Notorious: Alfred Hitchcock e i matrimoni da brivido

In Notorious, il matrimonio fra un agente nazista e una spia americana suggella quel binomio fra amore e pericolo che si ritrova con frequenza nel cinema di Alfred Hitchcock.

La storia di Notorious è il vecchio conflitto tra l'amore e il dovere. Il compito di Cary Grant consiste nello spingere Ingrid Bergman nel letto di Claude Rains. È una situazione decisamente ironica, e Cary Grant è amaro per tutto il film; Claude Rains è simpatico perché è rimasto vittima della sua fiducia ed anche perché ama Ingrid Bergman più intensamente di Cary Grant.

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Notorious: un'immagine di Ingrid Bergman

Quando Alfred Hitchcock si imbarca nella produzione di Notorious, destinato a diventare uno dei maggiori classici della sua filmografia, la Seconda Guerra Mondiale si è conclusa da appena due mesi ed è ancora il fulcro di un interesse trasversale: in parte sull'onda dell'entusiasmo per la vittoria degli Alleati, in parte per l'impressione suscitata dall'esplosione delle due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Più della guerra in sé, in realtà, in questo caso Hitchcock è attratto dal tema dello spionaggio: il film viene cucito addosso a una protagonista disposta a tutto pur di conquistare la fiducia dei suoi avversari, e da subito il regista pensa a Ingrid Bergman come all'attrice che darà vita a questo ruolo. Un ruolo che, per una volta, rovescia uno degli archetipi del cinema hitchcockiano: quello della moglie in pericolo.

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Notorious: Cary Grant e Ingrid Bergman

Nel 1945, all'epoca delle riprese di Notorious - L'amante perduta, Alfred Hitchcock e Ingrid Bergman stanno per godersi i frutti della loro precedente collaborazione, Io ti salverò, thriller psicologico che proprio in quei mesi raccoglierà un enorme successo. Hitchcock aveva affidato il copione della sua nuova pellicola allo stesso sceneggiatore di Io ti salverò, il grande Ben Hecht, già autore di due capolavori di Howard Hawks (Scarface - Lo sfregiato e La signora del venerdì), ed era riuscito a sottrarre il progetto dalle mani dell'ingombrante produttore David O. Selznick, che lo aveva venduto alla RKO. È il 15 agosto 1946 quando finalmente Notorious fa il suo debutto negli Stati Uniti (un mese più tardi sarà in concorso alla prima edizione del Festival di Cannes), rientrando fra i dieci incassi più alti dell'annata: un successo a cui, nel corso del tempo, si sarebbe sommato il valore storico acquisito da una delle vette della produzione americana di Hitchcock.

Ingrid Bergman fra amore e guerra

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Notorious: Cary Grant e Ingrid Bergman

Nel film Ingrid Bergman presta il volto ad Alicia Huberman, una giovane donna 'marchiata' da colpe familiari: suo padre, infatti, è stato appena condannato come spia al soldo della Germania nazista. Come forma di redenzione per i crimini dell'uomo, Alicia si lascia dunque convincere dall'agente governativo T.R. Devlin, interpretato da Cary Grant, a diventare a sua volta una spia, infiltrandosi in un'organizzazione nazista di stanza a Rio de Janeiro: è qui che Alicia fa colpo su uno dei membri dell'organizzazione, Alexander Sebastian (Claude Rains), il quale non tarderà a chiederle di sposarlo. La donna accetta, pur essendo innamorata di Devlin, e insieme a quest'ultimo scopre che nella cantina di Sebastian è nascosto dell'uranio, indispensabile ai tedeschi per mettere a punto un'arma nucleare. Si tratta di uno dei più celebri esempi di MacGuffin: l'uranio mimetizzato nelle bottiglie di vino non è che il pretesto su cui Hitchcock costruisce una storia di spionaggio che è soprattutto una drammatica storia d'amore.

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Notorious: Cary Grant e Ingrid Bergman
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Notorious: Claude Rains, Cary Grant e Ingrid Bergman

Nel 1946, insomma, la guerra è ancora ben vivida nella memoria del pubblico; in passato Alfred Hitchcock aveva usato il secondo conflitto mondiale come sfondo per altri due thriller, Il prigioniero di Amsterdam e Prigionieri dell'oceano, mentre nel suo ruolo più famoso, la Ilsa Lund di Casablanca, Ingrid Bergman aveva impersonato un'altra donna pronta a sacrificare la propria felicità individuale sull'altare della lotta contro il nazifascismo. La differenza è che, in Notorious, l'Alicia della Bergman (rinominata Elena nell'edizione italiana) è parte attiva di questa lotta: si offre di accogliere la proposta di matrimonio di Sebastian, in quanto funzionale alla causa, e mette in gioco la sua stessa vita allo scopo di aiutare i servizi segreti americani. Alicia è costretta dunque a servirsi di una doppiezza che prima di allora, nei film di Hitchcock, era stata propria dei villain; fin dall'assunto di partenza, Notorious si configura pertanto come un'opera imperniata sui concetti di ambiguità e di menzogna.

