Parliamo spesso di servizi streaming che arrivano nella già affollata offerta ma ci sono anche quelli che chiudono i battenti. Neanche il tempo infatti di ottenere il nuovo nome, Lionsgate+ (ex STARZPLAY) lascerà il mercato italiano (e quello di altri 11 Paesi) entro il 31 marzo 2023. Gli originali STARZ e i contenuti acquisiti che sono usciti in anteprima entro la fine del 2022 nei mercati interessati andranno in onda nella loro interezza senza modifiche previste alle date di messa in onda annunciate.
Alcune serie non hanno ottenuto il rinnovo, come il tanto chiacchierato adattamento televisivo de Le relazioni pericolose, altre sono state rimandate come Pennyworth 3, altre ancora non sappiamo che nuova casa avranno come il revival di Party Down. Ci sarà quindi una piattaforma streaming in meno a cui abbonarsi tra qualche mese, e i titoli soprattutto quelli ancora in onda dovranno essere venduti altrove. Sarà interessante scoprire e giocare al toto-piattaforma per capire dove potremo vedere le nuove stagioni in arrivo. Gli abbonati verranno avvisati prima della chiusura. Ci sembra l'occasione perfetta per consigliarvi 15 serie tv da vedere su Lionsgate+ e da recuperare prima che la piattaforma streaming chiuda i battenti.
1. Castle Rock (2018 - 2019)
Cominciamo con Castle Rock, la serie antologica che trae ispirazione dallo sconfinato ed immaginifico mondo nato dai romanzi di Stephen King. La storia, che è ambientata proprio nella cittadina di Castle Rock (dove sono ambientati diversi romanzi e racconti del prolifico scrittore del Maine), si incentra nella sua prima annata su un avvocato che torna in città per indagare sullo strano caso di un ragazzo trovato nei sotterranei di un penitenziario abbandonato, la seconda, invece, segue un'infermiera (il nome Annie Wilkes vi dice qualcosa?) che viene rapita. Nel cast Bill Skarsgård, Lizzy Caplan, Sissy Spacek, Tim Robbins e tanti altri.
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2. Dr Death (2021 - )
Incredibile storia vera del Dr. Death del titolo, Christopher Duntsch, soprannominato appunto Dottor Morte, interpretato da Joshua Jackson e ispirato al popolare podcast statunitense della rete Wondery e a un reale medico, che da promessa della neurochirurgia divenne un pericoloso e atroce macellaio. È attualmente in produzione anche una seconda stagione (facendo diventare la serie antologica) con al centro un nuovo Dottor Morte, ovvero il chirurgo italiano Paolo Macchiarini, interpretato da Edgar Ramirez e con Mandy Moore nei panni della giornalista investigativa Benita Alexander, che lo sbugiardò.
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3. Gaslit (2022)
Basata sulla prima stagione dell'acclamato podcast Slow Burn e creata da Robbie Pickering con Matt Ross come regista, la miniserie Gaslit è prodotta da Sam Esmail e Julia Roberts, che tornano a collaborare dopo Homecoming - e lei sceglie di tornare per la seconda volta sul "piccolo" schermo, e nuovamente accanto a Shea Whigham. La Roberts interpreta Martha Mitchell, ovvero colei che aveva intuito prima di tutti lo scandalo Watergate ma venne zittita, in primis dal marito John Mitchell, il fedele procuratore generale di Nixon, interpretato da un'irriconoscibile Sean Penn.
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4. Heels (2021 - )
Heels è la serie sul wrestling che ha fatto tornare in tv l'ex Arrow Stephen Amell (di cui è in produzione una seconda stagione) che insieme all'ex Viking Alexander Ludwig racconta il rapporto complicato e altalenante tra due fratelli nel mondo del wrestling. Sul ring interpretano il bravo ragazzo e il villain ma nella vita reale devono affrontare ben altri problemi. Uno spaccato inedito e interessante sul mondo del wrestling scritto da Michael Waldron (Loki) e Mike O'Malley (Glee).
