I disastri ambientali al cinema e in tv piacciono, e non sorprende che i quattro episodi de La Palma siano piaciuti moltissimo agli abbonati Netflix. Un po' perché - come spesso capita in questi casi - è qualcosa che potrebbe accadere davvero, pur con tutta la sospensione dell'incredulità richiesta; un po' perché univa il rigore norvegese della famiglia protagonista al calore profondo della località di villeggiatura che li ospita, un'isola delle Canarie che si rivela presto un inferno sulla Terra pronto ad esplodere. Anzi, ad eruttare visto che parliamo di un vulcano. Scopriamo di più dietro la teoria e la storia che l'hanno ispirata.
La Palma: location eruttata, location fortunata
La serie è stata girata in esterni proprio sull'isola, incluse le aree colpite dall'eruzione vulcanica nella realtà, di cui vi parliamo tra poco. Immagini suggestive, tanto affascinanti quanto inquietanti, proprio come la vicenda raccontata che parte da una storia vera che ha già colpito due volte l'isola, nel 1971 e nel 2021, a distanza di cinquant'anni.
Il Tajogaite è un vulcano situato nel comune di El Paso, che si trova proprio sull'isola protagonista. Ha avuto origine nell'eruzione iniziata il 19 settembre 2021, la più recente a livello locale e nella geografia terrestre nazionale. La particolarità fu che si fermò il 13 dicembre 2021, dopo ben 85 giorni di attività, essendo la più lunga eruzione storica registrata sull'isola e la terza nell'arcipelago, incline a queste esplosioni per natura morfologica. Prima di questa, l'ultima attività vulcanica presso La Palma si era conclusa nel 1971, esattamente 50 anni prima, quando era avvenuta l'ultima eruzione del vulcano Teneguía. Dopo ognuno di questi avvenimenti e cambiamenti, la natura impara ad adattarsi al nuovo corso modificando la biodiversità del luogo.
La Palma, la recensione: disaster series formato famiglia
La teoria scientifica che dà il via alla serie Netflix
Quello che La Palma mette in scena è una possibile conseguenza dell'eruzione vulcanica del 2021. La regola che gli abitanti del posto insegnano ai propri figli e soprattutto gli scienziati-guide turistiche ai giovani scout in missione è "Cenere, lava, cenere" per sapere quali sono i fenomeni e i colori che li devono far preoccupare e far scattare l'allarme anche se sono bambini.
Si innesca una lotta contro il tempo per i protagonisti: da un lato la famiglia in crisi in vacanza, il cui punto di vista è quello della narrazione, e in parallelo il lavoro degli scienziati incaricati di supervisionare quel luogo a rischio che potrebbero aver intuito qualcosa prima del tempo. In particolare una giovane ricercatrice che deve ancora finire il dottorato e per questo non viene presa sul serio dal proprio superiore; in realtà scopriamo che quest'ultimo lo fa perché lui stesso aveva gridato "al lupo" nel 2021 e non era stato creduto, nonostante poi si fosse verificato realmente ciò che aveva predetto (ed è accaduto anche nella realtà, come abbiamo spiegato poc'anzi).
La teoria scientifica di una possibile nuova eruzione vulcanica nel 2024, a così breve distanza della precedente e come sua diretta conseguenza, non è infatti fondata ed è difficile si verifichi così presto; il pretesto narrativo a cui si adduce nel serial è il cambiamento climatico che ogni giorno peggiora in tutto il mondo, ritardando, accelerando, cambiando l'assetto mondiale: in questo caso specifico, causando addirittura un mega-tsunami in grado di attraversare l'Oceano Atlantico fino alle Canarie. Proprio a **Tenerife++, come visto nel finale, si crea in modo altrettanto improbabile un safe spot causato dall'infrangersi di due onde anomale tra loro, dove potersi riparare ed è infatti proprio lì che si salvano molti dei personaggi, famiglia protagonista compresa.
La storia vera dietro la disaster series
Lo stesso vulcanologo spagnolo Rubén López ha confutato la teoria alla base dello show, precisando che va bene considerare l'opera di finzione un appassionante intrattenimento ma non bisogna pensare di trovarvi una descrizione accurata e realistica della composizione geologica e morfologica di La Palma e delle Isole Canarie a rischio eruzione vulcanica. I creatori Harald Rosenløw Eeg e Lars Gudmestad hanno ribadito come sia stati felici di costruire un progetto a puntate e non un film, poiché avevano più tempo per approfondire i personaggi e mostrare la reazione personale di ognuno di loro alla paura come esseri umani. Hanno anche precisato però come si siano presi delle libertà creative dalla realtà, grazie anche agli effetti visivi norvegesi all'avanguardia che avevano a disposizione.