C'è una serie su Prime Video meno strombazzata de Gli Anelli del Potere, forse perché viene da un brand non troppo conosciuto. Ovvero, La ruota del tempo, tratta dalla saga di libri di Robert Jordan. Non troppo famosa, ma non per questo meno meritevole, anzi tutto il contrario: ha saputo crearsi intorno uno zoccolo duro di fan anche nell'adattamento audiovisivo e raccontare un mondo antico e fantastico che strizza prepotentemente l'occhio alla nostra contemporaneità, ribaltando i ruoli di uomini e donne nella società.

Dopo una seconda stagione con un inizio fiacco ma che riprendeva terreno in corsa, portando ad un finale pieno di emozioni, il terzo ciclo torna con tre episodi iniziali - che diventeranno poi settimanali sul servizio streaming - che lasciano a bocca aperta e promettono bene per ciò che verrà.
La ruota del tempo 3: un incipit davvero a sorpresa
Rafe Judkins e il team di sceneggiatori hanno fatto una scelta insolita e contro qualsiasi aspettativa per l'inizio della terza stagione della serie fantasy. Ossia: farla cominciare con un'epica sequenza action piena di colpi di scena che di solito si vede in un finale di stagione. Alla riunione a porte chiuse (senza custodi) indetta dal Seggio di Amyrlin per smascherare Liandrin Guirale e l'Ajah Rossa come Amiche del Tenebroso, la situazione si ritorce contro la Regnante della Torre Bianca: le Aes Sedai dell'Ajah Nera che hanno giurato segretamente fedeltà al Male escono allo scoperto, dando inizio ad una battaglia feroce e sanguinosa che cambia tutte le carte in tavola.
Questo setta subito un differente tono e un'atmosfera decisamente diversa rispetto all'incipit soporifero della seconda stagione, rimescolando subito i ruoli dei vari personaggi e aprendo ad una nuova crisi per la Torre, colpita oramai da più fronti. Parallelamente, il risveglio degli altri Reietti crea un disequilibrio anche per Lanfear, che non smette di insidiare Rand, e ora anche Egwene, diventando ancora più indecifrabile grazie all'ottima interpretazione di Natasha O'Keefe. La perdita di controllo della Torre arriva ai confini del Regno, fino al Trono di Andor, la cui erede Elayne Trakand, che abbiamo conosciuto nella stagione precedente, evidentemente acquisterà ancora più importanza. Tanto che arriveranno la madre (una sempre più affine al genere Olivia Williams) e la sua Aes Sedai Elaida (Shohreh Aghdashloo, altro volto noto della serialità) a far tremare le acque a palazzo.
Le nostre strade si separano
La ruota del tempo 3 mantiene fedeltà all'epica cavalleresca a cui si ispira insieme a quella più propriamente fantasy nel suo elemento preponderante, di cui Il Trono di Spade è stato il miglior rappresentante. Ovvero il fatto che spesso i nostri protagonisti - i cinque prescelti Rand, Mat, Perrin, Egwene e Nynaeve - sono costretti a salutarsi sperando in cuor proprio di rivedersi tra non troppo tempo.

I viaggi sono infatti a cavallo e a piedi e spesso impiegano mesi nelle loro traversate, da una parte all'altra del mondo raccontato nello show. Lo avevamo già visto in precedenza e ora appare ancora più evidenti allo svilupparsi delle nuove storyline per i membri della squadra. Capitanata come sempre da Moiraine e al'Lan Mandragoran, che hanno ritrovato il loro legame e questo promette un'ulteriore evoluzione del loro rapporto grazie alla chimica oramai collaudata tra Rosamund Pike e Daniel Henney.
Verso nuovi orizzonti

Nonostante qualche impedimento tecnico non ancora perferzionato, anche la resa visiva decolla maggiormente tra regia, montaggio e fotografia per restituire quell'universo immaginifico. A questo proposito, questo terzo capitolo si basa principalmente sul quarto libro della saga di Robert Jordan, L'ascesa dell'ombra (The Shadow Rising), uno dei preferiti dal fandom. Oltre a Tar Valon, le nuove puntate conduranno il pubblico attraverso nuove regioni e città delle Terre Occidentali. Tra queste le vaste distese del Deserto Aiel, la pericolosa e affascinante città portuale di Tanchico, e la nebbiosa antica città proibita di Rhuidean. Viste queste premesse, non vediamo l'ora.
Conclusioni
La ruota del tempo 3 propone un ottimo inizio, avvincente e sorprendente, che rimescola le carte in tavola al punto da non sapere più di chi fidarsi. I magici cinque devono separarsi ancora una volta, nel rispetto degli stilemi di genere, e mentre vengono insidiati da Lanfear e dagli altri Reietti risvegliati da Ishamael, partono a coppie ognuna per una missione diversa. Siamo curiosi di vedere il prosieguo, sperando vengano aggiustate le imperfezioni tecniche che ancora caratterizzano lo show.
Perché ci piace
- L’incredibile sequenza iniziale, sia come messa in scena che come plot twist assestati.
- Il rapporto tra Moiraine e il suo custode.
- I magici cinque.
- Le new entry Olivia Williams e Shohreh Aghdashloo.
- Celebrare il fantasy separando i protagonisti.
Cosa non va
- Una CGI e un comparto tecnico non ancora al massimo della resa.
- Sono comunque episodi introduttivi verso ciò che accadrà.