Il 2023 coincide con il film numero 50 per Woody Allen, Un colpo di fortuna (Coup de chance), presentato fuori concorso alla 80a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, dove è stato accolto da un caloroso applauso sul finale, e che ora arriva anche al cinema dal 6 dicembre con Lucky Red. Allen torna in una delle sue città preferite al mondo, ovvero Parigi, 12 anni dopo quel Midnight in Paris che ci fece reinnamorare del suo cinema, questa volta girando il film totalmente in francese. La pellicola vede al centro una coppia apparentemente innamorata, realizzata e inossidabile, Fanny e Jean (formata da Lou De Laâge e Melvil Poupaud) la cui vita coniugale viene stravolta dal ritorno di un vecchio compagno di liceo della ragazza, Alain (Niels Schneider), uno scrittore perdutamente innamorato di lei dai tempi della scuola. Inizia così un triangolo amoroso che sembra giocare una pericolosa partita a carte col destino, e non è la prima volta nella filmografia del regista.
Questione di destino
Proprio il Fato sembra accanirsi contro i due innamorati di Un colpo di fortuna (qui la recensione): Jean si rivela un uomo molto più pericoloso e tossico di quanto sembri inizialmente, anche alla dolce suocera appassionata di gialli e crime (Valérie Lemercier). L'occasione perfetta per il regista newyorchese di reiterare alcune delle tematiche più ricorrenti ed importanti nella sua poetica, come l'amore, il tradimento, la morte. Ma soprattutto il destino, il caso, la fortuna del titolo che torna 18 anni dopo Match Point, da molti considerato il capolavoro moderno del cineasta o comunque il suo film più incisivo. Anche in quella pellicola al centro della trama vi era un triangolo amoroso, formato da Chris (Jonathan Rhys Meyers), Nola (Scarlett Johansson) e Chloe (Emily Mortimer).
Entrambe le situazioni finiscono con un membro dell'equazione morto assassinato da un'altra delle parti coinvolte. Eppure il loro destino sarà molto diverso: da una parte chi tradisce è destinato a farla franca e vivere col senso di colpa (e col colpo di fortuna) per tutta la vita per non essere stato scoperto; dall'altra saranno sparati due colpi dal Destino (il primo di sfortuna perché farà una brutta fine la persona meno egoista delle tre, il secondo il colpo di fortuna del titolo perché il piano ingegnato dal predatore della storia si ritorcerà inaspettatamente contro di lui).
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La vita è un caos
Quello che Woody Allen con la sua filmografia - e in particolare con il lungometraggi ripercorsi in questo articolo - sembra voler dirci è che non abbiamo il controllo che pensiamo sulla nostra esistenza, dominata più dal caos (e dal caso) che dal libero arbitrio, che ha potere fino ad un certo punto, quando entrano in campo forze molto più grandi e secolari di noi. Match Point e Un colpo di fortuna sono due storie di prede e predatori, che si scambiano tra loro nel corso dei due film. Questo è particolarmente vero nel film più recente del regista, in cui al centro dell'ultimo atto c'è una vera e propria battuta di caccia dal risultato davvero inaspettato. Il simbolismo in Allen si spreca e infatti fin dal titolo in Match Point si parla non solo del punto che nel tennis decide l'esito di una partita ma anche della pallina da tennis come simbolo di entrambe le direzioni che avrebbe potuto prendere la vita dei protagonisti.
Fortune e delitti
Ma c'è un terzo titolo nell'ampia filmografia di Allen particolarmente legato al Fato mitologico e al crimine e al sangue interconnessi, come se ci fosse un sacrificio di epica memoria per ottenere qualcosa dall'alto. 16 anni prima di Coup de Chance, Sogni e delitti vedeva protagonisti Colin Farrell e Ewan McGregor nei panni di due fratelli che, in condizioni finanziare precarie, si ritrovavano a commettere un omicidio, vivendo da quel momento con un eterno senso di colpa e facendosi continuamente degli esami di coscienza, reagendo in modo diverso all'accaduto. La pellicola, dalle atmosfere particolarmente inquietanti, si intitola in originale Cassandra's Dream, che è il nome della barca a vela dei fratelli vinta con le scommesse alle corse dei cani, ma anche di quel personaggio omerico detentore di Fato e Destino, che vedeva ciò che altri non riuscivano a cogliere. Ecco quindi che la tragedia greca ritorna inesorabile nelle storie alleniane, e ci vuole proprio un colpo di fortuna per sperare di (ri)mettere tutto al proprio posto.