L’assistente di volo, la recensione: Kaley Cuoco tra le nuvole e nel sangue

La nostra recensione de L'assistente di volo, la nuova dark comedy dai toni thriller con Kaley Cuoco, che dal 1° luglio inaugura il nuovo canale Sky Serie e in streaming su NOW.

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L'assistente di volo: Kaley Cuoco all'aeroporto in una scena della serie

Spesso non ci si rende conto di quanto la sitcom come genere televisivo - ovvero la comedy multicamera con pochi ambienti e personaggi tipo, girata in teatro di posa - possa essere un'ottima scuola soprattutto per giovani attori emergenti, che possono fare palestra per i ruoli a venire. Come vedremo in questa recensione de L'assistente di volo questo è quello che è successo a Kaley Cuoco che, forte dei tre anni in 8 semplici regole e dei 12 in The Big Bang Theory, ha utilizzato tutta la sua esperienza nella nuova dark comedy dai toni thriller, disponibile sul nuovo canale Sky Serie dal 1° luglio e in streaming su NOW.

MOLTO PIÙ CHE ASSISTENTI DI VOLO

Diamo forse spesso per scontati hostess e steward ma sono (o si ritrovano ad essere) "molto più che assistenti di volo" come ci insegna The Flight Attendant. È quello che succede a Cassandra Bowman, la protagonista di questo serial firmato da Steve Yockey (Supernatural) per HBO Max, che è già stato rinnovato per una seconda stagione, e tratto dall'omonimo romanzo bestseller di Chris Bohjalian. Cassandra - un nome scelto non a caso come la protagonista di Una donna promettente, poiché sinonimo di una donna che conosce molte verità ma nessuno le crede - è interpretata da Kaley Cuoco, qui anche produttrice, che non solo ha imparato la lezione comedy ma ha saputo anche dosarla ed equilibrarla al lato più drammatico e thriller della vicenda.

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L'assistente di volo: una foto di scena

Perché L'assistente di volo - The Flight Attendant è uno show che mette in scena la vita disastrosa di Cassie per poi ribaltarla completamente in una sola notte, e utilizzarla per andare a ritroso a scavare nel suo passato e passarlo al microscopio davanti allo spettatore. Dopo una notte di follie con un giovane uomo conosciuto sul volo per Bangkok, la ragazza si sveglia in preda alla disperazione perché la situazione è ampiamente degenerata. La storia che sembrava una dramedy diventa una comedy nerissima, dai risvolti thriller. Una notte da leoni finita nel peggiore dei modi, insomma, in seguito alla quale Cassie ha un totale blackout di memoria e deve sforzarsi di ricordare cos'è successo per iniziare ricostruire i pezzi del puzzle. Oltre ai cliffhanger di fine puntata tipici del genere crime, la storia non è solamente un whodunit ma parallelamente è una sorta di seduta psicanalitica e di elaborazione del lutto (quante ne abbiamo viste di recente, da WandaVision a Lo straordinario mondo di Zoey) che permette alla protagonista di arrivare all'origine dei suoi problemi, in un appassionante confronto con gli scheletri del proprio passato. È anche una storia di redenzione in un certo senso, perché l'incontro con Alex (Michael Huisman del Trono di Spade, perfetto nella parte del rampollo incontrato a Bangkok) le permette di vedere come potrebbe essere stare insieme ad una persona perbene.

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UNA NOTTE DA LEONESSE

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L'assistente di volo: Kaley Cuoco in un'immagine della serie

Regia e fotografia fanno un uso quasi spasmodico di flashback in piccoli bocconi (come accadeva ad esempio in Big Little Lies - Piccole grandi bugie e in Sharp Objects) ma con un'escalation narrativa e musicale ancora più forte, per accentuare il climax che porta allo svelamento non solo del colpevole ma anche delle colpe di Cassie. Sprazzi di flashback, confusi e al neon, che solo alla fine prendono una forma più precisa, in una surreale e tragicomica sequela di eventi che cambieranno le carte in tavola per tutti i personaggi del mondo di Cassie. Su tutti la migliore amica avvocato Annie (una Zosia Mamet cazzutissima ed esilarante e ben lontana dalla Shoshanna di Girls) e Davey, il fratello bonario di Cassie, con cui ha un rapporto complesso (T.R. Knight, l'indimenticato George di Grey's Anatomy). Citiamo anche Miranda Croft, la villain della storia interpretata da Michelle Gomez delle Terrificanti avventure di Sabrina in un ruolo che ricorda proprio quella Lilith. C'è anche un po' d'Italia nello show con il nostro Alberto Frezza (Station 19), nei panni di un amico di Cassie, dato che la protagonista gestisce spesso il volo New York - Roma.

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L'assistente di volo: Kaley Cuoco in una scena della serie

I personaggi finiscono per essere meteore che ruotano intorno all'orbita di Kaley Cuoco, che però regge bene lo show grazie all'esperienza di cui parlavamo ad inizio recensione. Una serie che ricorda le atmosfere di Un piccolo favore e le mescola sapientemente ad altri toni ed altri generi e che colpisce non solo per la buona gestione della parte crime ma soprattutto di quella drammatica legata al passato della protagonista e degli altri personaggi. E per la rappresentazione del "mondo parallelo" in cui la mente di Cassie si rifugia per parlare con Alex, una sorta di copertina di Linus per la salute mentale ed emotiva della protagonista, che gioca moltissimo con gli ambienti e con quanto sta accadendo "in scena", quasi fosse un dietro le quinte teatrale e un altro ambiente del teatro di posa da sitcom.

Conclusioni

Concludiamo la recensione de L’assistente di volo felici che Kaley Cuoco abbia trovato un altro ruolo azzeccato in tv, con una dark comedy in salsa thriller che le permette di ampliare lo spettro della sua recitazione. La sua Cassie compie un grande percorso di autoconsapevolezza e redenzione mentre cerca di scoprire la verità su quanto accaduto a Bangkok, e i due racconti paralleli sono la parte più interessante del serial, insieme al ritmo incalzante tenuto in piedi anche grazie a regia, fotografia e colonna sonora.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.9/5

Perché ci piace

  • La serie è tutta sulle spalle di Kaley Cuoco ma lei la regge benissimo, e il comparto tecnico accompagna il lato thriller accanto a quello da dark comedy.
  • Michael Huisman è il perfetto contraltare romantico per la protagonista, così come il mondo parallelo in cui Cassie si rifugia con la mente per riflettere su quanto sta accadendo in scena.
  • Zosia Mamet e T.R Knight sono due comprimari adorabili…

Cosa non va

  • … che forse avrebbero meritato un approfondimento in più, così come alcune storyline minori meno convincenti.
  • La struttura a “flashback impazziti” potrebbe urtare qualche spettatore che preferisce una narrazione più lineare e meno disturbante visivamente.