Dopo la ricostruzione di uno specifico episodio della Seconda Guerra Mondiale, la precipitosa ritirata delle truppe britanniche dalla costa francese nel 1940, in Dunkirk, il suo kolossal bellico del 2017, Christopher Nolan è tornato a confrontarsi con la storia del ventesimo secolo nel suo nuovo film: Oppenheimer, ritratto dello scienziato a capo del Progetto Manhattan, basato sulla biografia American Prometheus, scritta da Kai Bird e Martin J. Sherwin, e con l'attore irlandese Cillian Murphy nel ruolo del protagonista. La narrazione, in questo caso, si allarga a un arco di tempo ben più ampio, che dalla formazione accademica di J. Robert Oppenheimer a Cambridge negli anni Venti arriva fino all'America di Dwight Eisenhower, con una 'coda' nel 1963, in occasione dell'assegnazione a Oppenheimer del premio Enrico Fermi per il suo contributo allo sviluppo dell'energia nucleare.
Ma il cuore del racconto, ovviamente, risiede nel periodo compreso fra il 1942, data d'inizio del Progetto Manhattan nei laboratori di Los Alamos, in un'area desertica del New Mexico, e il luglio 1945, quando fu effettuato il test Trinity, ovvero la prima detonazione di un'arma nucleare. Se l'esplosione atomica costituisce l'apice emotivo di Oppenheimer, nonché un fatidico "punto di non ritorno" per la vicenda stessa, nel corso delle tre ore di durata del film ampio spazio è dedicato anche all'inchiesta a cui lo scienziato fu sottoposto nel 1954 in merito alle sue posizioni sulla bomba all'idrogeno e ai suoi presunti rapporti con il comunismo. Su tali udienze, ricreate a partire dai verbali degli autentici interrogatori, è imperniato il meccanismo drammaturgico dell'opera di Christopher Nolan, in cui l'alternanza fra passato e presente contribuisce a innervare il film di un incessante senso di tensione.
La complessità narrativa e la densità dei riferimenti sono dunque tratti distintivi di Oppenheimer, assai più rispetto a Dunkirk; pertanto, la condizione più adatta per apprezzare appieno il film di Nolan consiste nel possedere una conoscenza pregressa degli elementi-chiave di quest'epoca e di determinate dinamiche politiche, legate in particolare all'insorgere della rivalità fra Stati Uniti e Unione Sovietica. Di seguito, provvederemo dunque a illustrare alcuni aspetti del contesto storico di Oppenheimer, relativi a un capitolo fondamentale del "secolo breve", alle sue ossessioni e agli spettri che, da allora, non ci hanno mai abbandonato del tutto...
Rossi in America: il comunismo negli USA
Nel 1919, la scissione del Partito Socialista d'America porta alla nascita del CPUSA, ovvero Communist Party of the United States of America. Sull'onda degli entusiasmi e delle aspettative scaturiti dalla rivoluzione bolscevica in Russia, dove Vladimir Lenin stava applicando un nuovo modello politico ed economico, il Partito Comunista Americano riesce a raccogliere consensi crescenti durante gli anni Venti, pur agendo quasi esclusivamente in clandestinità. In particolare, nel pieno della Grande Depressione il Partito Comunista si distingue per le sue campagne in sostegno delle fasce di popolazione più svantaggiate, delle classi operaie e delle minoranze etniche.
Gli ideali di uguaglianza e di giustizia sociale promossi dal comunismo riscuotono un notevole interesse anche negli ambienti accademici, e il film mostra infatti la proliferazione dell'attivismo politico nelle comunità universitarie: è il caso ad esempio del personaggio di Jean Tatlock, interpretata da Florence Pugh, che avrà un legame sentimentale con Oppenheimer. Sul socialismo negli Stati Uniti nei primi decenni del Novecento, nonché sull'impatto della Rivoluzione Russa sulla politica americana, rimandiamo a un'altra, straordinaria opera biografica: Reds, realizzato da Warren Beatty nel 1981 e incentrato sulla vita del giornalista John Reed, tra gli alfieri del comunismo negli USA.
Oppenheimer, la recensione: Christopher Nolan e il sontuoso ritratto del padre dell'atomica
Democrazia contro dittatura: la Guerra Civile Spagnola
In Oppenheimer, i personaggi si trovano a parlare in più occasioni della Guerra Civile Spagnola: ad esempio Katherine Vissering Puening, che nel film ha il volto di Emily Blunt, dichiara al futuro marito Robert che il suo compagno, Joseph Dallet, è rimasto ucciso in Spagna mentre combatteva in difesa della Repubblica. La Guerra Civile Spagnola, in effetti, è un conflitto la cui rilevanza avrebbe travalicato i confini della penisola iberica; anzi, per certi versi costituisce una sorta di preludio in miniatura della Seconda Guerra Mondiale. A dare inizio alla guerra, nel luglio del 1936, è il tentativo di colpo di Stato attuato dal Bando Nazionalista contro il Governo di sinistra del Fronte Popolare, che cinque mesi prima aveva vinto le elezioni.
