La donna del lago è una perla da scoprire: non avete mai visto niente di simile in televisione. Non tanto per la trama, ma per la resa visiva. Su carta si tratta di un thriller, quasi un true crime, visto che il romanzo da cui prende ispirazione, Lady in the lake di Laura Lippman, rielabora fatti realmente accaduti. La regista e showrunner Alma Har'el ha infatti trasformato la ricerca della verità di una donna, la casalinga Maddie Schwartz, in una ricerca del senso della vita, fatto di sogni, allucinazioni e numeri musicali bellissimi.
Nel ruolo della protagonista c'è l'attrice premio Oscar Natalie Portman, mentre Moses Ingram è Cleo Johnson, la "donna del lago" del titolo, ritrovata morta il giorno del Ringraziamento del 1966. Siamo a Baltimora e per donne e neri la vita in quell'America è più difficile. Maddie si mette in testa di scoprire chi abbia ucciso Cleo, inseguendo due sogni: diventare una giornalista e avere finalmente una vita per sé. Per farlo è disposta ad abbandonare anche il marito e il figlio, che la trattano come una pazza per questo suo desiderio di emancipazione.
Poesia, rabbia, scene musicali: abbiamo parlato dei tanti misteri che permeano la serie AppleTV+, in streaming dal 19 luglio con un nuovo episodio ogni venerdì, proprio insieme alle due protagoniste. Un'intervista che ha preso una piega filosofica, proprio come La donna del lago.
La donna del lago: intervista a Natalie Portman e Moses Ingram
Alma Har'el, che per il cinema ha realizzato Honey Boy, è regista e showrunner di La donna del lago e ha dichiarato di amare tutto il cast della serie. Il motivo? Questi attori hanno tutti la poesia dentro di loro. Come si alimenta la propria poesia? Per Moses Ingram: "Per quanto mi riguarda cerco di assorbire il più possibile. Mi piace farmi ispirare dal lavoro delle altre persone. Sono una di quelle persone che studia per ore il lavoro degli altri: mi chiedo perché abbiano fatto quelle scelte".
D'accordo Natalie Portman: "È bellissimo che Alma abbia detto questa cosa. Anche per me l'esperienza sul set è soprattutto sociale: è una questione di connessione con tutte le persone cui cui lavoro: dal cast alla crew. E di essere lì per giocare, essendo aperti. È così che scorre la creatività".
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La rabbia e la metafora dell'agnello
Sia Maddie che Cleo sono due personaggi pieni di rabbia. Sanno di avere delle capacità, ma tutti attorno a loro cercando di mortificarle e scoraggiarle. La rabbia è sempre un'emozione negativa, o a volte può essere una risorsa? Per Ingram: "Oh sì, assolutamente. A volte devi semplicemente lasciarla fare. E poi: cos'è davvero la rabbia? Ciò che una persona può chiamare rabbia per un'altra è dissenso". Anche Portman ne è convinta: "La rabbia ti può proteggere, ti può dare una spinta. Può spingerti a prenderti cura di te stesso. E anche a dire no e a costruire una linea di confine con cose che sono pericolose per te e possono farti del male. È un'emozione super importante e una di quelle emozioni che spesso non sono ben viste nelle donne".
La donna del lago è piena di scene oniriche. Una figura che ritorna, e che si può vedere anche nella sigla, è quella dell'agnello. Potrebbe rappresentare i sacrifici che dobbiamo fare e forse i sogni che dobbiamo abbandonare. Come è successo alle protagoniste. Vale la pena salvare l'agnello? O forse a volte bisogna lasciarlo andare e basta? Per Ingram: "Non lo so! Direi che forse l'agnello di ognuno è diverso! Quindi penso dipenda da quanto sia importante per te". Per Portman invece: "Sì e poi penso che i sogni non diano necessariamente una risposta. Riguardano di più il mistero. Il mistero di essere vivi, di come funziona il nostro cervello e le nostre azioni. Il mistero del comportamento umano. Credo che il punto sia questo, piuttosto che sapere cosa sia davvero l'agnello".
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Le scene musicali di La donna del lago
Le scene musicali di La donna del lago sono bellissime. E non sono semplicemente dei momenti di spettacolo di alto livello, ma hanno anche un significato importante ai fini della storia. Per le attrici è stato bellissimo farle, come ci ha detto Ingram: "Sono davvero spettacolari vedendoli come spettatrice!". Le fa eco Portman: "È stato molto divertente. Un'opportunità unica. Hanno anche una grande risonanza emotiva. Quando ho visto la scena di ballo di Moses è stato davvero emozionante. È un momento davvero emozionante. Quelle scene hanno una ragione: non sono per nulla superficiali".