Maleficent 2, Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer: “Un sortilegio? Rendere il mondo più tollerante”

Maleficent - Signora del Male: Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer hanno presentato a Roma il nuovo film che parla di tolleranza, diversità e maternità.

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Maleficent: Mistress of Evil, Angelina Jolie affronta Elle Fanning

"Il mondo dovrebbe essere un luogo più tollerante, questo è il sortilegio che vorrei lanciare sul mondo". A parlare è Michelle Pfeiffer, vera sorpresa di Maleficent - Signora del Male, il secondo film del franchise con Angelina Jolie che riprende i personaggi de La bella addormentata mel bosco e del film Maleficent, del 2014, in uscita in Italia il 17 ottobre, e che è stato presentato oggi a Roma. È naturale che si parli di sortilegi, visto il tema del film: Ingrith, il personaggio di Michelle Pfeiffer, non è una strega come Malefica, è una regina umana che però si troverà ad aver a che fare con un incantesimo. La ragione dell'incontro/scontro tra Ingrid e Malefica è il matrimonio tra i loro figli, il principe Phillip e Aurora (Elle Fanning).

Angelina Jolie Michelle Pfeiffer
Maleficent: Signora del Male, Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer presentano il film a Roma

Uno dei temi di Maleficent 2 è proprio la tolleranza, e si è parlato a lungo proprio di questo nella conferenza stampa. "La nuova generazione è così connessa, come non lo siamo mai stati noi" è la riflessione di Angelina Jolie. "Pensate ai viaggi aerei, all'essere on line. Eppure si vede questo risorgere dell'odio, delle divisioni, di persone che hanno successo concentrandosi su queste diversità. Provano a frenare una marea, ma su quello non potranno mai vincere. Il mondo è fatto di culture diverse e noi siamo più forti quando ci rendiamo conto di questo e ci supportiamo". "Penso che la nuova generazione arrivi a questo mondo con una maggiore tolleranza rispetto a noi" fa eco Michelle Pfeiffer. "La parte intollerante del genere umano è molto forte, si fa sentire, c'è sempre stata ma oggi ha forse più spazio. La diversità non è solo una forza, è una questione di sopravvivenza. La diversità sta sparendo a livello naturale, dovremmo affrontare questo problema in maniera filosofica, ma credo che le nuove generazioni siano più brave di noi". Il discorso sulla tolleranza, sulla diversità, sul rispetto dell'ambiente è la chiave di Maleficent - Signora del Male. Ingrith non si oppone al matrimonio tra il figlio e Aurora, ma nelle sue intenzioni c'è la guerra verso il Regno della Brughiera e tutte le creature che la abitano, perché le impediscono di accedere a quelle risorse che, secondo lei, servono al suo regno. "La gente è così incurante della terra dell'ambiente, non hanno rispetto delle popolazioni indigene" dichiara Angelina Jolie, ribadendo uno dei temi chiave del film. "Spesso non è solo ignoranza, è egoismo, avidità crudeltà. Non è che l'industria sia un male, ma il rischio è quello di spingerci troppo oltre: la crescita ci vuole ma dovrebbe essere responsabile".

Michelle Pfeiffer: le favole parlano dei tempi che viviamo

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Maleficent: Signora del Male, un primo piano di Michelle Pfeiffer in scena del film

"Le favole parlano dei tempi che viviamo" dice, a un certo punto dell'incontro, Michelle Pfeiffer. E sembra che Maleficent: Signora del male, che parte dalla fiaba di Perrault e il film Disney La bella addormentata nel bosco per portare la storia anche su altri territori, sia stato scritto proprio con l'intenzione di puntare l'attenzione su alcuni temi chiave dei nostri tempi. Detto della tolleranza e dell'ambiente, c'è anche il discorso sull'empowement femminile, legato ai movimenti come #metoo. Le protagoniste assolute sono tre donne, Malefica (Angelina Jolie), Ingrith (Michelle Pfeiffer) ed Aurora (Elle Fanning). "Sono personaggi molto complessi, ed è una gioia interpretarli, sono donne forti" rifletta Angelina Jolie. "Ma nella storia ci sono anche uomini forti, sono i personaggi che amiamo, quelli da cui apprendiamo, quelli che ci sostengono. I personaggi femminili sono tre donne forti in modo diverso, tutte combattono in modo diverso. Le donne sono tutte diverse fra loro". "Aurora è la più forte, la più resistente, la più resiliente delle tre" aggiunge Michelle Pfeiffer. Alle attrici viene chiesto se questo film, una storia con protagoniste tre donne, voglia dire che sia in atto una sorta di rivoluzione a Hollywood. "No. Sei anni fa c'eravamo io ed Elle, eravamo due donne a condurre il film" risponde la Jolie riferendosi al primo Maleficent. "Certo, qui il cattivo è una donna, è importante che ci siano delle donne forti. La forza delle donne oggi è apprezzata in modo nuovo. Ma anche i rapporti con gli uomini sono importanti: quanto possiamo imparare da loro, quanto li amiamo".