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Matrimoni pericolosi, da Rebecca a Il delitto perfetto

Suspicion Hitchcock
Il sospetto: Cary Grant e Joan Fontaine

E ambiguità e menzogna, ci insegna Hitchcock, hanno come terreno privilegiato il matrimonio: paradossalmente, l'unione consacrata fra due persone gli offre la cornice perfetta entro cui inserire intrecci basati sullo smarrimento e sull'inganno. L'esempio emblematico è la prima produzione americana del regista, il suo capolavoro del 1940 Rebecca, la prima moglie, in cui la giovane signora de Winter di Joan Fontaine subiva la pressione del ricordo della defunta Rebecca, talmente asfissiante da rischiare di compromettere l'esistenza dei coniugi de Winter. Appena un anno dopo Rebecca, una dinamica simile sarebbe stata adoperata da Hitchcock ne Il sospetto, thriller fondato sull'equazione fra matrimonio e paranoia: era ancora Joan Fontaine a cimentarsi nella parte di una giovane donna ossessionata dall'idea di un'indefinita minaccia, minaccia che in questo caso veniva identificata nella persona di suo marito, interpretato proprio da Cary Grant.

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Rebecca, la prima moglie: Joan Fontaine e Judith Anderson
Dial M
Il delitto perfetto: un'immagine di Grace Kelly

Film come Rebecca e Il sospetto, e da lì a breve Notorious, fanno leva su un meccanismo che si sarebbe rivelato paradigmatico, sia per il cinema di Hitchcock, sia per un ampio filone del noir classico: se l'amore fra marito e moglie si poneva come la massima espressione di affetto e di fiducia reciproci, un pericolo proveniente dal talamo coniugale costituisce di contro la più atroce declinazione del tradimento di questa fiducia. Un tradimento che, in parallelo, può incrinare tutte le certezze della 'vittima', al punto da minare la sua stessa salute mentale: è ciò a cui andava incontro la Joan Fontaine di Rebecca o, nel 1944, una Ingrid Bergman spinta sull'orlo della follia in Angoscia, il film hitchcockiano di George Cukor. Infedeltà e omicidi (tentati o effettivi) all'interno di un ménage saranno poi ripresi da Hitchcok nel giallo processuale Il caso Paradine, del 1947, ne Il peccato di Lady Considine del 1949, stavolta seguendo i codici del melodramma, e ovviamente nel 1954 ne Il delitto perfetto.

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La natura ambigua dell'amore

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Notorious: Leopoldine Konstantin, Ingrid Bergman e Claude Rains

Nei film succitati, tuttavia, l'impianto narrativo risulta sempre ben definito: il bersaglio (mancato) della minaccia è in genere una giovane moglie con le sembianze angeliche di Joan Fontaine, Ingrid Bergman o Grace Kelly, o in alternativa un marito la cui morte sarà il centro dell'indagine; l'avversario, a sua volta, può essere un nemico concreto, come nel caso de Il delitto perfetto, un nemico solo presunto (Cary Grant ne Il sospetto) oppure una presenza 'fantasmatica' dai risvolti simbolici (è il caso della prima signora de Winter). In Notorious, invece, Hitchcock confonde le carte: è l'Alicia della Bergman ad assurgere al ruolo di spregiudicata ingannatrice, mentre il villain dal volto umano di Claude Rains sarà l'oggetto dei suoi raggiri. Ma la partita giocata dalla Bergman si consuma su due piani ben distinti: quello del braccio di ferro fra Alleati e nazisti e quello privato dei sentimenti, con le nozze fra Alicia e Sebastian che fungono da ostacolo all'amore fra lei e Devlin.

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Notorious: Cary Grant e Ingrid Bergman
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Notorious: Cary Grant e Ingrid Bergman

Tra i due piani, sebbene i personaggi diano maggior peso a quello politico, è comunque l'altro a prevalere in quanto a coinvolgimento emotivo. Poco importa, allora, dell'uranio celato nelle bottiglie: il vero dramma della protagonista è non poter corrispondere l'amore di Devlin finché non abbia assolto la missione in grado di redimerla dal "peccato originale" di matrice paterna. La maschera di Alicia ha una doppia faccia: deve fingere per manipolare il marito Sebastian e deve fingere per reprimere la passione per Devlin. Una passione che, in un corto circuito di finzioni al quadrato, riemergerà con il bacio che i due si scambiano sulla soglia della cantina: un 'falso' bacio fra due persone innamorate per sviare l'attenzione dalla loro attività di spie. Dietro l'apparente linearità della trama, insomma, Notorious già apre una fessura sull'ambiguità insita nei sentimenti: una fessura che, nei film a venire, si sarebbe poi spalancata su un autentico abisso.

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