Miley Cyrus, attualmente, è la più grande popstar americana. Spessore musicale, attinenza e presenza, intelligenza artistica oltre che marcato senso dell'umorismo. Non manca di spirito né di sorrisi quando entra nella sala del Four Seasons di Los Angeles. Sembra passata un'eternità dai tempi di Hannah Montana e di Disney Channel. La stessa Disney che, oggi, l'ha richiamata per firmare il brano che chiude il terzo capitolo di una saga gigantesca. Grazie ad Avatar: Fuoco e Cenere, infatti, la cantautrice si ritrova al centro dell'universo di Pandora: sua è Dream as One, la canzone originale dei titoli di coda.
Candidata ai Golden Globes, la traccia racchiude il cuore tematico del film. "Sto facendo tutto quello che fanno gli altri senza nemmeno il 2% dello sforzo necessario per realizzarlo", scherza, incontrando un gruppo ristretto di giornalisti. "Paradossalmente mi ha fatto sentire ancora più parte del viaggio che questo team incredibile porta avanti da quasi vent'anni". Miley Cyrus racconta di aver visto il film in una versione quasi definitiva: "Ovviamente mi sono riconosciuta nella storia. È enorme, epico, ma allo stesso tempo intimo. Mi piace che Avatar parli di clan, di famiglie scelte. È qualcosa che sento molto vicino alla mia vita e al modo in cui lavoro da sempre".
La canzone come un filo di luce in mezzo alle ceneri
Quando le chiedono quale fosse la priorità nella scrittura del brano, Miley non ha dubbi. "Volevo che la melodia avesse la portata del film, ma che iniziasse piccolissima. Una sola voce, minima. È un po' anti-Avatar, e io adoro fare l'opposto di ciò che ci si aspetta", ride. "Non volevo soltanto l'epicità. Volevo i momenti intimi, familiari, silenziosi... quelli che, alla premiere, mi hanno colpita più di tutto". Mark Ronson, suo collaboratore di lunga data, è stato parte fondamentale del processo. "Mark è famiglia. E questo aiuta, perché il tema della famiglia scelta è centrale anche nella canzone. James voleva che suonasse come un mio singolo, qualcosa che avrei potuto pubblicare anche senza Avatar. Credo che ci siamo riusciti".
Miley Cyrus e la potenza delle immagini: "L'ispirazione? Un mondo intero"
Miley Cyrus ammette di essere sempre stata un'artista legata all'aspetto visivo della musica: "Ho appena fatto un visual album. Porto abiti da sera in studio e li uso come spartito emotivo. Una volta ho scritto un'intera canzone partendo da una scarpa Galiano!". Ma per _Avatar: Fuoco e Cenere, il processo s'inverte: "Per la prima volta è stata l'immagine a venire prima della musica. Pandora è così intrecciata, letteralmente e simbolicamente. Ho voluto infondere quei colori, quei tessuti, quella sensazione di unione dentro la canzone".
Tra dolore, epica e spettacolo scenico, Miley confessa di aver avuto come obbiettivo quello di aumentare l'emozione, anche dopo le oltre tre ore di durata. "La resilienza è stata fonte di ispirazione", spiega. "L'idea che per rinascere devi prima cadere. È qualcosa che conosco profondamente, nella mia vita personale". Non è un caso che parli, quasi sottovoce, dell'incendio che anni fa distrusse la sua casa a Malibu: "Non era tutto ciò che avevo perso. Sono letteralmente scesa tra le ceneri e ho ricostruito tutto. Per questo Fuoco e Cenere mi colpisce così tanto". Una "ricostruzione" sentimentale che si lega anche al suo fidanzamento, confermato dalla stessa cantante: "È molto in linea con il tema di Avatar: ricostruire, rinascere, scegliere l'amore con consapevolezza adulta".
E la popstar sorride ancora quando un giornalista le chiede cosa significhi, per lei, la frase simbolo di Avatar: I see you. "Per me vuol dire vedere qualcuno dall'interno. Non ciò che indossa, non la superficie. A volte le persone che ti amano ti vedono più chiaramente di quanto tu veda te stessa. Questa frase è il cuore di tutte le relazioni vere".
Da Disney a... Disney Legend
Era il 2006 quando Miley Cyrus è letteralmente esplosa con Hannah Montanta, diventando un fenomeno teen. Un anno dopo, prodotto da Walt Disney Records, il primo album, Meet Miley Cyrus. Vent'anni dopo il cerchio si è chiuso quando è stata inserita tra le Disney Legends: "Un momento surreale. Ero lì con Jamie Lee Curtis, con James Cameron... e l'ho detto scherzando: Se mai avrai bisogno di una canzone, chiamami", confida. "La cosa folle è che mi hanno chiamato davvero". L'unico a non farlo? "Harrison Ford. Lo sto ancora aspettando". Poi, sulla possibilità di tornare alla recitazione: "Mai dire mai. Ma ora amo poter essere parte dei film attraverso la musica. Mi permette di entrare e uscire dai mondi senza cambiare la mia vita intera".
Ora che Miley è divenuta adulta, confida che "L'obiettivo è scegliere con il cuore, non con il ritmo della frenesia". Guardando al futuro, Cyrus rivela una nuova serenità: "Sono orgogliosa delle scelte che ho fatto, soprattutto di quelle che non ho fatto. Crescendo davanti al mondo, hai la tentazione di riempire ogni minuto. Ora apprezzo il silenzio. La calma".
L'eredità Avatar
"Dopo tre ore e mezza di film, chiedo al pubblico di restare con me altri tre minuti e mezzo. So che il film è lunghissimo", ride di gusto, rispondendo a chi le chiede quale fosse l'eredità di Avatar "ma se sono riuscita ad accompagnare il pubblico nell'ultimo respiro emotivo, allora ho fatto la mia parte per questa storia titanica". E conclude: "Avatar è grande, spettacolare, ma il suo cuore è umano. E tutto parte dalla mente e dal cuore di James. Io ho solo cercato di onorarlo. Di farvi uscire dal cinema non solo col fiato corto, ma con il cuore pieno".