Maxton Hall – Il mondo tra di noi, la recensione: un teen drama che vorrebbe essere uno young adult

La recensione di Maxton Hall - Il mondo tra di noi: la serie tedesca a metà strada tra teen drama e young adult propone dinamiche e personaggi già visti. Tratta dal romanzo Save Me. In streaming su Prime Video.

Maxton Hall – Il mondo tra di noi, la recensione: un teen drama che vorrebbe essere uno young adult

Tutti si meritano un mondo di possibilità. Di sognare e amare chi vogliono.

Lo young adult è il genere che va per la maggiore rispetto ai classici teen drama di un tempo e che ha provato a sostituirlo nel corso degli ultimi anni, spesso non riuscendoci appieno (l'epoca d'oro del genere adolescenziale è oramai fatta e finita da tempo). Purtroppo è qualcosa che riscontreremo anche nella recensione di Maxton Hall - Il mondo tra di noi, ultimo esempio in tal senso che questa volta viene dalla Germania e da Prime Video, dove è disponibile interamente coi propri sei episodi dal 9 maggio.

Una trama teen che vorrebbe essere adulta

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Maxton Hall - Il mondo tra di noi: la protagonista Harriet Herbig-Matten

La trama di Maxton Hall - Il mondo tra di noi (titolo originale Die Welt zwischen uns, titolo internazionale The World Between Us) non è solo basica ma anche trita e ritrita: tratta dal romanzo bestseller Save Me di Mona Kasten (edito in Italia da Sperling & Kupfer), è la storia di Ruby (Harriet Herbig-Matten) una studentessa di umili origini entrata grazie ad una borsa di studio nella prestigiosa scuola privata di Maxton Hall come biglietto da visita per Oxford a cui punta da sempre: è insomma una outsider, un pesce fuor d'acqua in una scuola elitaria fatta di capi firmati e apparenti frivolezze per giovani che hanno un futuro già assicurato dalle proprie famiglie. Lei invece deve barcamenarsi con un lavoro da cameriera dopo la scuola per riuscire a pagare una poltrona montascale di qualità per il padre invalido (proprio tutte le carte in regola per apparire di buon cuore e grandi speranze agli occhi del pubblico). Viene per puro caso a conoscenza di un segreto e questo la porta ad interagire con il bello e dannato della scuola, un figlio di papà in tutto e per tutto di nome James Beaufort (Damian Hardung), erede milionario insieme alla sorella. Quella che scatterà tra loro a quel punto sarà una scintilla che rischierà di bruciare non pochi rapporti e spezzare non pochi cuori.

Uno sviluppo prevedibile

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L'esclusiva scuola al centro della serie Prime Video

Tutto è prevedibile e scontato nello sviluppo narrativo di Maxton Hall - Il mondo tra di noi: la disparità sociale che già aveva fatto scuola in The O.C., le cattiverie e le ripicche tra adolescenti già mostrate meglio in Gossip Girl, le storie d'amore impossibili già analizzate in moltissimi teen drama - ce ne sono almeno altre due in campo tra gli altri personaggi che fanno parte della vita dei due protagonisti. Risulta però tutto così svogliato, nonostante ogni tanto si provi a dare profondità ai personaggi e alle tematiche che si portano dietro ma che alla fine risultano solamente fastidiosi agli occhi dello spettatore.

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Una scena con Harriet Herbig-Matten

A partire dalla protagonista, che è difficile associare ad una ragazza acqua e sapone della porta accanto e che da subito sembra fin troppo attratta da quel mondo che tanto dice di detestare. Non c'è una vera e propria evoluzione per i vari personaggi, che sembrano riprendere gli stilemi dei primi anni 2000 in cui erano tutti "troppo belli per essere veri" e soprattutto adolescenti credibili. Anche alcune tematiche importanti - come la malattia e i sussidi statali, quella LGBTQIA+ e altre riguardanti i terrori dell'adolescenza vengono trattate con superficialità e arroganza. Nemmeno i genitori e gli adulti in generale fanno la loro parte, con i protagonisti lasciati totalmente in balia di se stessi. Il che potrebbe diventare una denuncia sottesa, se non fosse espressa in modo così banale.

Una conclusione aperta

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I protagonisti in un'immagine

Maxton Hall - Il mondo tra di noi è prodotta da UFA Fiction e adattata per la tv da Daphne Ferraro, con la regia di Martin Schreier e Tarek Roehlinger. Anche quest'ultima sembra stanca, senza troppi guizzi o trovate originali, utilizzando un setting di colori, luci e inquadrature che strizza prepotentemente l'occhio ai teen drama e agli young adult del passato senza decidere bene da che parte stare, e senza avere una propria vera identità che non sia un mix ibridato di quanto è stato fatto in precedenza. Peccato, forse con un altro tipo di attenzione e approfondimento sarebbe potuto venire fuori un prodotto che avesse qualcosa da dire alle generazioni di oggi invece che far rimpiangere agli spettatori più maturi le serie della loro adolescenza.

Conclusioni

Chiudiamo la recensione di Maxton Hall – Il mondo tra di noi delusi da questa nuova serie a metà strada tra teen drama e young adult che non decide bene che panni indossare e per questo risulta un prodotto mancato, troppo figlio degli illustri predecessori del genere senza metterci per davvero qualcosa di nuovo e senza dare un approfondimento, una caratterizzazione e un’interpretazione convincente ai personaggi, per far immedesimare i giovani spettatori con loro. Anche i tedeschi possono sbagliare con la serialità.

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
4.8/5

Perché ci piace

  • La disparità sociale e il privilegio tra le tematiche affrontate…

Cosa non va

  • …ma in modo totalmente superficiale e scontato.
  • Il poco approfondimento sui personaggi.
  • Lo sviluppo scontato delle storyline.
  • La recitazione dei giovani interpreti.