Angelina Jolie: Malefica nella maternità perde sicurezza, ma ritrova l'equilibrio

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Maleficent: Signora del Male, un primo piano di Angelina Jolie in scena del film

Se Aurora è alle prese con il difficile compito di districarsi tra la sua madre adottiva e la nuova famiglia in cui sta per entrare, Malefica e Ingrith sono alle prese con il modo di vivere la loro maternità. "Ingrith è veramente la madre del suo regno, prende molto seriamente questo suo ruolo, ha giurato di proteggere il suo regno e i suoi abitanti e farà di tutto per riuscirci" spiega Michelle Pfeiffer. "Quando sei un leader devi fare dei sacrifici per un bene più grande".

"Malefica diventa madre in modo particolare. Da giovane non pensavo di essere così brava ad essere la mamma di qualcuno. Malefica non crede di poter essere la persona giusta e per questo si pone un sacco di domande. È nella maternità che perde la sua sicurezza. Ma è l'essere madre che le dà l'equilibrio. Perché lei è un po' squilibrata". È normale che una storia come questa tocchi da vicino una donna come Angelina Jolie, che ha dei figli adottivi. "Credo che la famiglia non dipenda solo dal sangue" risponde a una domanda in proposito. "Sono così fortunata di avere la famiglia che ho, i figli che ho, di essere la loro mamma. Certo che un film così mi tocca delle corde. Lo abbiamo fatto intenzionalmente, penso al modo in cui Michelle si è impegnata in una battuta che tocca Malefica". "Spesso si sente dire dalle persone: questo è il tuo vero figlio, tu sei la vera madre. Ed è qualcosa che viene dall'ignoranza" aggiunge Michelle Pfeiffer.

Angelina Jolie avrebbe sposato Brad Pitt perché si sentiva sotto pressione

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Maleficent: Mistress of Evil, Angelina Jolie in una suggestiva immagine

Aurora, questione di scelte

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Maleficent: Signora del Male, Elle Fanning in una scena del film

A proposito del personaggio di Aurora, Angelina Jolie ci svela un interessante retroscena sull'evoluzione del personaggio. "C'è stata una scelta da fare nello sviluppo" racconta. "Ci chiedevamo se Aurora dovesse essere più tosta, se dovesse diventare una Giovanna D'Arco. Poi ci siamo detti: questa non è Aurora, la sua forza è la gentilezza. Ci sono modi diversi di essere forti, anche una donna che a casa fa la madre e legge le favole ai bambini è una donna molto forte. Noi volevamo che Aurora non combattesse, e infatti non combatte mai fisicamente". A proposito di scelte, nel franchise di Maleficent la Disney ne ha fatte alcune non banali. "Credo abbiano fatto scelte coraggiose" ragiona la Jolie. "In Maleficent è stato prendere la cattiva e vederla da un altro punto di vista. Ma è un film Disney: sai che ci saranno certe cose e che altre non ci saranno, posso portare i miei bambini a vedere questi film, sapendo che ci saranno bei messaggi, e che possiamo evitare altre cose che invece ci sono nei film oggi". "Con internet e i social media i giovani sono esposti di più a tanti contenuti" aggiunge Michelle Pfeiffer. "Maleficent parla di tanti argomenti, e parla del bene e del male in maniera complessa, è questo che ha reso il primo film più complicato. Viviamo in un'area grigia, non sappiamo cosa è il Bene e cosa è il Male. Io non avevo mai visto un fantasy o una favola come questa". "È un film su chiunque si sia mai sentito diverso, non accettato. A Malefica viene detto che non è buona, che non vale perché è diversa, viene presa di mira e allontanata perché è diversa. Mi arrabbio molto davanti a queste cose, penso sempre a quanto valore ognuno porti all'altro. Invece abbiamo paura e lo allontaniamo".