Cappello a punta, naso importante e l'immancabile scopa: molto meno popolare e glamour di Babbo Natale, la Befana fa praticamente lo stesso mestiere, porta doni ai bambini e carbone se si sono comportati male, ma non è diventata una star del marketing come il collega dalla barba bianca. In La Befana vien di notte, diretto da Michele Soavi, in sala dal 27 dicembre, la Befana, interpretata da Paola Cortellesi, ha una doppia vita, come Ladyhawke: di giorno è Paola, maestra in un paesino del nord Italia, mentre di notte è la signora che tutti conosciamo.
Ogni storia che si rispetti ha bisogno di un antagonista e quello della Befana è Mr. Johnny: bambino che, per un errore, non ha ricevuto il suo regalo e, ormai adulto, ha giurato vendetta, decidendo di rapire la signora dei dolcetti. Il film, di cui abbiamo parlato nella nostra recensione de La befana vien di notte: poca magia in fondo alla calza è scritto da Nicola Guaglianone, e ricorda un po' Nightmare Before Christmas, un po' I Goonies, e può contare su due dei migliori interpreti del nostro cinema: Paola Cortellesi, nei panni, cenciosi, della Befana, e Stefano Fresi*, in quelli sgargianti di Mr. Johnny, sono una coppia che funziona come il meccanismo di un giocattolo.
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Li abbiamo incontrati a Roma, dove, tra le altre cose, ci hanno parlato del regalo più traumatico mai ricevuto. Quello di Stefano Fresi è stato: "Una volta ho ricevuto, da bambino, un accendigas a forma di tulipano: premendo la foglia si accendeva la fiamma. Chi me l'ha regalato non sapeva che fosse un accendigas, perché era scarico, pensava fosse una specie di pistoletta. È stato riciclato nei primi dieci minuti."
Paola Cortellesi e Stefano Fresi sono pronti a sfidare Mary Poppins
In La Befana vien di notte Mr. Johnny è un cattivo da fumetto: abbiamo quindi chiesto agli attori cosa farebbero se fossero dei geni del male come lui. Senza esitazione Fresi ha detto: "Andrei a sovrascrivere tutte le copie di Mary Poppins con delle copie di La Befana vien di notte: chiunque andasse al cinema a vedere Mary Poppins troverebbe il nostro film, che è molto più bello." D'accordo la Cortellesi: "Per carità, tutto il mio rispetto per Mary, è tanto caruccia, ma il suo è un sequel. Invece noi siamo originali e italiani. Siamo made in Italy. Sarebbe veramente un colpaccio, ma non si può fare, quindi ci affidiamo alla qualità del nostro film."
Paola Cortellesi come La Marianna di Francia
È stata Eva, quella della mela, in uno sketch di La tv delle ragazze, ora è la Befana: Paola Cortellesi è la donna iconica d'Italia, un po' come la Marianne in Francia. È arrivato il momento di introdurre la figura di la Paola? Stefano Fresi è d'accordo: "Paola ha un talento vergognosamente ad ampio spettro: lo penso io e il resto degli italiani. Sento molto spesso parlare dei miei colleghi e ogni volta che esce fuori il suo nome dicono tutti eh beh, la Cortellesi! Lo dicono tutti i nostri colleghi: quando un mondo pieno di iene come il nostro riconosce il talento di un attore, evidentemente è vero. E a lei glielo riconoscono tutti." La risposta della Cortellesi non si è fatta attendere: "Vedi? Sono praticamente perfetta in tutto. Ah no, quella è sempre Mary Poppins!"
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La cultura è un superpotere
In La Befana vien di notte Paola Cortellesi non interpreta solo la Befana, ma anche una maestra, mentre Mr. Johnny è rimasto uno studente ignorante: la cultura è davvero un superpotere? Secondo l'attrice: "La cultura è ciò che ti dà la possibilità di accrescere le tue capacità e possibilità, è un superpotere, però se lo usi individualmente e basta non vai da nessuna parte. Per ottenere dei risultati bisogna giocare in squadra ed è quello che il mio personaggio, essendo una maestra e avendo la responsabilità di educare i ragazzi, non solo alle nozioni ma anche alla vita, cerca di dare come consiglio principale. Bisogna giocare in squadra: questo vale sia per i bambini che per gli adulti."