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5. It's A Sin (2021)
It's A Sin è il titolo di una canzone anni '80 dei Pet Shop Boys. Una cover è stata fatta dagli Years and Years, il gruppo musicale di cui fa parte Olly Alexander, giovane e promettente attore britannico dichiaratamente omosessuale. Years and Years è anche il titolo della miniserie di Russell T. Davies, tornato in tv con un'altra, It's A Sin, lo stesso titolo di quella canzone anni '80 con tra i protagonisti proprio Olly Alexander. Tralasciando le coincidenze lostiane, la miniserie è coraggiosa, coloratissima al neon, musicale al massimo per raccontare il diffondersi e la disinformazione dell'AIDS negli anni '80 su un gruppo di ragazzi inglesi.
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6. The Act (2019)
Continuiamo la nostra lista delle migliori serie tv da vedere su Lionsgate+ con The Act, tratta da una tanto incredibile quanto inquietante storia vera. Gypsy Blanchard (Joey King) è una giovane relegata su una sedia a rotelle a causa di numerosi problemi di salute che vive un rapporto molto conflittuale con la madre, l'iperprotettiva Dee Dee (Patricia Arquette). Con il tempo Gipsy scoprirà una serie di segreti che la madre ha sempre cercato di tenerle nascosti, e tra le due scoppierà una violenza inaspettata. Patricia Arquette si è aggiudicata un Golden Globe ed un Emmy per il ruolo.
7. The Great (2019 - )
Continuiamo con The Great, un dramedy crudo, irriverente e decisamente sopra le righe che racconta l'ascesa al trono di Caterina la Grande, regnante più longeva della storia di Russia. Dallo stesso sceneggiatore de La favorita, Tony McNamara, la serie segue le vicende che portarono la giovane Caterina (interpretata da una sempre stupenda Elle Fanning) ad escogitare un piano per usurpare il trono del marito Pietro (Nicholas Hoult). A colpire di più la rappresentazione della corte imperiale russa, tra eccessi, frivolezze e indicibili violenze: solo l'acume e la profonda cultura della protagonista potranno trascinare il mondo arretrato e profondamente maschilista di Pietro nell'Epoca dei Lumi. Una seconda stagione ancora meglio della prima e una terza attualmente in produzione.
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8. Normal People (2020)
Considerata una delle migliori serie televisive della scorsa annata, Normal People è basata sull'omonimo romanzo di Sally Rooney. Marianne e Connel (Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal) sono due giovani innamorati che seguiamo dall'adolescenza, quando si conoscono al liceo di una cittadina irlandese, fino agli anni del Trinity College a Dublino. Una relazione complicata e difficile, che nel corso del tempo si evolve in maniera inaspettata.
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9. P-Valley (2020 - )
P-Valley è una serie tv ambientata nel Sud degli Stati Uniti, creata da Katori Hall e con diverse registe donne - tra cui Karena Evans, Kimberly Peirce, Millicent Shelton e Tamra Davis - che si alternano alla regia. Al centro della trama un gruppo di donne che lavorano in uno strip club, chiamato The Pink, a Chucalissa nel Mississippi, e tutti coloro che ne varcano le soglie. Tra loro c'è chi è carico di sogni e speranze e chi, invece, è smarrito e disilluso: questa serie ci insegna a cercare la bellezza anche nei luoghi in cui mai ci aspetteremmo di trovarla.
10. Party Down (2009 -)
Workplace comedy di nicchia ma assolutamente spassosa, che mostra il lavoro di un'agenzia di catering a Los Angeles. I dipendenti sognano di sfondare a Hollywood e per sbarcare il lunario fanno i camerieri e la comedy vuole mostrare tutte le contraddizioni e i sogni spesso infranti della City of Stars. Party Down è diventata famosa per essere stata una sorta di reunion di Veronica Mars, dato che tra i creatori figura Rob Thomas, dalla cui mente è nata l'investigatrice detective interpretata da Kristen Bell e che quest'ultima partecipa come attrice insieme a Adam Scott, Ken Marino, Ryan Hansen, Martin Starr, Joey Lauren Adams, J.K. Simmons, Ed Begley Jr, Darran Norris, Alona Tal, Steve Guttenberg, Jane Lynch, Enrico Colantoni, Jason Dohring e Ryan Devlin. Una terza stagione revival è in arrivo.
