Mary & George, la recensione: la Corte reale è un covo di serpi nella serie con Julianne Moore

La recensione di Mary & George, la serie storica romanzata con Julianne Moore e Nicholas Galitzine ogni domenica in esclusiva su Sky Atlantic e in streaming solo su NOW fino al 28 aprile.

Mary & George, la recensione: la Corte reale è un covo di serpi nella serie con Julianne Moore

Lo scriviamo subito, all'inizio della recensione di Mary & George, la serie Sky Original in onda ogni domenica su Sky Atlantic e in streaming solo su NOW: non aspettatevi un period drama storicamente accurato in toto, se non nelle scenografie e nei costumi, e nemmeno una serie troppo moderna, inutilmente sboccata e sensazionalistica. Approcciatevi piuttosto ad un prodotto che trova un suo equilibrio nel mezzo, e che si fa portavoce di una verità indubbiamente storica: la Corte reale è un luogo da cui tenersi fortemente alla larga... a meno che non si cerchi a tutti i costi il potere e si sia disposti a tutto per mantenerlo una volta ottenuto.

Una trama... senza esclusione di colpi

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Mary e George: il cast della serie

La trama di Mary & George non fa sconti a nessuno: Mary Villiers (una diabolica Julianne Moore) è una donna di umili origini ma intelligente ed ambiziosa, che tratta da sempre con schiettezza i propri numerosi figli e il marito, un anziano lord spesso ubriaco e manesco. Quando quest'ultimo muore, rimane sommersa dai debiti, mentre cerca un nuovo matrimonio che possa assicurare benessere a se stessa e alla propria prole, e in attesa di far sposare il proprio primogenito che non brilla per bellezza o per socialità. Decide allora di puntare tutte le proprie carte sul secondogenito, George (Nicholas Galitzine), di bella presenza ma innamorato di una domestica con cui vorrebbe fuggire. Lei invece investe tutto il proprio denaro per spedirlo a Parigi, dove scoprirà non solo il galateo di Corte francese ma anche e soprattutto la propria bisessualità. Identità che sarà utile alla donna nel suo piano per arrivare a Palazzo, direttamente nel letto di Giacomo I d'Inghilterra, alias Re Giacomo VI di Scozia (Tony Curran), rinomato per i suoi gusti in fatto di giovani ragazzi, nonostante sia sposato e con un figlio maschio erede al trono, ritenuto da tutti inadatto al ruolo.

Un covo di serpi

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Mary e George: Julianne Moore è la diabolica Mary Villiers

È interessante che Mary & George, scritta da DC Moore(Killing Eve, Temple) ispirandosi al saggio The King's Assassin di Benjamin Woolley e diretta da Hermanus (Living, Moffie), prenda il proprio titolo non da una coppia amorosa ma da una relazione madre-figlio tra le più tossiche mai viste. La prima metà della serie illustra, caratterizzandoli fin da subito, il rapporto tra i due personaggi titolari e la sete di potere della donna, stanca di essere bistrattata e maltrattata e convinta di meritare una sorta di riscatto sotto forma di vendetta per tutti i soprusi subiti, ed essere destinata a vivere nell'agiatezza più lussuosa possibile.

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Mary e George: una sequenza con Tony Curran

Sono proprio le sue strategie e macchinazioni il punto forte della miniserie, non solo per mettere in scena gli intrighi di palazzo in stile Game of Thrones, ma anche e soprattutto la mente brillante e adattabile alle situazioni di colei che divenne una delle donne più influenti d'Inghilterra, nonché più potenti a Corte, un vero e proprio covo di serpi, dunque. Julianne Moore le dona furbizia e fascino, mentre Nicholas Galitzine ritrae il suo George come un ragazzo inizialmente idealista e angelico ma molto presto catturato dal fascino della ricchezza e del potere, tanto da rendersi conto che può diventare un'arma anche contro la propria stessa madre. A chiudere il triangolo Tony Curran, convincente nei panni del Re, vittima delle proprie insicurezze e debolezze, lunatico e delicato, ma anche iruento e incostante.

Un destino nefasto

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Mary e George: i protagonisti Julianne Moore e Nicholas Galitzine in una scena

Quello che si crea, mattone dopo mattone, davanti a Mary e George è sicuramente un destino nefasto, fosse anche solo per tutte le persone che hanno colpito nella propria scalata sociale e che potrebbero chiedere il conto al Fato. Anche se la Mary Villiers del serial è sicuramente convinta che il destino si crea con le proprie mani, anche nel sangue se necessario; d'altronde, pensiamo alla madre di Kate che fece di tutto per farle conoscere il Principe William o altri esempi di questo tipo che vengono dalla realtà. Tutti a Corte vengono mostrati senza idealismo alcuno: sono freddi, calcolatori, pronti a tutto pur di ottenere ciò che vogliono e soprattutto riuscire a mantenere poi quello status sociale così faticosamente acchiappato con le unghie e con i denti.

Nella seconda metà della miniserie avviene l'evoluzione del "rapporto a tre", anche da parte di George che coincide con un cambio d'acconciatura, per una scrittura e una regia che non tradiscono il proprio carattere più squisitamente storico ma affondano lo sguardo nei corridoi di palazzo, che non solo quelli che ricordano la spettacolarizzazione de I Tudors perché si fermano prima di "saltare lo squalo", pur romanzando la Storia. Vi è anche un parallelismo non solo nell'evoluzione dei due protagonisti ma anche delle loro relazioni: se quella tra George e Giacomo è una montagna russa di alti e bassi continui, Mary trova stabilità e (forse) felicità in un'ex prostituta, che eleva a propria dama di compagnia, per la quale sembra provare qualcosa di più che semplice affetto, forse per il percorso simile "dalle stalle alle stelle" che si è ritrovata a compiere. Un elemento LGBT del serial senza che diventi una quota necessaria a monte, ma piuttosto un modo per riflettere sull'ipocrisia che ancora oggi pervade la società e i governi.

Conclusioni

Concludiamo la recensione di Mary & George definendo la serie un period drama al veleno che sa intrattenere con arguzia e qualche libertà creativa. Julianne Moore è la punta di diamante di un cast non sempre all'altezza ma comunque convincente. Nessuno dei personaggi compie un'azione spinto dalla mera e pura generosità e a Corte chiunque può colpirti alle spalle senza preavviso. Una riflessione a specchio sull’attualità e su cosa si è disposti a fare per un briciolo di potere.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.4/5

Perché ci piace

  • Julianne Moore.
  • Le relazioni sentimentali e sessuali dei due protagonisti.
  • L’evoluzione del loro carattere e del loro rapporto.
  • La strizzata d’occhio all’attualità.

Cosa non va

  • Chi cerca una totale accuratezza storica, dovrà guardare altrove.
  • Alcune scelte creative dell’autore potrebbero infastidire i più puristi.
  • Non tutti gli interpreti sono all'altezza della Moore.