Litvinenko, la recensione: la spia che mi amava

David Tennant e Margarita Levieva sono al centro di una spy story familiare, Litvinenko - Indagine sulla morte di un dissidente, tratta da una storia vera e romanzata ai fini narrativi: quattro episodi il 25 gennaio e il 1° febbraio su Sky Atlantic e NOW.

Litvinenko, la recensione: la spia che mi amava

È una storia di spie ma soprattutto una storia familiare e di rapporti quella al centro della recensione di Litvinenko - Indagine sulla morte di un dissidente, la miniserie in quattro episodi in onda il 25 gennaio e il 1° febbraio su Sky Atlantic e in streaming su NOW tratta da una storia vera. La storia vera di Alexander Litvinenko conosciuto anche come Edwin Carter, ex spia russa e successivamente dissidente, ucciso a Londra nel 2006. Questo perché è certamente la storia di Sasha, come usavano chiamarlo affettuosamente la moglie e gli amici intimi, ma soprattutto quella di chi è rimasto, la vedova Marina Litvinenko e suo figlio Anatoly. Una donna che non si è mai arresa per ottenere giustizia per il marito, combattendo contro la burocrazia inglese e il governo russo e, in ultima istanza, contro nientemeno che Vladimir Putin, accusato dell'omicidio di Litvinenko.

La forza di un uomo

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Litvinenko: una foto di scena della serie

Tutto inizia nel novembre 2006, quando Alexander Litvinenko (un David Tennant particolarmente immerso nel personaggio, dopo essere stato il Decimo Dottore e di recente un prete singolare in Inside Man su Netflix), ex ufficiale del KGB, è in fin di vita in un ospedale di Londra, e reclama di essere stato avvelenato. Quando la polizia arriva per raccogliere la sua testimonianza, Litvinenko accusa nientemeno che il presidente russo in persona, Vladimir Putin. Da lì si scatena una sorta di domino politico e spionistico che ovviamente coinvolgerà anche l'opinione pubblica, fortemente scossa dalla notizia; anche perché l'uomo insieme alla famiglia aveva da poco ottenuto la cittadinanza del Regno Unito, che gli permise di essere considerato a tutti gli effetti un cittadino britannico agli occhi del governo e della legge. Da lì una serie di indagini da parte della polizia e poi dei servizi segreti e del governo porteranno alla scoperta di un attacco chimico nel pieno centro di Londra, l'inevitabile morte di Litvinenko e una causa di più di dieci anni per ottenere giustizia e verità davanti alla legge e agli occhi dell'opinione pubblica da parte della vedova.

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La forza di una donna

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Litvinenko: un'immagine della serie

È l'attrice russo-americana Margarita Levieva (che potreste aver già amato odiare in Revenge e The Deuce) ad interpretare, quasi irriconoscibile, la moglie e poi vedova Marina Litvinenko. Sarà lei ad avere la responsabilità morale ed affettiva di prendersi carico della morte del marito e di volergli rendere giustizia di fronte a tutti. È interessante perché il disclaimer all'inizio di ognuno dei quattro episodi che compongono la miniserie avvisa da subito lo spettatore che quella che sta per vedere è una storia vera ma romanzata ai fini narrativi, con l'aggiunta di alcuni fatti e personaggi probabilmente per creare enfasi. È questo infatti il maggior difetto del serial, l'eccessiva enfasi data da montaggio, musica e momenti più sentimentali alla vicenda raccontata. Che però rimane un grande romanzo familiare più che una storia di spie. Un racconto fatto di rapporti, durati più di un decennio ed evolutisi nel tempo, proprio come quello tra Marina e il detective incaricato del caso in ospedale, che per primo credette a Alexander e se lo prese a cuore.

Tante anime per una storia importante

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Litvinenko: una foto di scena

Sono tanti i generi e i toni che Litvinenko - Indagine sulla morte di un dissidente mescola al proprio interno. C'è la spy story e il family drama, come detto ad inizio recensione, e c'è la parte legal del processo che Marina riuscirà ad ottenere. La messa in scena è specchio di queste tante anime rendendo lo show un unicum davvero particolare. Proprio come l'indagine a monte, una delle più complesse e pericolose nella storia della polizia britannica e internazionale poiché inizialmente era un'indagine per omicidio senza l'omicidio e un'indagine spionistica senza prove... almeno finché non fu scoperta la causa della morte. Le interpretazioni di tutti, in primis David Tennant e Margarita Levieva sono particolarmente emozionanti, soprattutto quella di lei perché deve dimostrare tenacia e allo stesso debolezza per una donna travolta da sentimenti altalenanti, divenuta un simbolo di verità e speranza.

Litvinenko Episode2 02
Litvinenko: una scena della serie

La Guerra Fredda e i suoi strascichi, lo abbiamo detto più volte negli ultimi mesi, è finita al centro di molte spy story seriali, da Slow Horses a Treason, da The Recruit a Jack Ryan, questo per il fascino innato e senza tempo che suscita oltre alle implicazioni politiche sulla realtà. In questo caso però si tratta di un thriller familiare e di cosa si è disposti a fare per ottenere giustizia da un lato e vendetta dall'altro. Proprio per rendere maggiormente realistico il risultato finale - anche se pur sempre romanzato - alla miniserie hanno collaborato in qualità di consulenti gli ex agenti che si sono occupati del caso, Clive Timmons e Brent Hyatt, l'avvocato Ben Emerson e la famiglia di Litvinenko. A questo proposito, è interessante come la polizia non faccia la solita figura barbina rispetto alle storie di genere, e sia piuttosto la burocrazia uno scoglio da superare, tanto la Russa quanto il Regno Unito, per motivi geopolitici diversi.

Conclusioni

Un mix tra family drama e spy story, è questo che emerge in conclusione della recensione di Litvinenko – Indagine sulla morte di un dissidente. Thriller e legal si mescolano per dare vita a una storia di rapporti che si evolve in più di un decennio, per un capitolo importante della Storia con la S maiuscola che non va dimenticato e viene forse un po’ troppo enfatizzato, con due ottimi interpreti a capitanare il cast.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.0/5

Perché ci piace

  • David Tennant e Margarita Levieva sono particolarmente brillanti.
  • Il mix di thriller spionistico e dramma familiare unito al legal drama.
  • I rapporti tra i personaggi e il ritratto positivo della polizia che collabora, a differenza del governo.

Cosa non va

  • La storia, tralasciando le libertà narrative, viene forse un po' troppo enfatizzata anche a livello di montaggio e colonna sonora per far leva sul cuore dello spettatore.