Mare Fuori 4, Ludovica Coscione avverte: attenti a Teresa!

"Teresa decide di pensare a sé: prima era una Tassorosso, ora è una Serpeverde": intervista a Ludovica Coscione, attrice di Mare Fuori 4, nel mezzo di uno dei triangoli più imprevedibili della serie. Tra Edoardo e Carmela, la più letale potrebbe essere proprio lei.

Mare Fuori 4, Ludovica Coscione avverte: attenti a Teresa!

Mare Fuori 4 arriva il primo febbraio su Raiplay con sei episodi, poi su Rai Due dal 14 febbraio. Il finale della terza stagione si è interrotto con un cliffhanger in piena regola: chi muore tra Carmine, Rosa e Don Salvatore? Le nuove puntate però riservano molte sorprese. Una di queste, come dice nella nostra intervista, riguarda la Teresa interpretata da Ludovica Coscione.

2Mare Fuori 3 Ep1 Ph Maria Esposito Matteo Paolillo Antonio Daquino  Phsabrina Cirillo Hd Dsc01179
Mare fuori 3: un momento della serie

Al centro di uno dei triangoli più movimentati di Mare Fuori, Teresa condivide Edoardo (Matteo Paolillo) con Carmela (Giovanna Sannino), moglie di lui e madre di suoi figlio. La ragazza è un personaggio particolare nella serie: non è né una degli adulti, né una dei ragazzi chiusi in carcere, anche se rimane affascinata da uno di loro. È un po' come se lei fosse i nostri occhi, quelli del pubblico.

Ma, come ammette la stessa attrice, in Mare Fuori 4 qualcosa in lei cambia: "Non so come sia ancora vivo il mio personaggio, in mezzo a quei due! Teresa si evolve e decide di pensare a sé. Anche se, quando ha donato il sangue a Edoardo, ha capito che l'amore è un sentimento più forte della rabbia. È stata una Tassorosso nelle prime tre stagioni, ma in questa quarta forse inizierebbe a chiacchierare con Draco Malfoy, e a passare ai Serpeverde!"

Mare Fuori 4: intervista a Ludovica Coscione

Con Mare fuori si piange. È matematico. Questo perché il regista Ivan Silvestrini, insieme agli sceneggiatori della serie Rai prodotta da Picomedia, hanno proprio questo come obbiettivo. Ludovica Coscione conferma: "Una delle sue frasi che amo di più è: cerco di dare sempre l'happy ending più straziante che posso! Mi fa molto ridere. Credo ci riesca perché fa piangere realmente anche noi sul set. E anche lui è il primo che si commuove e si emoziona."

Mare fuori 4: svelato chi ha sparato e chi è rimasto ferito nel finale di stagione

Silvestrini dirige così gli attori di Mare Fuori: "Ivan è un regista molto empatico, molto sensibile. Quindi, conoscendo benissimo ognuno di noi, riesce a toccare delle corde che ci fanno commuovere sul serio. Grazie a lui sentiamo profondamente l'emozione in scena. Evidentemente arriva perché è reale."

Mare Fuori 4: chi è Teresa

Ma quindi chi è Teresa in Mare Fuori 4? Come dicevamo, per tre stagioni è stata i nostri occhi. Ma ora ha un ruolo più attivo all'interno della storia. Ludovica Coscione che la interpreta da diversi anni ce la racconta così: "Sì, è come se lei fosse l'occhio del pubblico. Specialmente nella prima stagione. Oggi dico che è stato divertente, ma all'epoca è stato estenuante trovare un punto di contatto con lei, in modo da non giudicarla, ma, anzi, capirla, comprenderla, credere nelle sue decisioni. Lei ha un'anima così buona che giudica la persona dopo averla conosciuta. Non ha pregiudizi."

Mare Fuori 4: Clotilde Esposito ha pianto riguardando le sue scene

Mare Fuori 4: una serie che finalmente parla di giovani

Per tanti anni in Italia le serie su (e per) i giovani hanno latitato. Sarà perché la nostra età media è altissima (47 anni!), ma per lungo tempo ci sono state poche serie sugli adolescenti. I teen drama, dicono i America. Poi sono arrivate SKAM Italia e Mare Fuori: entrambe di grandissimo successo, a dimostrazione che la fame per queste storie è tanta.

Mare Fuori 5
Mare fuori: una foto di scena

I 20 migliori teen drama della nostra (e vostra) adolescenza

Perché si parla così poco dei giovani in Italia al cinema e in televisione? Secondo Ludovica Coscione: "La società contemporanea tende sempre a o essere proiettata assolutamente nel futuro, a livello proprio scientifico, tecnologico, o completamente nel passato a livello umanistico. Si dice sempre: si stava meglio quando si stava peggio. Sembra che si cerchi sempre di rimediare agli errori delle generazioni precedenti per poi rendersi conto che si è diventati la generazione precedente. Per questo non riusciamo mai a evolverci come società: perché non si guarda mai il presente. Rendersi conto che ci sono delle differenze tra prima e dopo, fra una generazione e l'altra, senza guardare però con occhio critico a quello che c'è nel presente non porta a un vero cambiamento. Bisogna fermarsi, guardare il presente e, perché sia un vero cambiamento, bisogna attuarlo nel presente. Senza far passare troppo tempo o guardare sempre al passato. È fondamentale prendersi un momento di critica e autocritica."