Un tratto comico per raccontare l'Italia, e un successo che potremmo definire 'inaspettato'. Màkari, tra leggerezza e divertimento, adatta lo spirito di Savatteri in forma seriale, per un poliziesco a tinte comedy. Insomma, riecco il mitico Saverio Lamanna alias Claudio Gioè, per una terza stagione all'insegna di quattro nuovi omicidi, ma anche all'insegna di un tratto romantico fin ora inesplorato. Alla regia di Màkari 3, troviamo Monica Vullo e Riccardo Mosca, su soggetto di Leonardo Marini. Su Rai1 in quattro serate, la terza stagione di Màkari vede tornare gli amati protagonisti: oltre Claudio Gioè, ecco Ester Pantano, Antonella Attili e Domenico Centamore (con il suo mitico Peppe Piccionello), insieme ai nuovi personaggi, Michela e Giulio, interpretati da Serena Iansiti ed Eugenio Franceschini.
Una fiction leggera, sì, ma che sfrutta al meglio una scrittura semplice e immediata, come spiega Claudio Gioè, durante l'incontro stampa: "Non bisogna confondere la leggerezza con la semplicità. Anche perché far piangere è più facile che far ridere". Nelle nuove puntate, Saverio, impegnato in un "romanzo sull'Apocalisse", seguendo le tracce di quattro delitti all'apparenza irrisolvibili, verrà rivisto da un'ottica ancora più intima, legandosi maggiormente con la Sicilia, assoluta protagonista della serie.
Màkari 3: la nostra intervista video a Claudio Gioè e Domenico Centamore
Ma girare una terza stagione di una fiction di successo, è più facile o più difficile che girare una serie nuova? In questo caso, entrano in gioco le aspettative del pubblico, particolarmente legato a Màkari. "La prima stagione è stata un'esplorazione totale, tra le scene, il paesaggio, i personaggi", dice Claudio Gioè a Movieplayer.it. "Poi è vero: portare avanti una serie, vuol dire approfondire, e approfondire le emozioni. Cosa che abbiamo provato a fare nella terza stagione. In questo caso, abbiamo indagato l'intimità, dopo aver settato il contesto. In Makari 3 ci siamo addentrati nell'anima dei personaggi".
Màkari 3: le novità. L'amore secondo Piccionello!
Se Saverio Lamanna è un personaggio amatissimo dagli spettatori, il merito va alla scrittura ma, anche, all'interpretazione lieve di Claudio Gioè, che ha precisato durante la conferenza quanto non tema di rimanere legato a Saverio: "Per me è un privilegio essere in Màkari. Ho tanti punti in comune con Lamanna. Come lui, ho ritrovato il legame con la Sicilia. Gli voglio bene". A proposito di legami, il tratto noir, tipico della letteratura gialla, unisce e rende speciale una serie come questa. Ma perché gli spettatori sono così ossessionati dai gialli? "Il primo genere letterario è stato il giallo. Anche Edipo Re, è un giallo. È l'archetipo di questo genere. Non c'è nulla di più interessante che indagare la realtà, per dare risposte verso se stessi. Il pubblico cerca risposte da darsi", ci dice l'attore.
Ma quale sarà la novità che più di tutte colpirà il pubblico? Non c'è dubbio, il lato romantico di Peppe Piccionello: "Beh, di questa terza stagione mi ha colpito un Piccionello versione innamorato. Vedremo un inedito Piccionello alle prese con gli affari di cuori. Verrà fuori un'aspetto dolce, che ci ha sorpreso. Addirittura c'è una scena in cui inizia a parlare in francese!", anticipa Claudio Gioè. A chiudere, proprio Domenico Centamore, che rimarca invece il tratto umoristico, colmo di buon umore: "I registi sono cambiati, ma abbiamo fatto squadra. Màkari 3 risalta il lato comico: e la risata è fondamentale nella vita".