Recensione La sposa fantasma (2007)

Niente di sdolcinato, nemmeno nulla di nuovo o particolarmente originale, ma la storia e i personaggi di questo Ghost versione burlona sono davvero divertenti, è innegabile.

La morte ti fa bella

Non bisogna confondersi con La sposa cadavere, piccolo capolavoro animato di Tim Burton: La sposa fantasma è una commedia leggera per farsi due risate tra pop corn e romanticismo.
Niente di sdolcinato, nemmeno nulla di nuovo o particolarmente originale, ma la storia e i personaggi di questo Ghost - Fantasma versione burlona sono davvero divertenti, è innegabile. La presenza della griffatissima Desperate Housewife Eva Longoria Parker , nei panni della sfortunata sposina che muore il giorno del suo matrimonio e rimane sulla terra come fantasma bizzoso e combinaguai, dona al film uno sprint frizzante e rappresenta certamente una calamita per i numerosi fan della serie TV. La protagonista della vicenda, Ashley, è però interpretata da un'altra attrice in ascesa, Lake Bell, altrettanto simpatica e bella, recentemente apparsa accanto a Colin Farrell e Edward Norton nel film Pride and Glory. Questa buffa ed autoironica ragazza dai capelli rossi ricorda molto l'attrice americana Jenny McCarthy, biondissima stangona con fisico da playmate, ai tempi in cui recitava sketch demenziali sul suo omonimo programma Mtv. Le accomuna il connubio di bellezza e capacità di prendersi in giro, qualità molto rara e accoppiata dal risultato esilarante.

Ashley è una giovane sensitiva e cuoca part-time a cui Henry (Paul Rudd), timido veterinario depresso, si rivolge per evocare lo spirito di Kate (Eva Longoria), la sua fidanzata maniaca della perfezione morta il giorno delle nozze. Del tutto incredulo sui poteri sovrannaturali della ragazza, ma spinto dalla stramba sorella Chloe (Lindsay Sloane), il giovane dottore incontra l'affascinante medium e tra loro scatta subito una scintilla.
Convinta da Chloe, Ashley s'inventa di aver comunicato con la defunta per convincere Henry a tornare alla sua vita, ma la situazione precipita quando lei s'innamora del suo "cliente". All'inizio le informazioni private su Kate le sono passate attraverso un suo diario segreto ritrovato da Chloe, ma poi il fantasma della sposina le appare davvero e da quel momento in poi non smetterà più di tormentarla. Il suo scopo sulla terra è proteggere il suo fidanzatino e, armata di gelosia e testimone dell'inganno pianificato per lui, promette di non lasciare in pace la sensitiva finché non abbandonerà Henry. Ashley accetta la sfida, ma resistere alle molestie di un fantasma è più dura del previsto.

Il film segna il debutto alla regia dello scrittore Jeff Lowell che, dopo aver curato la sceneggiatura di Il mio ragazzo è un bastardo e di molte altre storie per la tv, si cimenta dietro la macchina da presa senza abbandonare però la cura dello script. Il suo talento nella costruzione di scene comiche, forse attribuibile alla sua lunga esperienza televisiva, non perde un colpo. La storia bilancia in modo piacevole il suo lato romantico con quello puramente umoristico, i sentimentalismi non smontano la vivacità del ritmo comico e il divertimento è mantenuto alto da una serie di scenette davvero spassose.
I personaggi, anche quelli minori, sono tutti delineati da una loro divertente particolarità che li rende unici, buffi e singolari. Il miglior amico di Ashley, per esempio, Dan (Jason Biggs), dichiara di essere gay ma vacilla nell'ambiguità per tutto il corso del film. La stessa protagonista passa da una piccola pazzia all'altra scontrandosi con il nostro fantasmino, una Eva Longoria che, con il suo caratterino da nevrotica perfezionista, si unisce all'eccentricità della sua rivale, apparendo sempre dentro tailleurini bianchi e tacchi a spillo, altro che spettrali lenzuola forate. Per una sex symbol simpatica come lei e per una commedia di piacevole intrattenimento come questa, il paradiso può attendere.