Poco più di un mese fa in quel di Sorrento avevamo assistito ad una panoramica di quello che sarà l'anno di 20th Century Fox, intrigati da una serie di titoli che promettono di stupirci nel corso del 2017. Una curiosità ulteriormente stuzzicata da un nuovo appuntamento per noi della stampa, questa volta a Roma e focalizzata su alcuni titoli chiave dell'anno, quelli che interessano di più anche alla maggior parte di voi lettori. Titoli come Alien: Covenant o War - Il pianeta delle scimmie, che approfondiremo uno per uno, partendo dal più imminente di essi: Logan.
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Ultimo film con Hugh Jackman nei panni dell'eroe Marvel, terzo con Wolverine da solo senza il supporto degli X-Men per una storia diversa da quanto visto nei due lungometraggi precedenti dedicati al personaggio. L'ispirazione è la storia Vecchio Logan (Old Man Logan) e anche se alla regia ritroviamo James Mangold che aveva già diretto Wolverine: L'immortale, l'approccio appare molto diverso da quel progetto francamente poco riuscito e l'hype è salito alle stelle fin dal primo trailer diffuso ad ottobre. Un'attesa che la corposa anteprima Fox alla vigilia della diffusione del secondo trailer non hanno fatto che alimentare, espandendo ed arricchendo quanto già visto e facendoci contare i giorni che ci separano dalla presentazione a Berlino del mese prossimo e l'uscita in sala prevista per il 2 Marzo.
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Logan, vecchio Logan
L'anno è il 2029 e "il mondo non è più lo stesso". Lo sappiamo già dal primo teaser meravigliosamente accompagnato dalla canzone Hurt di Johnny Cash che ci ha mostrato un Logan invecchiato, con il corpo segnato da alcune cicatrici che tradiscono una diminuzione dei suoi poteri di rigenerazione. L'atmosfera sa di post-apocalittico, sporco e malato, gli X-Men non ci sono più e Charles Xavier è un novantenne malato di Alzheimer, anch'egli debilitato nel fisico e nei poteri, ormai affievoliti. Un sapore in qualche modo alla The Last of Us che il secondo trailer diffuso ieri ha lievemente smorzato, perché l'aggiunta di immagini di natura diversa, il monologo fuori campo di Xavier fin troppo buonista (-...è fatta così la vita. Persone che si vogliono bene, una famiglia...) e soprattutto l'assenza della canzone che aveva caratterizzato il nostro primo approccio al film, hanno ammorbidito quella sensazione forte di trovarci al cospetto di qualcosa di nuovo, per la saga, e particolare. E questo è fonte di lieve preoccupazione, perché il cosiddetto final trailer dovrebbe essere più vicino allo spirito del film così come lo vedremo.
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Due Wolverine al prezzo di uno
In tutto questo contesto post-apocalittico si inserisce la Transigen, l'organizzazione governativa che trasforma giovani mutanti in macchine da guerra. E a proposito di macchine da guerra, uno degli elementi del primo trailer di Logan che avevano colpito è la presenza di una bambina, Laura Kinney, nota anche come X-23 e clone di Wolverine. Quel è come te pronunciato dall'anziano Xavier era rivelatore in tal senso, così come il rapido accenno di combattimento che la vedeva impegnata. Un aspetto, quest'ultimo, al quale il nuovo trailer riserva maggior evidenza, ma che noi abbiamo potuto apprezzare in misura nettamente più ampia nella proiezione romana. Il personaggio interpretato dalla giovanissima Dafne Keen, silenzioso e laconico nei momenti di calma, appare infatti una vera forza della natura che non risparmia nessuno in combattimento: acrobatica, rapidissima, violenta e letale, X-23 possiede gli stessi poteri di Wolverine e non si fa problemi ad usarli.
In quella stessa sequenza polverosa che appare in entrambi i trailer, che è essenzialmente il primo incontro tra i due mutanti artigliati, la ragazzina mostra fin da subito la propria brutalità e riesce a tener testa (quasi) da sola a tutti Reavers al servizio di Donald Pierce, un gruppo sostanzioso dai quali Logan, il professor X e la stessa X-23 dovranno fuggire dopo l'elaborato scontro, in un inseguimento in auto carico di tensione e girato con molto dinamismo. Il combattimento, potuto ammirare nella sua interezza, non si tira indietro in termini di realismo (se è lecito usare questo termine per uno scontro tra mutanti ed individui potenziati), crudezza e violenza, con arti tagliati, artigli esplicitamente infilati nella carne e una messa in scena cruda che già i trailer in versione red band possono suggerire. Uniche pecche alcuni eccessi nei movimenti che fanno perdere naturalezza alla ragazzina, ma che possono essere stati ulteriormente corretti in postproduzione (quanto abbiamo visto era palesemente ancora non definitivo).
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Morto un Wolverine, se ne fa un altro?
Dei volti noti di Logan e dei richiami agli altri film della saga (la post-credits di Apocalisse che introduce la clonazione di Wolverine e gli X-Men morti, la collocazione temporale posta alcuni anni dopo l'epilogo di X-Men: Giorni di un futuro passato) abbiamo già parlato nel nostro commento al primo trailer e non c'è molto altro di significativo da segnalare, se non le interazioni tra i personaggi che in un paio di sequenze complete possono emergere con maggior nitidezza: il Logan di Hugh Jackman appare stanco e disilluso, così come poco propenso a tollerare il prossimo. In una delle prime sequenze lo vediamo lottare con dei poco di buono colpevoli, tra l'altro, di danneggiare la sua auto (la stessa con la quale scappano dai Reaver) e al primo incontro con Charles Xavier e quindi Laura non è ben disposto nei confronti della ragazzina e del professore, così come è brusco nei confronti di Calibano. Un Wolverine pronto a lasciare la scena?
Dalle informazioni attualmente in nostro possesso, non è ancora chiaro se X-23 diventerà effettivamente la nuova Wolverine, come accade nei fumetti. Probabile che una vera decisione in tal senso non sia ancora stata presa dalla Fox, in attesa di vedere la risposta del pubblico al personaggio. Una risposta che inizierà ad essere chiara tra un mese e mezzo.