Recensione Cenerentola e gli 007 nani (2007)

Un film d'animazione a colori accesi e con dialoghi ultra moderni, ricco di battute ironiche e basato sullo sconvolgimento dei ruoli classici delle favole più famose.

La rivoluzione delle fiabe

Va di moda negli ultimi anni smontare e rimontare le vecchie favole, chiamare all'appello i fratelli Grimm per poi rivoluzionare le loro storie rivisitando la tradizione fiabesca. Lo stesso spirito di sommossa stilistica è il punto di partenza di Cenerentola e gli 007 mnani, film d'animazione che cerca di ribaltare il destino dei buoni e dei cattivi, invertendo il romantico "e vissero tutti felici e contenti" con un trasgressivo finale a sorpresa all'insegna dell'avventura.
Perché ci dev'essere sempre il solito monotono happy end? Perché il lupo non può avere la meglio su nonna, Cappuccetto rosso e Cacciatore e la Bella Addormentata non può continuare a dormire tranquillamente?
Cenerentola e gli 007 nani è un film d'animazione a colori accesi e con dialoghi ultra moderni, ricco di battute ironiche e basato sullo sconvolgimento dei ruoli classici delle favole più famose. Il principe è un palestrato bellimbusto dal ciuffo biondo phonato e il cervello annebbiato dalla lacca, la fata madrina è una pasticciona che confonde Cenerentola con Pinocchio e la traveste da pirata invece che da principessa.
La matrigna cattiva è invece sempre più cattiva ed è infatti a causa di un suo malefico piano che i destini benevoli delle fiabe vengono sconvolti. È lei, la perfida Frieda (che nella versione americana ha la voce di Sigourney Weaver), che si appropria della torre di controllo dove vengono decisi i finali delle storie, sfortunatamente affidata dal saggio Mago ai suoi maldestri assistenti Munk e Mambo. La matrigna vuole distruggere il futuro di Cenerentola e con lei ogni lieto fine. Il suo scopo è quello di conquistare il Paese delle Favole e far regnare il male sopra il bene.

Come ogni favola moderna che si rispetti, Cenerentola e gli 007 nani è una storia fatta di anti-eroi e persone comuni che diventano nuovi protagonisti della scena. È così che Ella, una Cenerentola dai capelli bruni cortissimi (disegnata sul modello di bellezza di Audrey Hepburn e doppiata da Buffy-Sarah Michelle Gellar), s'innamora e viene salvata da un semplice garzone del palazzo, Rick (animato dalla voce di Freddie Prinze Jr.), un suo vecchio amico mai considerato amore perché infatuata da sempre del principe bello ma smidollato. È appunto il lavapiatti di corte che prende in mano la situazione e riesce a lottare con i cattivi: lupi mannari, troll, streghe a cavallo di scope volanti simili a chopper Harley Davidson. Certo, il giovane innamorato non avrebbe potuto affrontare i malefici nemici senza l'indispensabile aiuto degli addestratissimi Sette Nani. I piccoli minatori hanno infatti costruito un fortino a prova di bomba nella loro casetta nel bosco, sono armati fino ai denti e preparati alla guerra come sette minuscoli agenti speciali.

Il nuovo pubblico di bambini e adolescenti, ormai abituato ad action movie e thriller mozzafiato, ha un occhio più smaliziato e non si accontenta più di un semplice finale "felice e contento". Il messaggio del film, espresso nelle parole di Mambo- uno dei buffi animaletti che aiutano Ella e Rick - è un concentrato di libertà: "il lieto fine è una noia mortale... pensa a quello che vuoi e prenditelo". È su questa linea d'indipendenza e trasgressivo riappropriarsi delle proprie scelte che il film si colloca, usando il gergo giovanile della nuova generazione ("tranqui", "trendy", "fashion") per parlare in modo moderno agli spettatori.
Ogni scelta del regista Paul J. Bolger e dei produttori di Shrek e Shrek 2 è volta a sorprendere il pubblico e giocare con la tradizione in una sorta di parodia continua di tutti i miti fiabeschi.
L'originalità di Cenerentola e gli 007 Nani, primo film d'animazione 3D realizzato in Germania ad essere distribuito in tutto il mondo, si nota sia nei disegni che delineano i personaggi, mai rappresentati in modo realistico ma con stile caricaturale, sia dalle musiche che variano dalla classica melodia fiabesca a momenti di trascinante ritmo rock, a canzoni pop riconoscibili dai più giovani. Qualcuno direbbe: cool!