Recensione Insieme per forza (2014)

Si odiano, poi una vacanza in Africa li fa avvicinare e innamorare, con buona pace dei loro cinque figli; Frank Coraci punta ancora sulla coppia Barrymore-Sandler per una commedia intessuta di buoni sentimenti.

Cosa c'è di peggio di un appuntamento al buio? Semplice, un appuntamento al buio con un uomo che non ti guarda nemmeno negli occhi, che approfitta della tua assenza per scolarsi la tua pinta di birra e che non ti fa neanche un complimento. Lauren è certa di non aver trovato l'amore della sua vita in Jim, manager in un negozio di articoli sportivi, vedovo e con tre figlie da accudire. Per questo quando la collega e socia Jen le decanta le meraviglie della sua nuova storia d'amore con un uomo che si rivelerà essere il boss di Jim, sente il cuore andare in frantumi.

La vita con i suoi due ragazzi non è affatto facile, soprattutto se l'ex marito si dimostra immaturo e poco responsabile. Sarà proprio Jen ad offrire a tutti un'inaspettata soluzione, offrendo all'amica la vacanza che avrebbe dovuto trascorrere con il neo fidanzato e i suoi cinque figli in un lussuoso albergo in Africa, specializzato in soggiorni dedicati alle nuove famiglie. Alle ferie si aggregherà anche Jim, facendo leva sul buon cuore del suo capo. A migliaia di chilometri dagli States, tra leoni e giraffe, le due famiglie finiranno per "mescolarsi" e dopo le iniziali tensioni l'amore trionferà.

We are a (new) family

Ragazzi e genitori single durante l'avventura africana in una scena di Insieme per forza
Ragazzi e genitori single durante l'avventura africana in una scena di Insieme per forza

Guardando Insieme per forza, settimo lungometraggio diretto dal newyorchese Frank Coraci, si ha la sensazione di assistere ai vecchi family movie della Disney, storie costruite su misura per un pubblico innamorato dei lieto fine, ma con un fondo di verità nascosto sotto ad una spessa coltre di zucchero. La costruzione dello script, firmato da Clare Sera e Ivan Menchell (nello staff creativo della sit-com La Tata), è assolutamente classica. Le vite dei due protagonisti scorrono in parallelo. Ognuno deve confrontarsi con piccoli e grandi problemi, ognuno sogna di trovare qualcosa di diverso che rischiari le loro esistenze. Impegnati a vivere l'essere genitori come un compito gravoso, che mira alla soddisfazione dei bisogni materiali dei propri figli, Lauren e Jim imparano che sono altre le necessità della progenie e allentano la morsa. Per Jim la svolta avviene quando scopre la bellezza e la femminilità della primogenita, per Lauren quando si rende conto di dover lasciare il piccolo Tyler libero di sbagliare.

Un genitore deve essere noiosamente affidabile

Adam Sandler con Alyvia Alyn Lind in una scena di Insieme per forza
Adam Sandler con Alyvia Alyn Lind in una scena di Insieme per forza

La famiglia è cambiata e cambierà ancora; la formazione tradizionale composta da mamma, papà, figli, cane e minivan non è più così usuale e fortunatamente vengono considerati famiglie tutti quei nuclei in cui l'affettività non è unita ad un vincolo genetico. Il film presenta questa realtà in maniera leggera, senza affrontare di petto la problematicità di certe situazioni, anzi mostrando subito le soluzioni (mettere un papà dove non c'è mai stato e una mamma dove prima regnava solo la figura maschile), mantenendo così fede ad uno spirito ottimista che non viene mai scalfito. E' l'approccio tipico del family movie e se dobbiamo essere sinceri, non dispiace affatto. Non se a condurre il gioco sono due attori che insieme dimostrano di essere un duo in completa sintonia.

