Pilar Fogliati, dai trionfi del 2023 alle sfide del 2024: profilo di un'attrice rivelazione

Un video virale, la regia di Romantiche, il successo di Odio il Natale e un 2024 d'autore: la nostra 'copertina' dedicata al talento di Pilar Fogliati.

Pilar Fogliati, dai trionfi del 2023 alle sfide del 2024: profilo di un'attrice rivelazione

Ammettiamo la nostra indecisione: a chi dedicare questa copertina di fine anno? Sembrava scontato scegliere Paola Cortellesi. Un successo enorme (ed infinito) il suo C'è ancora domani. Oltre trenta milioni di incasso, e tra i titoli più visti al cinema nel 2023. Sì, sembrava scontato (e meritato) tornare a parlare di quella regista diventata attrice, ispirata da un senso cinematografico tanto popolare quanto splendidamente sociale. Però poi, spinti da una primavera attoriale oggi finalmente fiorita, ecco l'intuizione: raccontare, anche in prospettiva, l'erede della Cortellesi stessa. Chi? Facile: Pilar Fogliati.

Pilar Fogliati
Una foto di Pilar Fogliati

Accostamento, tra l'altro, non casuale: in una vecchia intervista, Pilar, romana (anzi di Roma Est, come Zerocalcare: un mondo nel mondo) ma nata ad Alessandria, con un nome argentino grazie alla nonna paterna, dichiarava infatti di seguirla come modello per "il suo piano comico, e anche drammatico". Va da sé che negli ultimi due anni o tre anni, la presenza scenica di Pilar Fogliati si è rafforzata, spaziando dalla serialità al grande schermo. Ecco, se c'è una dote che subito spicca, quella è la duttilità. E lo aveva dimostrato già in quel fugace video apparso in rete nel 2019, quando al Cortinametraggio, informalmente, si dilettava alternando le inflessioni tipiche delle varie ragazze di Roma (fino a Guidonia, dove è cresciuta). Una sorta di self-tape involontario che le è subito valso da pass partout.

Pilar Fogliati e "un'attrice per caso"

Un passo dal cielo: Pilar Fogliati nella quarta stagione
Un passo dal cielo: Pilar Fogliati nella quarta stagione

Per caso o per destino, quei due minuti girati con uno smartphone, l'hanno resa immediatamente virale, nonostante avesse già una certa notorietà grazie alla Emma Giorgi della fiction Rai Un passo dal cielo ("Dopo questa serie i bambini mi abbracciavano", spiegava l'attrice al Corriere). Piano piano, il rapporto con il pubblico si è solidificato, facendo drizzare le antenne alle produzioni. "Il contatto con il pubblico è fondamentale, ed è un privilegio", racconta Pilar Fogliati alle Giornate Professionali di Sorrento, quando l'abbiamo intervistata. Così, è arrivata la conduzione di Extra Factor, i primi ruoli al cinema, e poi ancora nella serialità. In fondo, il caso e il destino hanno avuto un ruolo cruciale per Pilar: attrice "per caso", ha studiato recitazione perché i voti a scuola non erano un granché, e allora la mamma l'ha iscritta ad un corso di teatro - "almeno non potevo più uscire" - confidava l'attrice al Corriere. Quel corso si è trasformato nel diploma alla Silvio D'Amico, dove ha affinato tecnica e istinto.

Cuori, Romantiche e il trionfo Netflix di Odio il Natale

Romantiche 6
Pilar Fogliati in Romantiche

E poi? E poi ecco che è arrivato il 2021: è la protagonista di Cuori, vestendo i panni di Delia Brunello, cardiologa. "Il cuore fa danni perché ha sempre ragione. Poi, è sempre più comodo seguire la ragione. Io per prima!", ci raccontava, presentendo la seconda stagione campione d'ascolti. Da qui, Pilar Fogliati è la co-protagonista di Corro da te di Riccardo Milani, al fianco di Miriam Leone e Pierfrancesco Favino, diventando anche uno dei punti di riferimento di Netflix: a fine 2022 arriva in streaming la serie tv natalizia Odio il Natale, in top 10 per un mese, replicando con Odio il Natale 2, una seconda stagione, come spiegato nella nostra recensione, migliore della prima, dove Pilar si confronta con le nevrosi e le ansie romantiche tipiche dei millennials. Nemmeno a dirlo, presenza costante nella top 10 di Netflix, accompagnando il pubblico durante le festività.

Ma il 2023, per Pilar Fogliati, è stato l'anno di Romantiche. Una sfida divisa in quattro. Anzi, in cinque. Se la commedia ha raccontato quattro ragazze diverse, Romantiche ha segnato il suo esordio alla regia, scrivendo il film insieme a Giovanni Veronesi. Nastro d'Argento per la miglior attrice e una costruzione narrativa che parte da un panorama archetipo ben conosciuto, e forse derivato da quel video virale del 2019, in cui mostrava una naturalezza un'espressività da grande interprete.

Pilar Fogliati, da Romantiche a Odio il Natale: un rapporto solido con il suo pubblico

Il 2024 di Pilar Fogliati

Coverlg Home
Pilar Fogliati in Rome è Giulietta

A proposito, il sodalizio con Giovanni Veronesi è solo all'inizio: se il regista toscano ha detto di trovare in Pilar "un alter ego femminile", nel 2024 arriva al cinema Romeo è Giulietta. La commedia, scritta da Veronesi insieme a Pilar, in uscita per San Valentino, parte da un soggetto che si sdoppia: un'attrice - interpretata ovviamente da Pilar -, in lizza per il ruolo di Giulietta, viene umiliata da un cinico regista. Per ripicca e per duello si ripresenta, mascherata da uomo, per il ruolo di Romeo. Ottenuta la parte, arriva il difficile: come mantenere una doppia identità? Nel cast di Romeo è Giulietta, che Veronesi racconta "come una storia d'amore fatta di tante storie impossibili", anche Sergio Castellitto, Maurizio Lombardi, Serena De Ferrari, Domenico Diele, Margherita Buy e Geppi Cucciari.

Se Romeo è Giulietta è già tra le commedie più quotate, il 2024 per Pilar Fogliati passa attraverso l'atteso Confidenza, nuovo film di Daniele Luchetti tratto dal romanzo di Domenico Starnone. Dunque, da una parte Romeo è Giulietta, dall'altra Confidenza. Due film decisamente diversi, che rintracciano il concetto di duttilità con cui abbiamo aperto la nostra copertina. Del resto, con una preparazione del genere, e con uno spirito dalle molte forme, non c'è pressione che tenga, anzi. "Quando qualcosa inizia, poi hai paura che non si muova più allo stesso modo, che non possa proseguire", spiegava Pilar, in una nostra intervista. Ammettendo che: "Sì, sento una certa pressione, che parte soprattutto da me. Ma sono agli inizi. Davanti a me non c'è una montagna, ma una strada su cui camminare...".