Hunted: La morte può attendere

Melissa George è un agente segreto nella serie in onda su SkyUno dal 15 gennaio, un action-thriller ambientato in Gran Bretagna, che vede l'attrice australiana alle prese con un'indagine personale e con una missione molto pericolosa e delicata.

Polvere e spari, fiumi di sangue, inganni e tantissima azione: si apre sullo scenario di un'assolata e caldissima Tangeri, l'episodio pilota di Hunted, nuova serie creata da Frank Spotnitz che vede la bella Melissa George nei panni di Samantha Hunter, un agente segreto che fa parte dell'organizzazione Byzantium. Sam è stata incaricata dall'agenzia di occuparsi del salvataggio e della liberazione di un uomo, ma resta coinvolta in un attentato ai danni della sua vita, quasi sicuramente orchestrato da qualcuno che fa parte della sua stessa organizzazione, e dovrà cercare di smascherarlo. Le prime sequenze del pilot della serie - che è stato presentato all'ultima edizione del RomaFictionFest, alla presenza della stessa George, che ha incontrato la stampa accreditata per raccontare la sua esperienza sul set - esplodono fragorosamente sullo schermo in un susseguirsi inarrestabile di spari, fughe e colpi di scena, ma nella seconda parte dell'episodio si cambia completamente registro, oltre che scenario, e la storia si fa più avvincente, meno fisica - anche se non mancano di certo le scene d'azione - e più incentrata su un'indagine personale sulla quale, per il momento, si hanno pochi elementi a disposizione.

Dopo essere sopravvissuta all'attentato a Tangeri, Sam si ritira a vivere per un lungo periodo in Scozia, con l'intenzione di riprendere il suo ruolo nell'agenzia, ma non prima di essersi preparata, sia fisicamente che mentalmente ad affrontare una serie di pericoli. Nonostante abbia perso il bambino che aveva in grembo (e il padre del bambino potrebbe essere tra coloro che l'hanno tradita) Samantha Hunter si allena letteralmente a sopravvivere, nutrendosi di cibo in scatolette, negandosi qualsiasi piacere o comodità superflua, e cercando di superare i propri limiti fisici ogni giorno, correndo e allenandosi nella grigia campagna scozzese, anche sotto le intemperie e nel fango e dormendo sul pavimento della casa in cui ha trovato rifugio.

Il plot si fa ancora più interessante quando Sam decide di tornare a Londra e di presentarsi negli uffici della Byzantyum, con l'intenzione di tornare operativa. Nonostante il suo boss sia restio a reintegrarla così presto, le affida comunque un incarico molto particolare, quello di tenere d'occhio un losco multimilionario, Jack Turner, infiltrandosi nel suo entourage tramite il figlio dell'uomo, che da poco ha perso la moglie, e ha un figlio piccolo. Sam riesce a conquistare la fiducia di Turner jr. - grazie anche all'intervento dell'agenzia - ma quando viene assunta per badare al ragazzino, si ritrova a confrontarsi con una serie di sentimenti contrastanti: nonostante sia in missione per l'agenzia, inizia a riversare sul piccolo l'affetto che non ha potuto dare a suo figlio, e nella situazione in cui si trova, non è il caso di lasciarsi coinvolgere emotivamente e sentimentalmente, anche perchè neanche l'agenzia della quale fa parte le può garantire sicurezza, visto che al suo interno c'è qualcuno che è intenzionato a farla fuori e già ci ha provato una volta. Sam si ritrova praticamente da sola e deve contare unicamente su sè stessa, ma al tempo stesso non riesce a non lasciarsi coinvolgere dall'aspetto più emotivo della sua nuova missione.

Accanto alla George, che si è preparata fisicamente a questo ruolo quasi come il suo personaggio, allenandosi continuamente, imparando e perfezionando una particolare tecnica di streetfighting e girando quasi tutte le scene d'azione, anche quelle più pericolose e fisiche, nel cast di Hunter troviamo Adam Rayner, Rupert Keel e Stephen Campbell Moore nei panni di Stephen Turner, mentre Patrick Malahide è suo padre Jack, che è diffidente nei confronti della nuova arrivata, ma decide di assumerla. L'attrice australiana risulta credibile in un ruolo per il quale era stata inizialmente considerata Gillian Anderson, e dimostra di essere a suo agio con le scene d'azione ma anche con la componente più "umana" del suo personaggio, che potrebbe tornare per seconda stagione della serie, ma in un contesto completamente differente.