L'11 giugno approderà su Disney+ la prima stagione di Loki, produzione seriale dei Marvel Studios dove scopriremo cos'è successo al fratellastro di Thor (o meglio, a una versione alternativa del personaggio) dopo che è riuscito a fuggire con il tanto agognato Tesseract. Un progetto ambizioso, che in teoria avrà ripercussioni sul resto del Marvel Cinematic Universe (non a caso lo showrunner Michael Waldron è stato reclutato anche per il nuovo film di Doctor Strange, dove sarà tirato in ballo il Multiverso), e consente ai fan di ritrovare un attore amatissimo come Tom Hiddleston, che da ormai dieci anni si diverte un mondo nei panni del grande ingannatore (da antologia il suo ingresso nella Sala H del Comic-Con di San Diego nel 2013, completamente nel personaggio quando si rivolse al pubblico a suon di "Say my name!"). Cosa possiamo aspettarci, esattamente, dallo show? Proviamo a rispondere nella nostra consueta analisi del trailer di Loki.
Varianti
L'ultima volta che abbiamo visto Loki, almeno nella linea temporale principale, era morto per mano di Thanos. Solo che poi in Avengers: Endgame, quando gli eroi sono tornati nel 2012 per recuperare le Gemme dell'Infinito, il Loki di allora è riuscito a fuggire con il Tesseract, stravolgendo i piani del team e al contempo creando una nuova linea temporale, che presumibilmente non finirà con il suo decesso. Ed è qui che lo ritroviamo, al cospetto della Time Variance Authority, organizzazione che monitora il flusso del tempo. Lui, in quanto anomalia, è un problema da risolvere, ma prima che sia il momento di - presumibilmente - rispedirlo a casa la TVA vuole che lui dia una mano a rimettere a posto le altre linee temporali che ha danneggiato con le sue varie scorribande prima di essere arrestato. Alla domanda "Perché io?", la risposta è che l'organizzazione potrebbe ricavare dei benefici dal contributo di Loki, il quale - almeno in questa versione, senza il percorso redentivo che abbiamo visto da Thor: The Dark World in poi - è meno attento alle regole e a ciò che sarebbe moralmente giusto (senza dimenticare la sua esperienza con la manipolazione della realtà).
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E le varianti abbondano anche a livello di posti che visiteremo nel corso della serie: in diverse inquadrature vediamo Loki in mezzo a delle rovine in vari luoghi, di cui uno sembra New York in una realtà dove gli Avengers non sono riusciti a sconfiggere l'armata dei Chitauri. Potremmo quindi avere a che fare, almeno in parte, con una versione live-action della premessa generale di Marvel's What If...?, serie animata che arriverà su Disney+ nei prossimi mesi e racconterà esiti alternativi di eventi-chiave del Marvel Cinematic Universe. Un'idea vincente, arricchita dalla possibilità di esplorare in modo diverso l'evoluzione del protagonista, ossia: senza Thor ed eventi come la morte della madre adottiva, questo Loki sarebbe in grado di arrivare nella stessa zona, sul piano psicologico e "umano", dove l'abbiamo lasciato nella timeline principale?
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Burocrazia surreale
Data la partecipazione della TVA, era troppo ghiotta l'opportunità di omaggiare il cinema di Terry Gilliam, con un quartier generale che ricorda Brazil e lo omaggia esplicitamente in alcuni momenti di humour surreale, come quando uno dei burocrati chiede a Loki di confermare che un mucchio di scartoffie sulla scrivania corrisponda effettivamente a tutto ciò che lui ha detto in vita sua. Le risate non mancheranno neanche nelle interazioni tra il dio dell'inganno e il suo principale interlocutore, tale Mobius, che ha le fattezze di Owen Wilson. È già memorabile il segmento in cui, per spiegare il proprio scetticismo dinanzi alla garanzia di potersi fidare del fratello di Thor, Mobius commenta: "Ho osservato praticamente tutti gli istanti della tua vita. Hai letteralmente pugnalato la gente alle spalle almeno cinquanta volte." Loki, offeso e furioso, risponde "Bene, non lo rifarò mai più!". Ci fidiamo? La risposta a giugno, anche se vedendo immagini come quella che omaggia la storyline in cui Loki si dà alla politica la risposta tenderebbe verso il "no".
Assenti giustificati?
Salvo un'apparizione di Gugu Mbatha-Raw nei panni di Lexus Renslayer, il trailer di Loki si concentra per lo più su Hiddleston e Wilson, omettendo gran parte del cast secondario, tra cui Richard E. Grant e Sophia Di Martino, attrice inglese di origine italiana. Un'assenza che forse vuole celare sorprese che scopriremo vedendo i sei episodi, anche se non mancano, già adesso, le supposizioni dei fan al riguardo: per l'esattezza, trattandosi di uno show incentrato sulle linee temporali alternative, c'è chi ipotizza che i due attori possano essere delle ulteriori varianti del protagonista, una più anziana e l'altra con sembianze femminili (come nei fumetti, dove Loki rinacque donna durante la gestione di J. Michael Straczynski). Forse li vedremo in un altro trailer (a rigor di logica ne dovrebbe arrivare almeno un altro prima di giugno), altrimenti non ci resta che aspettare un paio di mesi. Intanto, godiamoci nuovamente queste immagini molto promettenti.