Non ho mai… 4, la recensione del finale: raggiungere l'età adulta, in nome del padre

La recensione di Non ho mai... 4x10: nell'ultimo episodio della quarta stagione che segna anche il finale definitivo della serie, Devi si prepara a dire addio agli amici e a tirare le somme tra chi è diventata e chi pensava di diventare, a partire dalle promesse fatte a suo padre.

Non ho mai… 4, la recensione del finale: raggiungere l'età adulta, in nome del padre

A pochi giorni dall'arrivo della quarta e ultima stagione di Non ho mai... ,siamo finalmente pronti ad incamerare quanto visto e tirare le somme di un finale che, a differenza di quelli di stagione, ricchi, ricchissimi di colpi di scena e dei famosi cliffhanger, qui invece ha dovuto trovare la quadra e chiudere un cerchio. In questa recensione dell'ultimo episodio, proveremo a connettere tutti i puntini per guardare al disegno completo. Come da rituale, anche questa ultima "puntata" di 30 snelli minuti, inizia il suo titolo con un "Non ho mai..." e chiude con un'inevitabile "detto Addio". Con un veloce montaggio sull'estate, siamo al weekend prima della partenza per il college, con bagagli da fare, amici da salutare e addirittura il matrimonio della Nonna da celebrare.

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Non ho mai... 4:

Dall'estate del 2020 siamo entrati in piacevole collisione con Devi Wishwakumar (Maitreyi Ramakrishnan), giovane adulta di origini indiane ma americana per intraprendenza e crescita, personaggio scritto a quattro mani da Lang Fisher e Mindy Kaling e ispirato dall'adolescenza di quest'ultima, in pieno conflitto tra voglia di integrazione e tradizioni di famiglia. Non sempre l'abbiamo amata, anzi, nel suo sbattere impacciatamente contro i mille errori causati da impulsività e desiderio irrefrenabile di mangiarsi la vita, abbiamo spesso avuto la tentazione di coprirci se non altro occhi e orecchie oppure fare un sano fast forward fino alla risoluzione del melodramma di episodio. Ma che adolescenza sarebbe senza un affare di stato per ogni problema, di cuore, famiglia o scuola che sia?

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Non ho mai... 4:

Dai primi minuti dei suoi ultimi trenta, Non Ho Mai... 4 chiude tutti gli archi narrativi aperti da Devi, dal percorso di elaborazione del lutto per la morte del padre al suo desiderio di vivere a pieno il liceo tra sesso, amore e divertimento fino alla realizzazione del sogno del college, quello delineato da bambina insieme al papà. Ci si commuove di malinconia e nostalgia mentre il sipario si appresta a chiudersi e John McEnroe ci da il suo passo e chiudo perché Devi è un po' figlia, un po' sorella e Devi siamo o siamo stati noi. Netflix saluta un suo fiore all'occhiello che difficilmente potrà essere replicato.

Il coraggio di Devi

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Non ho mai... 4:

Non ha ancora fatto la valigia Devi, è ancora vuota ai piedi del letto e la ragazza si sente sopraffatta dalla partenza imminente. È a quel punto che Fabiola e Eleanor ammettono di aver tanta paura a fare il primo passo verso una nuova vita e un nuovo futuro e ringraziano Devi per il suo coraggio. Non sarebbero lì tutte e tre, con davanti delle vite incerte sì ma piene di possibili avventure, non fosse stato per i desideri di Devi che, espressi davanti a quei suoi Dèi, hanno coinvolto con entusiasmo le sue amiche. Ci sono stati primi e secondi amori, confronti con i genitori, Fabiola ha scoperto e dichiarato il suo orientamento sessuale mentre Eleanor è venuta a patti con una madre che proprio non ce l'ha fatta a vedersi mamma. Cosa rimane il giorno prima di partire? Un'ultima visione del padre, che sempre li sul letto prova a darle un aiuto e manca come non mai. È proprio in quel momento però che avviene la maturazione finale: ad aiutare Devi ad uscire dalla crisi ed a ricordarle che non vede l'ora che il mondo scopra chi è, c'è Nalini (Poorna Jagannathan), sua madre, pronta a lasciarla andare, partire, prendere la sua strada. Devi è cresciuta, Devi è coraggiosa, Devi è orgogliosamente pazza e altrettanto orgogliosamente nerd. Devi porta con sé l'eredità emotiva materna e paterna e lo spettatore l'abbraccia.

