Pearl, la recensione: Tutti i colori del male

La recensione di Pearl, il film prequel di X - A Sexy Horror Story, diretto da Ti West e presentato a Venezia 2022.

Pearl
Pearl: una scena del film

È passato un mese e mezzo circa dall'uscita in sala di X - A Sexy Horror Story e ritrovarsi già a parlare di un suo prequel ci lascia con una sensazione bizzarra. Il film di cui parliamo nella recensione di Pearl, però, non ha l'aria di una smaccata operazione commerciale per sfruttare ulteriormente il progetto precedente, ma dà la sensazione di un qualcosa di nato in modo naturale, spontaneo, per andare a soddisfare un'esigenza, colmare delle lacune, riempire dei vuoti narrativi. Lo stesso Ti West racconta di qualcosa nato sul set del lavoro precedente, insieme a Mia Goth che è accreditata come co-sceneggiatrice, per approfondire uno dei personaggi di A Sexy Horror Story, la moglie dell'anziano proprietario della casa in cui avvengono le vicende.

Una stella mancata

E in quella casa, in quella fattoria, si trova intrappolata Pearl. Non si tratta di una trappola reale, nessuno la tiene materialmente prigioniera, ma di una gabbia dalla quale vorrebbe poter evadere, tra il dar da mangiare agli animali e le altre incombenze quotidiane e la cura del padre malato, sotto la guida dispotica della madre. Tutto questo a Pearl non sta bene, non le basta, e sogna una vita diversa, una vita come quelle dei film canterebbe Vasco Rossi: Pearl canta, balla, si esibisce sotto gli occhi pigri degli animali della fattoria, e sogna di entrare a far parte di quel mondo dello spettacolo che le piace guardare e ammirare al cinema.

Pearl Mia Goth Credits Christopher Moss 4
Pearl: Mia Goth in una foto

È il 1918 e le opportunità non sono pari alle ambizioni di Pearl, così le sue aspirazioni sono destinate a essere disattese, a scontrarti con la realtà di un contesto storico diverso dal nostro, facendo sfociare le delusioni della ragazza in qualcosa di molto pericoloso e omicida.

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A Killer is Born

Pearl Mia Goth Credits Christopher Moss 2
Pearl: Mia Goth in un'immagine

Se non si può infatti dire che è nata una stella, di certo Pearl ci racconta la genesi di un'assassina, il germogliare del seme del male che la ragazza serbava nel proprio cuore, nutrito dall'isolamento, l'insofferenza e l'insoddisfazione. Quello che vediamo nascere sotto i nostri occhi è l'inquietante personaggio già introdotto da Ti West in X - A Sexy Horror Story, con un racconto che è in qualche modo complementare a quanto già noto: il nuovo film va a colmare dei vuoti, ad aggiungere dettagli, a spiegare il background di uno dei personaggi, ma lo fa prendendosi i suoi tempi per impostare il racconto e creare il terreno fertile in cui far sviluppare la storia e le derive della protagonista che Mia Goth è bravissima a incarnare, dalla recitazione d'altri tempi alle movenze e l'inquietante finale che non vi anticipiamo.

Orrore in technicolor

Pearl Mia Goth Credits Christopher Moss 7
Pearl: Mia Goth con Emma Jenkins-Purro in una scena

Anche visivamente Pearl si può considerare diverso e in qualche modo complementare al film precedente, perché ricalca il look e i modi del cinema d'altri tempi, con un'estetica del technicolor che immerge la ragazza in quel mondo di cui vorrebbe far parte. Con le sue esibizioni, la recitazione dal gusto vintage, il parlare con gli animali della fattoria, Pearl è un po' una Principessa Disney votata al male, con le sue repentine esplosioni di furia omicida che ci proiettano verso quel personaggio che abbiamo già visto all'opera e che ci piacerebbe poter approfondire ancora. E qualcosa ci fa pensare che succederà!

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Conclusioni

Arriviamo alla conclusione della recensione di Pearl convinti dall'operazione firmata da Ti West, che riprende, espande e completa il discorso introdotto con il precedente X - A Sexy Horror Story, approfondendo il background del personaggio di Pearl, che Mia Goth porta in scena in tutta la sua sognante, pericolosa e disattesa ambizione. Intrigante l'uso del technicolor per mettere in scena questo racconto, che dona al film un look d'altri tempi coerente con le aspirazioni della protagonista.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.1/5

Perché ci piace

  • Lo spunto di partenza, di approfondire il personaggio di Pearl che il pubblico aveva già conosciuto in X - A Sexy Horror Story.
  • La scelta del technicolor per caratterizzare contesto e look del film.
  • La prova di Mia Goth, che mette in scena un personaggio sognante quanto inquietante.

Cosa non va

  • Ti West si prende il suo tempo per introdurre la storia e potrebbe deludere chi ama gli horror più moderni e frenetici.