggi diversi.
Padre e figlia
Dopo un videomessaggio dei produttori e sceneggiatori Phil Lord e Chris Miller, impegnati con la lavorazione dei due film, e la proiezione del teaser, si è entrati nel vivo di Spider-Man: Across the Spider-Verse con la sequenza d'apertura della pellicola, incentrata su Gwen Stacy. Lei ha un rapporto complicato con il padre, il poliziotto George Stacy, il quale è convinto che Spider-Woman (ossia Gwen) abbia ucciso Peter Parker. Il film inizia con lei che cerca di sconfiggere l'Avvoltoio, ritrovandosi coinvolta nuovamente in un pasticcio multiversale con due nuovi alleati: Miguel O' Hara, alias Spider-Man 2099 (visto nel post-credits di Spider-Man: Un Nuovo Universo), e Jessica Drew, un'altra Spider-Woman (che rimane in azione pur essendo incinta di cinque mesi). I registi hanno anche confermato il cast originale per questi ruoli: Hailee Steinfeld e Oscar Isaac tornano a prestare le voci a Gwen e Miguel, mentre George e Jessica sono rispettivamente Shea Whigham e Issa Rae.
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Commentando l'approccio visivo del film, i registi hanno spiegato che per ciascuna variante di Spider-Man (o Spider-Woman) si sono rifatti ai fumetti originali: in particolare, l'universo di Gwen riprende lo stile delle sue prime apparizioni, dove il tratto e i colori riflettevano i diversi umori della protagonista, effetto che sullo schermo si manifesterà con un nuovo software in grado di simulare l'uso degli acquerelli (i tre cineasti hanno tenuto a sottolineare l'impegno dello staff della Sony Imageworks, che continua a sperimentare con nuove tecnologie per arricchire l'apparato formale dei due sequel). Per Miguel, invece, la troupe si è potuta avvalere della consulenza di Rick Leonardi, storico disegnatore della prima testata del personaggio, pubblicata tra il 1992 e il 1996. Pertanto, alcuni effetti legati alle sfumature cromatiche del costume quando il supereroe del 2099 si sta muovendo saranno direttamente farina del sacco di uno dei suoi creatori.
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L'importanza di essere Miles Morales
"Non abbiamo dimenticato che il motivo per cui tutti amano il primo film è che innanzitutto è la storia di Miles", ha spiegato Kemp Powers introducendo la seconda clip estesa, dove il giovane protagonista arriva in ritardo a una conversazione con i genitori e la preside del liceo per parlare del suo futuro. Una sequenza che riprende in maniera efficace la filosofia di Stan Lee sui supereroi con superproblemi, e che ha portato al vero grande annuncio della presentazione: l'identità del villain principale del film. "Miles era in ritardo perché stava affrontando un nuovo cattivo, che appare per la prima volta sullo schermo. Volete sapere chi è?", hanno chiesto i registi. Ebbene, si tratta di Spot (Macchia in italiano), uno degli antagonisti meno noti nella storia fumettistica di Spider-Man, al di fuori della cerchia dei lettori fedelissimi. È stato scelto per via dei suoi poteri: il suo corpo è ricoperto di chiazze nere che lui può usare per aprire portali interdimensionali. Avrà la voce di Jason Schwartzman, e anche nel suo caso il fattore estetico è importante: il suo aspetto cambierà nel corso del film, passando da una sorta di disegno incompleto a qualcosa di più inquietante, man mano che impara a controllare le sue abilità. E con questo si è concluso l'incontro, con maggiori dettagli previsti nei prossimi mesi, prima che il film arrivi nelle sale la prossima estate.
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