Non ho mai... 3, la recensione: la vera sfida di Devi è piacere a se stessa

Devi e la tradizione

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Non ho mai...: una scena tratta dalla serie Netflix

Come avevamo sottolineato anni fa anche al punto 3 di Non ho mai...: 5 ragioni che la rendono speciale, tra i punti di forza della serie c'era stato il mostrare il contrasto continuo tra tradizioni e modernità che costellava la vita di Devi e di molti dei suoi amici e compagni, in quel melting pot di culture, religioni e lingue che sono gli Stati Uniti di oggi. L'avevamo definita la "Bella in Rosa" con disagio alla Il Mio grosso grasso matrimonio greco, proprio per quella difficoltà a bilanciare e fondere gli elementi delle proprie origini con l'essere una teenager in America. Nel corso di 4 stagioni, Devi ha combattuto contro le resistenze di sua madre a farle avere anche una vita sentimentale-ludica fuori da scuola, si è resa conto di aver lei stessa pregiudizi nei confronti della sua cultura d'origine ed è infine riuscita anche ad aiutare sua cugina, sua madre e forse, persino sua nonna, a lasciarsi andare alle possibilità. Come la salutiamo? Non ha più paura di essere sia indiana, religiosa e rispettosa delle tradizioni sia una quasi post adolescente pronta a vivere Princeton in tutte le sue sfumature. Si dipinge le mani con l'henné durante il mendi, usanza hindi eseguita per il matrimonio imminente della nonna e stupisce tutti in una danza che definiremmo bollywoodiana, insieme alla cugina Kamala, una "tradizione" da cui un tempo, all'inizio, sarebbe fuggita, rinnegandola.

Non ho mai... 2, la recensione: Devi la pazza è pronta a diventare la migliore versione di se stessa

Devi e l'amore: Il finale

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Non ho mai... 2: una scena della serie

Nella recensione spoiler free di tutta la quarta stagione (la potete leggere qui), avevamo già dedicato un paragrafo alle declinazioni d'amore della nostra Devi. Tutto è cominciato con il bel Paxton Hall-Yoshida con qualche trascurabile, adesso possiamo dirlo, incursione di Des (Anirudh Pisharody) nella terza stagione e di Ethan (Michael Cimino) in questa quarta, il rapporto più concreto è stato quello con Ben. In questo viaggio attraverso le relazioni sentimentali e le pulsioni sessuali, Devi ha spesso provato a rispondere al quesito su cosa significhi essere innamorati, infatuati, attratti e cosa effettivamente faccia un rapporto d'amore. Sono la passione e le scintille la chiave? oppure un'affinità intellettuale, qualcuno, come Ben (Jaren Lewison), che ti sfidi costantemente ad essere la migliore versione di te stesso? Riprendiamo il paragone con la "Bella in Rosa" di Molly Ringwald e aggirando il possibile spoiler, diciamo che Non ho mai... 4 nel suo finale d'amore, prende posizione e sceglie l'incontro della mente su quello del corpo: è come se, alla fine, Andie avesse scelto Duckie invece di Blane. Abbracciando la nuova se stessa, studiosa, innamorata, matura, religiosa, Devi torna un'ultima volta, prima di partire, a quell'altare della sua cameretta dove oltre a portare un saluto e un ringraziamento ai suoi Déi, volge lo sguardo alla foto del padre che sarà sempre con lei.

Conclusioni

A fine recensione di questo finale di stagione 4 e di serie, Non ho mai… riesce a chiudere malinconicamente il cerchio non solo della storia di Devi ma anche, tutto sommato, di quella dei suoi comprimari. Li abbiamo conosciuti, intravediamo le persone che diventeranno e come fossimo genitori, fratelli, amici, li salutiamo sapendo che se la caveranno. Netflix dice addio ad una delle sue serie teen migliori e Mindy Kaling si conferma una grande autrice da cui speriamo di vedere altri show in futuro.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
4.6/5

Perché ci piace

  • Le scelte di Devi nel finale sono coerenti con la persona che abbiamo conosciuto in 4 stagioni.
  • La salutiamo con l’affetto di un fratello o un genitore, segno del rapporto che la serie ha instaurato con lo spettatore.
  • Chiude tutti gli archi narrativi che ha aperto.

Cosa non va

  • Sceglie una sorta di happy ending funzionale ma sbrigativo.
  • Soffre del dover concentrare la fine di tutto in quei 30 minuti.