Pilar Fogliati, da Romantiche a Odio il Natale: un rapporto solido con il suo pubblico

La nostra intervista a Pilar Fogliati, premiata alle Giornate professionali di Sorrento per il suo Romantiche e ora su Netflix con Odio il Natale 2 in attesa di Romeo è Giulietta.

Pilar Fogliati, da Romantiche a Odio il Natale: un rapporto solido con il suo pubblico

È uno dei nomi del 2023 e non è un caso che sia stata premiata in quel di Sorrento, in quelle Giornate professionali che anticipano l'anno successivo ma chiudono quello in corso con l'assegnazione dei Biglietti d'oro per i risultati ottenuti. E di risultati Pilar Fogliati ne ha ottenuti nel corso dell'anno che si avvia alla conclusione, a cominciare dall'apprezzamento generale per il suo Romantiche, fino al debutto di questi giorni di Odio il Natale 2 su Netflix, nuova stagione migliore della prima della serie che la vede protagonista. Abbiamo potuto scambiare due chiacchiere con lei nella città campana per farci raccontare che anno è stato, quale sia il rapporto con il suo pubblico e come cambia il suo approccio al lavoro nel passare dal cinema alla serialità, dalla sala allo streaming.

Il rapporto con il pubblico

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Odio il Natale: Pilar Fogliati in un'immagine della serie

"Un premio è il riconoscimento del lavoro fatto" ci conferma Pilar Fogliati, "però la cosa più bella, quella che mi ha fatto percepire il senso di questo riconoscimento, è il tour che ho fatto per promuovere il film in quindici città italiane in tutta Italia, e lì ho veramente sentito cosa voglia dire." Un tour lungo tutta la penisola, per un film molto incentrato su Roma e il suo dialetto, che ha permesso all'autrice e attrice un colloquio con il proprio pubblico: "È questo il privilegio che mi ha insegnato questo film, lo scambio, il contatto dal vivo con il pubblico che ha reso concreto questo riconoscimento" ci ha detto orgogliosa del lavoro fatto e dei risultati raggiunti, che si sono già concretizzati nel corso dell'anno in un Nastro d'argento come miglior attrice per la Fogliati e due Globi d'oro come miglior commedia e migliore attrice.

Film o serie? Come sviluppare i personaggi

Non solo film però nella carriera recente di Pilar Fogliati: lo scorso dicembre aveva debuttato su Netflix Odio il Natale e da pochi giorni è arrivata sulla popolare piattaforma anche la seconda stagione di quella fortunata serie. Ma come cambia l'approccio al lavoro passando dal cinema alla serialità? "È molto strano, perché una serie è più lunga, ma è più breve il tempo all'interno delle giornate. È tutto più veloce, si fanno più scene al giorno. La differenza è tutta lì: col cinema hai più ciak a disposizione." E questo si traduce in meno tempo per provare, perfezionare, rifinire. "Per una serie devi avere le idee molto più chiare, c'è una preparazione quasi militaresca in qualche modo."

Differenze, ma anche continuità tra un tipo di lavoro e l'altro. "È bello che ci siano delle cose che non devono cambiare. In qualche modo quella lentezza che hai per il cinema è un lusso, il lusso di poter cambiare idea, mentre per una serie ti devi preparare prima e poi vai spedito." Sfumature diverse che piacciono a Pilar Fogliati: "Mi piace moltissimo lavorare nella serialità. Sono un bel carrarmato, forse perché mi sono abituata facendo diverse serie lunghe, con molte scene da realizzare, e mi piace quella frenesia che si prova quando si devono portare un bel po' di scene a casa." C'è però una lentezza che Pilar Fogliati ama ed è il tempo della lentezza della scrittura, "quello me lo prendo tutto."

Il futuro prossimo e una "è" da accentare con attenzione

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Corro da te: Pilar Fogliati in una scena del film

Se il presente è Odio il Natale 2, il prossimo futuro è al servizio di Giovanni Veronesi per Romeo è Giulietta, facendo ben attenzione ad accentare la è del titolo a sottolineare il tema e la storia che ci verrà raccontata per San Valentino, quando il film uscirà nelle sale. Ma di che parla Romeo è Giulietta? "È la storia di questo regista interpretato da Sergio Castellitto che non ha un'idea per mettere in scena un Romeo e Giulietta e diciamo che facendo i provini questa idea arriverà" ci anticipa Pilar Fogliati senza spoiler e senza scendere troppo nel dettaglio. "È un film che parla molto di maschere, sia a livello teatrale che a livello di travestimento. Anche in senso metaforico, intese come travestimento che ognuno di noi indossa ogni giorno per affrontare le giornate. Per protezione o divertimento."

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Una storia che promette sviluppi interessanti, in cui Pilar Fogliati interpreta "un'attrice un po' sfigata che va a fare il provino per Giulietta e non viene presa, ma non rinuncia al sogno di far parte di quello spettacolo."