Non sono stati solo l'attore protagonista Alan Ritchson, lo showrunner Nick Santora e l'autore dei libri originali Lee Child a presentarci e raccontarci il dietro le quinte della realizzazione di Reacher, la prima serie tratta dai romanzi con protagonista Jack Reacher dopo i due tentativi di portarlo al cinema con Tom Cruise. I fan sicuramente apprezzeranno l'essere maggiormente fedeli alla controparte cartacea in questa prima stagione, tratta dal primo romanzo della saga, Zona Pericolosa (Killing Floor). Abbiamo incontrato via Zoom anche l'attrice protagonista, una ragazza alla pari di Jack, ed ecco cosa ci ha raccontato in questa intervista a Willa Fitzgerald, che interpreta Roscoe, un "maschiaccio" fin dal nome.
La video intervista a Willa Fitzgerald
Essere una donna in un mondo di uomini
Roscoe, il tuo personaggio, è una badass woman. Lo show riflette su cosa voglia dire essere una donna in un mondo di uomini. Che ne pensi?
Willa: Penso che sia una parte centrale nella vita di Roscoe. Ha un lavoro da poliziotta nel distretto locale di un piccolo paesino, circondata da uomini pieni di machismo, che penso siano molto meno intelligenti di quanto sia Roscoe in realtà, e lei se ne rende conto molto bene. E poi arriva Reacher in città, un esempio di mascolinità classica, così lei deve confrontarsi con la sua testardaggine che è simile a quella delle persone con cui lavora, ma si sente anche intrigata da lui.
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Roscoe non è nemmeno la damigella in difficoltà ma ci viene presentata come una pari di Reacher. Questo manda un messaggio importante agli spettatori. Penso ad esempio alla classica scena in cui inizia a piovere e lui le offre il proprio cappotto, ma a lei non serve.
Willa: Penso proprio che tu abbia ragione e penso che un altro elemento su cui lavoriamo nello show è la cavalleria. Reacher è del Sud, io stessa sono cresciuta a Nashville, Tennessee, ed è presente nel mondo in cui vive Roscoe. C'è una parte di lei che rifiuta questa cavalleria perché non ha bisogno dell'aiuto di nessuno in fondo, è autosufficiente, è rimasta senza genitori fin da giovane, quindi è ben in grado di prendersi cura di se stessa. Così non tollera che qualcuno pensi il contrario, che non la veda per ciò che è realmente, ovvero una donna estremamente capace.
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Questione di chimica
Tu e Alan Ritchson legate immediatamente sullo schermo. Come avete costruito una così buona chimica sul set
Willa: A volte penso che si è semplicemente fortunati. Io lo sono stata ad avere Alan come compagno di scena, spero lui dica la stessa cosa di me! Penso che sia una persona estremamente divertente con cui passare del tempo sul set. Eravamo sempre estremamente impegnati a girare, specialmente lui, e quindi il nostro tempo insieme era soprattutto tra una ripresa e l'altra. Questo ci ha dato l'opportunità di costruire quel rapporto spiritoso fatto di battute reciproche sul set che poi porti in scena con te nei personaggi. È come se avessi già stabilito delle regole di base per ciò che avverrà davanti allo schermo. Prendersi in giro a vicenda insomma.
Hai una scena o un episodio preferito che coinvolge il tuo personaggio?
Willa: Amo particolarmente la scena al bar honky-tonk quando Reacher e Roscoe sono al tavolo e lui apre la birra con il muscolo del braccio. Lei allora gli dice "Ah pensi che sia figo?" e apre la bottiglia con l'angolo del tavolo. Penso sia un perfetto esempio del loro rapporto fatto di reciproco scherzo di cui parlavo prima, il loro desiderio di primeggiare tra loro tra virgolette, che forse Roscoe sente addirittura più di Reacher a volte perché vuole sentirsi completamente pari a lui. Una scena che ci diamo divertiti davvero molto a girare!