Romeo è Giulietta, la recensione: Pilar Fogliati, Sergio Castellitto, il teatro e i ruoli che ci cambiano

La recensione di Romeo è Giulietta, il nuovo film di Giovanni Veronesi con Sergio Castellitto e Pilar Fogliati, nelle sale dal 14 Febbraio.

Romeo è Giulietta, la recensione: Pilar Fogliati, Sergio Castellitto, il teatro e i ruoli che ci cambiano

La vita è fatta di dettagli, di momenti e svolte che possono cambiare il corso della propria esistenza in modo imprevisto, a volte drastico. Lo stesso vale per frasi, parole, idee. Titoli, come in questo caso: basta un accento e una delle più grandi commedie di tutti i tempi diventa qualcosa di diverso, un piccolo tratto d'inchiostro - o pochi pixel su uno schermo - e Romeo e Giulietta cambia in Romeo è Giulietta, il nuovo film di Giovanni Veronesi di cui vi parliamo in questa recensione, e che arriva nelle nostre sale dal 14 febbraio. Un film che sviluppa bene le sue idee e la sua storia, poggiandole sulle spalle forti di due interpreti in gran forma: Pilar Fogliati e Sergio Castellitto, che ci regalano due personaggi riusciti e a fuoco.

Una falsa identità per dar vita alla trama

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Pilar Fogliati in Rome è Giulietta

La storia di Romeo è Giulietta prende le mosse dal grande regista teatrale Federico Landi Porrini e dalla scelta di mettere in scena la celebre commedia di Shakespeare per rilanciare la sua carriera e allo stesso tempo concluderla: sarà la sua ultima opera e intende realizzare qualcosa che lasci il segno, ma gli ostacoli sono dietro l'angolo e si presentano da subito, perché il casting non procede alla meglio e il regista fa fatica a trovare quegli interpreti in grado di realizzare la sua visione. Almeno fino a quando non arriva sul palco Vittoria Mengoni, che sembra perfetta per la sua Giulietta, se non per un'ombra nel suo passato che l'ha resa impopolare nel settore e rende impossibile scritturarla.

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Romeo è Giulietta: Pilar Fogliati in una scena del film

Vittoria però non si dà per vinta e si presenta nuovamente su quel palco per prendersi la sua rivincita... ma per il ruolo di Romeo, travestita da uomo e col nome fittizio di Otto Novembre con la complicità dell'amica truccatrice. Vittoria, o meglio Otto, viene presa per l'altra parte da protagonista della commedia e si trova a interpretare un doppio ruolo: quello di Romeo, in scena, e quello del suo alter ego maschile nella vita privata. Una situazione che si complica quando il suo fidanzato viene scritturato per la parte di Mercuzio.

I personaggi di Romeo è Giulietta, tra ombre passate e la scoperta di sé

Sono personaggi alla ricerca di un proprio spazio i protagonisti di Romeo è Giulietta. Da una parte Landi Porrini ha alle spalle una gloriosa carriera, ma da qualcuno è considerato ormai superato e vuole chiudere il proprio percorso con qualcosa di forte e significativo; dall'altra Vittoria Mengoni ha bisogno di lavorare e togliersi di dosso quella macchia che sta pregiudicando il proprio cammino professionale. Da una parte un Sergio Castellitto in grandissima forma, forse a uno dei migliori ruoli degli ultimi anni per efficacia; dall'altra Pilar Fogliati, che continua il suo periodo d'oro e i successi del 2023 con un'altra grande prova, confermando la capacità di tenere in pugno i tempi narrativi della storia e l'abilità nel trasformismo, alle prese con il duplice ruolo di Vittoria e Otto.

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Romeo è Giulietta: Pilar Fogliati e Domenico Diele in una scena

Sono personaggi che affrontano un percorso fatto di ostacoli e sfumature, di scelte che li portano a mettersi in discussione e (ri)scoprire se stessi. Per loro, per Vittoria/Otto e Landi Porrini così come per gli altri comprimari che ruotano loro attorno, su tutti la truccatrice interpretata da una brillante Geppi Cucciari, il fidanzato di Vittoria a cui dà corpo un altrettanto in parte Domenico Diele, così come Margherita Buy e Alessandro Haber in piccoli ruoli che aggiungono valore senza togliere spazio ai protagonisti.

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Due grandi interpreti in film coeso e solido

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Romeo è Giulietta: Sergio Castellitto in una foto

Sono infatti i personaggi la forza principale di Romeo è Giulietta, un gruppo ristretto di figure ben delineate in termini di costruzione e percorso. Lo sono per le interpretazioni di un cast ottimamente costruito, ma anche per una scrittura che si prende il suo tempo per gettare i presupposti del loro sviluppo, descrivere il contesto da cui partono e giustificare le loro scelte e il loro cammino. Un film di interpreti, quindi, ma anche un film di buona scrittura - ne sono autori lo stesso regista Giovanni Veronesi con Pilar Fogliati e Nicola Baldoni - che non cerca scorciatoie per raggiungere il proprio obiettivo, ma lo costruisce con sapienza. Il risultato è un film coeso e solido, al netto di un paio di passaggi in cui rischia di perdere focus per poi ritrovarlo subito, che procede con consapevolezza verso un finale riuscito e di grande effetto.

Conclusioni

È un buono film quello di cui vi abbiamo parlato nella recensione di Romeo è Giulietta, una storia ben scritta e costruita nel prendersi i suoi tempi per tratteggiare contesto e personaggi, ma anche interpretata con altrettanto valore: c’è qualità e profondità nel lavoro fatto da Pilar Fogliati (anche co-autrice) e Sergio Castellitto sui due protagonisti, ma i due interpreti sono circondati da una serie di figure di contorno che trovano il proprio spazio e si presentano sempre come funzionali al racconto, per accrescerne e svilupparne i temi e l’andamento.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.2/5

Perché ci piace

  • Due grandi protagonisti: un Sergio Castellitto in gran forma e Pilar Fogliati che conferma il percorso impostato lo scorso anno.
  • La scrittura che si prende i suoi tempi per tratteggiare il contesto in cui i personaggi si muovono e operano le loro scelte.
  • L’attenzione anche sui personaggi di contorno, sempre funzionali allo sviluppo narrativo del film.
  • Un finale efficace e significativo…

Cosa non va

  • … a cui si arriva dopo un paio di momenti in cui il film sembra perdere il proprio fuoco… per poi ritrovarlo.