È interessante la scelta fatta da Marco Bocci e Laura Chiatti: sposati da un decennio non hanno mai voluto lavorare insieme. Almeno fino a Se fossi te, la miniserie natalizia Rai in onda il 28 e 29 dicembre. Come mai questo progetto? Forse perché significava una doppia sfida, dato che la storia prevedeva lo scambio dei corpi tra i loro due personaggi, e quindi dover interpretare anche la parte del consorte.
Per Bocci è arrivato al momento giusto, come ci racconta al junket organizzato in Rai: Ci siamo guardati, ci ha fatto sorridere, ci ha stuzzicato, e senza pensarci troppo abbiamo detto sì". Chiatti invece ha fatto un'eccezione alla regola: "Ho sempre preferito mantenere la sfera professionale separata da quella personale, una scelta legata al desiderio di preservare quell'alone di mistero fondamentale per una storia duratura. Da lì è nata la magia.
Se fossi te: intervista a Marco Bocci e Laura Chiatti
La miniserie Rai parte da uno dei meccanismi narrativi più affascinanti del cinema e della serialità: lo scambio di corpi. Massimo Mancuso e Valentina Sangiorgi sono un operaio e la figlia del proprietario di una ditta dolciaria, che sotto le feste lavora il triplo. Entrambe le loro famiglie sono in crisi, così come l'azienda. In un momento tanto delicato i due si svegliano nei panni dell'altro dopo aver espresso un desiderio, pensando di risolvere i rispettivi problemi.
Ci racconta Laura Chiatti: "Il tema dello scambio di corpi ci ha subito affascinati perché ci ha portato verso un concetto molto pirandelliano: l'identità è sempre instabile e mutevole. Catapultarsi l'uno nel corpo dell'altro era una sfida troppo interessante per non coglierla".
Ed è proprio l'identità, più che l'elemento fantastico, il vero cuore del racconto. Alla domanda su cosa farebbe davvero se si svegliasse nel corpo di Marco per 24 ore, Chiatti ci sorprende con una risposta decisamente intimità: "Non tanto scambiarci i compiti quotidiani, ma capire come sono vista attraverso gli occhi di Marco. Come sono vista realmente".
Caos e spirito festivo nella miniserie Rai di Natale 2025
Ambientata in una ditta dolciaria, la serie tv sfrutta il contesto natalizio anche per riflettere sul tempo sospeso delle feste. Marco Bocci ci descrive il Natale come un equilibrio fragile tra frenesia e magia: "Fino al 25 c'è un caos tremendo. Poi per qualche giorno arriva un po' di magia, e subito dopo ricomincia il caos. In fondo, è tutto abbastanza equilibrato".
Ma Se fossi te non si limita allo scambio di genere. Come sottolinea l'attore, uno degli aspetti più interessanti è lo scambio dei ruoli di potere, soprattutto sul posto di lavoro: "L'elemento fantastico è un pretesto per raccontare, da uno sguardo alternativo, le dinamiche professionali che viviamo tutti i giorni. Questo che mi ha affascinato".
A proposito di dolci, quando si parla di quelli delle Feste, la coppia si divide senza esitazioni: Bocci è Team Pandoro, mentre la Chiatti rivendica con orgoglio il suo amore per il Panettone, definendosi ironicamente e teneramente "impopolare".
Lo scambio dei corpi: oramai un genere a parte
Nonostante il filone dei body swap movie sia ormai un vero e proprio genere, Bocci ha preferito non cercare riferimenti diretti nella sua preparazione alle riprese: "Ho capito subito che l'ambizione era diversa. Qui l'elemento fantastico è solo un pretesto per arrivare al realismo, al dramma. Non è una commedia pura".
Il cuore emotivo della storia, infatti, è profondamente concreto: una difficoltà familiare legata a un figlio che sta male per Massimo, e il percorso di una donna che fatica a farsi ascoltare e riconoscere, in famiglia come nel lavoro per Valentina: "L'elemento portante è risolvere qualcosa di drammatico. È lì che si gioca tutto".
Sarà la nuova prospettiva a cambiare tutto per i due protagonisti, ricordandoci che dovremmo metterci più spesso nei panni degli altri. Soprattutto a Natale.