Adam e Drew, una coppia d'oro

Insieme per forza: Adam Sandler e Drew Barrymore in una scena
Insieme per forza: Adam Sandler e Drew Barrymore in una scena

Per gli amanti di un cinema disimpegnato ma non superficiale, Adam Sandler e Drew Barrymore saranno per sempre Henry e Lucy, i protagonisti di 50 volte il primo bacio, perfetto prototipo di rom-com leggera, in cui i personaggi principali si mantengono in equilibrio tra sfacciato romanticismo e lievità "nerd". A dieci anni tondi tondi dall'uscita del film di Peter Segal e a sedici da Prima o poi me lo sposo, diretto sempre da Frank Coraci, possiamo dire che la magia tra i due non è affatto svanita, anzi è proprio la loro alchimia a rendere compatto uno script che rischiava di incespicare. E come piccolo omaggio a Henry & Lucy, Coraci ha ritagliato un piccolo cameo per "Tom 10 secondi", lo straordinario caso clinico di 50 volte il primo bacio, l'uomo senza cervello la cui memoria dura appunto per pochi secondi.

Sette sotto a un tetto

Non esiste un film formato famiglia senza un'allegra combriccola di ragazzini urlanti e bisognosi di affetto. Coraci fa appello a tutti i cliché del genere, presentandoci una prole problematica quanto basta.

Insieme per forza: la confusionaria combriccola durante un safari
Insieme per forza: la confusionaria combriccola durante un safari

I ragazzi

Kyle Red Silverstein insieme a Drew Barrymore in una scena di Insieme per forza
Kyle Red Silverstein insieme a Drew Barrymore in una scena di Insieme per forza

"Brendan avrebbe bisogno di una ragazza e Tyler del Ritalin", dice Jen a Lauren, identificando in maniera troppo definitiva il dramma vissuto da questa super mamma single, abituata a tenere tutto sotto controllo; compito sempre più difficoltoso se il primogenito si perde nei deliri onanistici e nelle fantasia sulla sua baby sitter e il secondo è vittima di un'iperattività scambiata per malattia, ma assolutamente fisiologica per un bambino curioso.

Le ragazze

Più complessa la situazione di Jim che ha tre figlie, trattate tutte come dei maschiacci. La prima, Hilary, detta Larry per la sua straordinaria capacità a giocare a basket, è il classico brutto anatroccolo che necessita di un tocco femminile per sbocciare e diventare finalmente un cigno. Per interpretarla, la star di Disney Channel, Bella Thorne, ha dovuto rinunciare a unghie smaltate e capelli perfetti. Espn, chiamata così per omaggiare la TV preferita di Jim, parla ancora con la madre, un modo per sentirla ancora vicina dopo la sua morte. La deliziosa Lou, infine, la piccola di casa, è la prima a comprendere davvero la portata della presenza di Lauren.

La loro Africa

Insieme per forza: Drew Barrymore, Terry Crews e Adam Sandler in una scena
Insieme per forza: Drew Barrymore, Terry Crews e Adam Sandler in una scena

A stonare, questo sì davvero tanto, è la location lussureggiante che è stata scelta per ambientare la storia e che in termini di intreccio poco aggiunge allo sviluppo del racconto. L'Africa dei resort a 5 stelle, dell'opulenza ostentata (il film è stato girato tra il Sun City Resort e la riserva di caccia di Pilanesberg, una località turistica ad ovest di Pretoria, a due ore di macchina da Johannesburg), mal si sposa con la purezza della storia e serve solo per introdurre dei siparietti, simpatici, ma troppo ripetitivi, come quello dei Thatoo, il gruppo vocale che agisce come una sorta di coro itinerante, commentando dall'esterno tutte le avventure dei protagonisti. Il cuore del film, ne siamo convinti, avrebbe potuto battere anche lontano da questa irreale meta esotica.

Conclusione

Per una volta ci sentiamo di criticare l'estrema severità dei colleghi d'Oltreoceano che hanno bollato senza pietà il film di Frank Coraci, giudicandolo addirittura come offensivo. La verità è che pur non brillando per originalità, Insieme per caso è un godibile prodotto per famiglie, che trae forza dall'alchimia tra Drew Barrymore e Adam Sandler e riesce ad essere anche molto commovente.

Movieplayer.it

3.0/5