11. Pennyworth (2019 - )
Prequel televisivo di Batman nato dalla penna di Bruno Heller (quello di Gotham, evidentemente appassionato del Cavaliere Oscuro) e Danny Cannon per raccontare l'origin story di Alfred Pennyworth, ovvero il futuro maggiordomo e padre putativo di Bruce Wayne. Nella serie, un procedurale dalle tinte spy e noir che via via apre anche una forte storia orizzontale e politica, figurano due giovani Thomas Wayne (Ben Aldridge) e Martha Kane (Emma Paetz), ovvero i futuri genitori di Bruce. Pennyworth è interpretato da Jack Bannon mentre nel cast figurano anche, tra gli altri, le ex star di Roma (altro show di Heller) Polly Walker e James Purefoy.
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12. Power Universe (2014 - )
Tra le serie più di successo della piattaforma troviamo Power, prodotta - tra gli altri - dall'artista 50 Cent. Il cosiddetto Power Universe insomma. Il protagonista della storia è James "Ghost" St. Patrick (Omari Harwick), il proprietario di un celebre night club che è anche uno dei principali narcotrafficanti di New York (soprannominato, appunto, "Ghost"). Durante la serie vedremo il protagonista cercare di trovare un equilibrio tra il suo essere un uomo d'affari di successo ed un potente criminale, cosa che non è assolutamente semplice. La serie ha generato svariati spin-off, tutti di successo: Power Book II: Ghost (2020 - ), che ha come protagonista il figlio di Ghost, Tariq; Power Book III: Raising Kanan (2021 -), prequel ambientato negli anni '90 con protagonista proprio il personaggio di 50 Cent, e Power Book IV: Force (2022 - ).
13. Ramy (2019 - )
Comedy semi-autobiografica dalle tinte drammatiche di Ramy Youssef, che racconta la vita di un musulmano americano nella cultura occidentale, dove solitamente vengono mal visti o comunque guardati con sospetto, soprattutto dopo l'11 settembre. Ramy ha vinto il Golden Globe come Miglior Attore e la serie è stata anche nominata agli Emmy. Uno spaccato onesto, a volte crudo a volte paradossale, che presenta un protagonista tutt'altro che positivo per raccontare tutte le contraddizioni della contemporaneità e la ricerca delle proprie origini.
14. Vida (2018 - 2020)
Vida è una dramedy lodata per la rappresentazione LGBTQIA+ e per le due protagoniste Melissa Barrera e Mishel Prada. Le attrici interpretano due sorelle messicane-statunitensi, Emma e Lyn, nell'East Los Angeles di oggi totalmente agli opposti ma che la vita, anzi la morte della madre, fa ritrovare sotto lo stesso tetto. Tornate nel loro vecchio quartiere, Emma e Lyn saranno costrette ad affrontare il passato e alcune verità e rivelazioni sconvolgenti sull'identità della madre. Un fatto che le farà mettere in discussione anche le proprie. Dolce e pungente allo stesso tempo, incredibilmente attuale.
Years and years, la recensione: oltre il futuro della serialità
15. Years and Years (2020)
Miniserie co-produzione HBO-BBC con un cast capitanato nientemeno che da Emma Thompson per raccontare un futuro distopico che è anche il futuro della serialità. Nata dalla mente folle e geniale di Russell T. Davies, è un family drama futuristico con tinte à là Black Mirror. Al centro di Years and Years i Lyon, quattro fratelli, diversi ma uniti, e a vegliare su di loro nonna Muriel, matriarca della famiglia. Stephen, banchiere, è sposato con Celeste e ha due figlie e una buona posizione sociale; Daniel lavora al municipio ed è un omosessuale felicemente fidanzato con Ralph; Edith manca a casa da anni, in giro per il mondo ad inseguire tante cause umanitarie, denunciando ciò che non va e provando a salvare il pianeta; la "piccola di casa" Rosie, madre single con un figlio a carico e un altro in arrivo, è ferma su una sedia a rotelle ma questo ha solo quadruplicato la sua grinta e voglia di vivere. Il destino di ognuno di loro sarà inaspettato e imprevedibile.