A dare sostegno ai nazionalisti, guidati da alcuni vertici dell'esercito tra cui il Generale Francisco Franco, sono tre regimi dittatoriali europei: la Germania di Adolf Hitler, l'Italia di Benito Mussolini e il Portogallo di António Salazar. Gli Stati democratici, al contrario, si rifiutano di appoggiare militarmente la Repubblica di Spagna, che in compenso riceverà il sostegno dell'Unione Sovietica. Ben presto, il conflitto diventa emblematico del braccio di ferro fra democrazia e dittatura: ragion per cui migliaia di volontari provenienti da vari angoli del mondo si recheranno in Spagna per arruolarsi nelle Brigate internazionali, nella speranza di arginare la Falange di Francisco Franco. Speranza che si sarebbe infranta nel marzo 1939, quando le forze repubblicane vengono definitivamente sbaragliate: avrà inizio così il Nuevo Estado, vale a dire i trentasei anni del regime franchista.
La Guerra Fredda e la corsa agli armamenti
Mentre il Progetto Manhattan volge verso l'atteso traguardo si parla del fatto che a Potsdam, sede di una conferenza tra i leader degli Alleati, il Presidente americano Harry Truman si sia limitato a comunicare a Iosif Stalin dell'esistenza di una nuova arma a disposizione degli Stati Uniti, senza fornire ulteriori dettagli: una prova del fatto che l'alleanza fra i due paesi stia iniziando a scricchiolare, mentre all'orizzonte già si configura l'insorgere della Guerra Fredda. Salito alla Presidenza nell'aprile 1945 in seguito alla morte di Franklin Delano Roosevelt, e rieletto per un secondo mandato nel 1948, Harry Truman avrebbe preso la tragica decisione di sganciare le due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki per costringere il Giappone a una rapida resa; da lì a breve, gli investimenti scientifici degli USA convergeranno sulla messa a punto di un ordigno perfino più potente, la bomba H.
Le opinioni negative di J. Robert Oppenheimer riguardo la bomba all'idrogeno assumono un'importanza fondamentale nel film: infatti il protagonista, celebrato come un genio per la creazione della bomba atomica, cade in disgrazia presso l'entourage governativo, che finirà per considerarlo un avversario da abbattere. Buona parte della pellicola si svolge infatti nel primo decennio della Guerra Fredda, vale a dire nel pieno della corsa agli armamenti da parte delle due super-potenze, accomunate dall'ambizione di stabilire una supremazia anche per quanto riguarda la tecnologia militare. Da qui la politica del cosiddetto "equilibrio del terrore", legata allo spettro di una guerra nucleare in grado di devastare il pianeta come mai accaduto nella storia della civiltà umana.
Il maccartismo e il libro nero di Hollywood: storia di una caccia alle streghe
La "caccia alle streghe" nell'America del maccartismo
E alla prima fase della Guerra Fredda appartiene anche il triste capitolo del maccartismo negli Stati Uniti: il clima di paranoia anticomunista che avrebbe toccato il suo apice nella prima metà degli anni Cinquanta, attraverso le inchieste portate avanti dal comitato investigativo presieduto dal senatore repubblicano Joseph McCarthy. Le crociate anticomuniste di McCarthy, che cavalcano la retorica del red scare (la "paura dei rossi") e il clamore suscitato dal processo contro Julius ed Ethel Rosenberg (condannati a morte per spionaggio in favore dell'URSS), portano alla stesura di vere e proprie liste nere, che segneranno la rovina professionale - e non solo - di migliaia di persone accusate di simpatizzare con gli ideali del socialismo e del comunismo.
È in questa atmosfera da "caccia alle streghe" che nel 1954 J. Robert Oppenheimer viene messo sotto torchio dalla Commissione per l'energia atomica, dopo una lettera diffamatoria inviata pochi mesi prima a J. Edgar Hoover, direttore dell'FBI, dallo scienziato William Borden. Oppenheimer, che si era inimicato il senatore Lewis Strauss (interpretato da Robert Downey Jr), viene accusato pertanto di aver preso parte, circa vent'anni prima, ad attività e riunioni del Partito Comunista, trasformando così il passato dell'uomo in uno strumento per mettere in discussione la sua lealtà verso il proprio paese.